Il Telelavoro: differenze tra le versioni

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Il '''telelavoro'''<ref>Conosciuto nei paesi anglosassoni come “Telework” o, nella versione americana, come “Telecommute” (ossia telependolarismo, accezione che focalizza l’attenzionel<nowiki>'</nowiki>attenzione sulla possibilità di sostituire gli spostamenti fisici delle persone con il trasferimento telematico)</ref> può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti [[informatica|informatici]] e [[telematica|telematici]] e caratterizzato da una flessibilità sia nell’organizzazionenell<nowiki>'</nowiki>organizzazione, sia nelle modalità di svolgimento.
 
== Caratteristiche generali ==
Si tratta di un concetto fortemente legato all'evoluzione delle tecnologie informatiche e quindi soggetto ad una continua trasformazione. Anche se c’èc<nowiki>'</nowiki>è chi afferma che sia possibile telelavorare senza impiegare tecnologie raffinate, utilizzando semplicemente un telefono o un fax, la realtà è del tutto differente: per ricreare un ambiente tipico dell’ufficiodell<nowiki>'</nowiki>ufficio in un posto diverso le moderne tecnologie sono molto più di un optional. Il telelavoro è molto più di una tecnica per delocalizzare gli uffici: esso permette di liberare il lavoro dai vincoli spaziali e temporali, e, di conseguenza, le persone possono scegliere dove e come lavorare. Non si tratta di una professione, né di un mestiere: chi telelavora resta comunque un traduttore, o un programmatore o qualsiasi altro tipo di professionista; tuttavia, per svolgere i suoi compiti, non dovrà più recarsi in ufficio per le classiche otto ore lavorative, perché il suo posto di lavoro sarà localizzabile ovunque ci sia una connessione alla rete aziendale o la possibilità di inviare file e messaggi.<ref>Fonte: [http://www.telelavoro-italia.com www.telelavoro-italia.com]</ref>
 
== La disciplina del telelavoro in Italia ==
La disciplina del telelavoro, per quanto riguarda il settore privato, è dettata principalmente dall [http://www.confindustria.babt.it/index.php?option=com_docman&task=doc_download&gid=226&Itemid= 'accordo interconfederale del 9 giugno 2004], con cui i rappresentanti dei [[datore di lavoro|datori di lavoro]] e i [[sindacato|sindacati]] confederali hanno recepito in [[Italia]] l'accordo quadro europeo sul telelavoro del 16.07.2002<ref>fonte: Formez [http://db.formez.it/FontiNor.nsf/faf9e352d389be8fc1256bb900405812/5231d956915c7b30c1256eb40056f287?OpenDocument fonte: Formez]</ref> (l'[[Italia]] è stato il quinto paese in ordine temporale ad aver recepito tale accordo).L'accordo quadro mira a fornire una disciplina generale dell'istituto, lasciando ai [[contratto collettivo di lavoro|contratti collettivi]] di settore l'introduzione di norme più dettagliate.<br />
Nei casi di telelavoro, si applica lo [[Statuto dei Lavoratori]], a prescindere dalla tipologia contrattuale e dalle sede domestica della prestazione lavorativa. È perciò illegittimo l'uso di webcam o software per controllare la produttività del lavoratore.
 
Il principio fondamentale della disciplina è quello della volontarietà: il telelavoro è modalità di svolgimento della prestazione lavorativa che può essere adottata solo previo [[contratto|accordo]], individuale o collettivo, tra le parti.
 
L'accordo quadro pone a carico del [[datore di lavoro]] i costi di fornitura, installazione, manutenzione e riparazione degli strumenti informatici, nonché quelli necessari per fornire i supporti tecnici necessari allo svolgimento del lavoro. È inoltre previsto che il datore di lavoro debba adottare tutte le misure opportune per prevenire l'isolamento del lavoratore e per tutelarne la salute e la [[privacy|riservatezza]].<br />
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La nozione di "telelavoro", fuori dall'ambito strettamente D.P.R. 70/99 [[diritto|giuridico]], ha molte accezioni.
In dipendenza della nozione adottata, nel concetto di telelavoro possono rientrare ipotesi molto distanti tra loro.
 
Si distinguono sei tipi di telelavoro, se basiamo la distinzione in ragione del luogo di svolgimento della prestazione lavorativa (e queste tipologie sono definite "pure"):
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* P. Di Nicola, P. Russo, A. Curti, ''Telelavoro tra legge e contratto'', Ediesse, Roma, 1998, ISBN 88-230-0333-4
* P. Di Nicola, ''Il nuovo manuale del telelavoro'', Seam, Roma, 1999, ISBN 88-8179-384-9
 
 
 
== Collegamenti esterni ==