Stati islamici nei primi anni del XX secolo: differenze tra le versioni
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Gli '''stati islamici a inizio 1900''' vivono una situazione di sostanziale decadenza, evidenziata dalla crisi dell'Impero ottomano, mentre le altre comunità islamiche in Asia, Africa e Medio Oriente sono generalmente incalzate o conquistate dall'espansione territoriale delle potenze coloniali europee.
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== I cambiamenti politici ==
In generale il processo di trasformazione della società islamica passa per fasi comuni. La prima che coincide tra il periodo del XVIII-XX (inizio) è segnato dal crollo del sistema statale musulmano e dall<nowiki>'</nowiki>imposizione del dominio commerciale territoriale europeo. In questa fase le élite politiche, religiose tribali musulmane cercarono di porre su nuove basi ideologiche e religiose il problema dello sviluppo interno delle loro società. Da questo deriva la seconda fase ossia
La dominazione coloniale ed economica europea continua tuttora a produrre i suoi effetti. Il dominio coloniale ha sconvolto l<nowiki>'</nowiki>equilibrio premoderno e ha determinato il declino del potere politico dell<nowiki>'</nowiki>Islam e l<nowiki>'</nowiki>arretramento della presenza musulmana incerta ragioni. L<nowiki>'</nowiki>impero ottomano ha perso il controllo dei Balcani e popoli musulmani dell<nowiki>'</nowiki>interno sono passati sotto il governo di russi e cinesi. Il subcontinente indiano, già dominio dell<nowiki>'</nowiki>impero Moghul è stato spartito e il grosso della regione è oggi parte dell<nowiki>'</nowiki>India. Gli Stati musulmani in Africa dalla jihad sono stati sconfitti e in certi casi sono diventati minoranze. In quasi tutte le regioni musulmane il dominio coloniale ha portato alla ribalta nuove élite. Il potere politico è passato a una nuova intellighenzia composto da militari, burocrati o possedenti terrieri, in certi paesi, a un certo grado di ascesa di intellettuali, tecnici e militari e educati alla maniera moderna.
== Le diverse risposte ==
La risposta alla penetrazione culturale europea fu di due tipi: quelli affascinati dalla cultura
Ci furono percorsi diversi. Nel caso Ottomano importanti furono le scuole professionali nazionali e gli studi compiuti in Europa che produsero una nuova generazione educata all<nowiki>'</nowiki>occidentale. In Egitto si cercò di instaurare un controllo pubblico sull<nowiki>'</nowiki>economia che creò la nascita di una nuova classe di possidenti terrieri e di burocratiche si opposero poi al dominio britannico (iniziato nel 1882) formando un movimento nazionale di opposizione. Nella mezzaluna fertile gli influssi educativi letterari promossero il risveglio culturale e la nascita della letteratura nazionalista arabo: in Libano e Siria la nuova intellighenzia fu in parte il prodotto diretto del sistema educativo Ottomano. In Tunisia prima dell<nowiki>'</nowiki>imposizione del protettorato francese nel 1881 la principale reazione fu opera di funzionari statali che cercavano di modernizzare e razionalizzare il regime tunisino. Dopo il 1881 una nuova generazione proveniente da cittadine provinciali ed ambienti borghesi si pose alla testa del movimento per l<nowiki>'</nowiki>indipendenza. In tutti questi casi gli ulama e mercanti svolsero un ruolo secondario. In India il dominio inglese spoglio le élite musulmane del potere politico, e per reazione si creò una moderna intellighenzia guidata da sayyid
== Il modernismo islamico ==
In tutti paesi il modernismo islamico fu visto come un modo per ristrutturare in chiave moderna le proprie società senza però negare l<nowiki>'</nowiki>Islam (Giovani Ottomani (1860-1870) e Ahmad Khan). Invece l<nowiki>'</nowiki>élite ottomana e indiana guardavano alle situazioni locali volevano modernizzare lo Stato ma erano anche interessate alle barche indigene, sociali e culturali del potere. L<nowiki>'</nowiki>adesione dell<nowiki>'</nowiki>intellighenzia al modernismo islamico fu seguito da una svolta a favore del nazionalismo laico (Giovani Turchi, laureati di Aligarh) e solo in Indonesia, dove i valori islamici non erano molto forti, le élite passarono direttamente alla parte dell<nowiki>'</nowiki>opposizione laica nazionalista. Il nazionalismo divenne la dottrina preferita delle élite a causa della loro istruzione, poiché lo Stato nazionale era l<nowiki>'</nowiki>unico approdo possibile nel mondo cosmopolita dove erano stati proiettati e anche perché questa nuova ideologia legittimava le nuove classi sociali che si opponevano ai poteri tradizionali. Mentre le élite e le intelligenze politiche aderivano le concezioni islamico-modernistele risposte che venivano dalla società erano diversificate. In
== Riforma e movimenti ==
La riforma aveva avuto origine nei secoli XVII e XVIII e voleva creare. Il discorso della riforma fece presa in due particolari situazioni sociali: nelle frammentarie comunità gentilizie e di villaggio dove l<nowiki>'</nowiki>Islam si poneva come collante comune e base per nella resistenza colonialismo (wahabiti, Africa, Naqshbandiyya, sikh) e negli ambienti rurali e dei mercanti urbani, dove costituì una relazione diretta all<nowiki>'</nowiki>intervento politico europeo e ai cambiamenti economici che determinarono l<nowiki>'</nowiki>ascesa
== Note ==
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== Bibliografia ==
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