Lingue artificiali: differenze tra le versioni

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Una '''lingua artificiale''' è una lingua sviluppata dall'ingegno di una o più persone, a differenza delle ''lingue naturali'', che derivano da secoli di evoluzione linguistica. Lo sviluppo delle lingue artificiali è chiamato "glossopoiesi".
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* Puro divertimento
 
== Competenze necessarie ==
In linea teorica chiunque potrebbe creare una lingua artificiale, ma senza delle competenze si finirà per creare un codice dell'italiano, ossia un italiano con qualche parola differente. Dunque, le competenze di base per poter creare una lingua artificiale diversa dall'italiano sono:
* Conoscenza della grammatica di qualche lingua diversa dall'italiano (anche una lingua regionale)
* Conoscenza base della fonetica
* Piccole conoscenze lingusitiche generali
 
Possono essere utili:
* Conoscenze linguistiche più approfondite
* Conoscere l'IPA
* Conoscere bene tante lingue
 
== Modelli linguistici ==
Per prima cosa si deve distinguere tra due modelli principali: naturalistici e non naturalistici.
 
Le lingue naturalistiche hanno molte eccezioni, mentre quelle non naturalistiche sono molto più logiche.
 
=== Priori e posteriori ===
Altra distinzione veramente importante da fare è tra lingue a priori e a posteriori.
 
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Esempi di regole dell'accento:
* Italiano: Sempre sulla penultima sillaba
* Lombardo: Ultima sillaba se la parola termina per consonante, penultima se termina per vocale
* Russo: Nessuna regola fissa, accento segnato sempre
 
== Grammatica ==
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La grammatica è l'equivalente linguistico delle fondamenta di un edificio, ossia la struttura delle frasi. Qui conoscere più lingue è fondamentale, altrimenti si tenderà sempre a creare un codice della lingua che si conosce. A tal senso, oltre al consiglio di imparare altre lingue, si possono portare esempi di particolarità di alcune lingue:
 
* In lombardo la negazione è postverbale, ossia dopo il verbo, mentre in italiano è preverbale, ossia prima del verbo <ref> italiano: '''Non''' ho mangiato, lombardo: Hoo '''minga''' mangià </ref>
* In polacco le domande sono introdotte dalla particella "Czy"
* Nel lombardo occidentale è diffuso il plurale metafonico, ossia la variazione di una vocale per il plurale, come "todesch" (tedesco) che diventa "tod'''i'''sch" (tedeschi)
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In sostanza i punti essenziali grammaticali da decidere sono:
 
* La struttura della frase (Le più diffuse sono Soggetto Verbo Oggetto <ref> Io (S) sono (V) alto (O) </ref> come in italiano o Soggetto Oggetto Verbo <ref> Io (S) bello (O) sono (V) </ref> come in sardo)
* Generi, ad esempio maschile, femminile, neutro. Nulla proibisce di approfondire ed avere ad esempio un genere "femminile cosa" e "maschile animale"
* Numero, ossia singolare e plurale, e la sua formazione. Può essere utile valutare la formazione del plurale in più lingue per valutare come fare
* Articoli, che possono non esistere (come in russo), essere unici (come in inglese <ref> "the" per tutti </ref>), irregolari (come in italiano) o regolari (come in catalano <ref> "el" pluralizza in "els" </ref>)
* Nomi e aggettivi
* Verbi, determinare come si coniugano, se esistono delle coniugazioni o delle altre regole.
* I verbi ausiliari, come essere e avere. Non in tutte le lingue sono uguali, ad esempio in catalano "Sono entrati" si dice "Han entrat".
* Verbi fraseologici, ossia verbi costituiti da verbo + una particella e che hanno un significato differente dal verbo originale <ref> Come l'inglese "get" prendere e "get up", svegliare </ref>
* L'aggettivo possessivo, che può essere una forma ("La casa di Marco") o un genitivo ("Marco's house")
* I nomi propri
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* Trasformazioni di vocali in [[:w:Schwa|Schwa]], fenomeno tipico in catalano dove l'articolo "el" si pronuncia "ɛl" da qualche parte e "əl" in altre parti.
* Lenizione (perdita) di una consonante fissa
* Aggiunta o rimozione di caratteristiche per vicinanza ad altre lingue, ad esempio il toscano, pur essendo parte della lingua italiana (tanto da darle, in alcuni contesti, il nome) ha caratteristiche galloitaliche come "l'è" o "vò" e "fò" invece di "vado" e "fatto" <ref>si veda il milanese "voo" e "foo"</ref>
 
Se si vuole creare una lingua con dialetti in senso italiano, ossia di lingue subordinate a quella ufficiale, bisogna fare tutto il lavoro di creare una nuova lingua, ma si possono definire dialetti più vicini alla lingua, magari perché fino ad un certo anno erano la stessa lingua, o dialetti ben più lontani.
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Lingua creata per permettere di comunicare con i computer. Per questo non ha una fonetica precisa. Teoricamente è una lingua a posteriori, in quanto le parole sono generate tramite algoritmo da parole esistenti e creandone una versione intermedia, ma spesso il risultato è talmente diverso dalle parole esistenti da farla apparire a priori.
 
== Note ==
<references />
 
== Risorse esterne ==
*[http://www.zompist.com/ikit.html Kit di costruzione dei linguaggi]
*[http://www.wordconstructor.com/index.php Generatore di parole]