Il Telelavoro: differenze tra le versioni
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Il '''telelavoro'''<ref>Conosciuto nei paesi anglosassoni come “Telework” o, nella versione americana, come “Telecommute” (ossia telependolarismo, accezione che focalizza
== Caratteristiche generali ==
Si tratta di un concetto fortemente legato all'evoluzione delle tecnologie informatiche e quindi soggetto ad una continua trasformazione. Anche se
== La disciplina del telelavoro in Italia ==
La disciplina del telelavoro, per quanto riguarda il settore privato, è dettata principalmente dall [http://www.confindustria.babt.it/index.php?option=com_docman&task=doc_download&gid=226&Itemid= 'accordo interconfederale del 9 giugno 2004], con cui i rappresentanti dei [[datore di lavoro|datori di lavoro]] e i [[sindacato|sindacati]] confederali hanno recepito in [[Italia]] l'accordo quadro europeo sul telelavoro del 16.07.2002<ref>
Nei casi di telelavoro, si applica lo [[Statuto dei Lavoratori]], a prescindere dalla tipologia contrattuale e dalle sede domestica della prestazione lavorativa. È perciò illegittimo l'uso di webcam o software per controllare la produttività del lavoratore.
Il principio fondamentale della disciplina è quello della volontarietà: il telelavoro è modalità di svolgimento della prestazione lavorativa che può essere adottata solo previo [[contratto|accordo]], individuale o collettivo, tra le parti.
L'accordo quadro pone a carico del [[datore di lavoro]] i costi di fornitura, installazione, manutenzione e riparazione degli strumenti informatici, nonché quelli necessari per fornire i supporti tecnici necessari allo svolgimento del lavoro. È inoltre previsto che il datore di lavoro debba adottare tutte le misure opportune per prevenire l'isolamento del lavoratore e per tutelarne la salute e la [[privacy|riservatezza]].<br />
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La nozione di "telelavoro", fuori dall'ambito strettamente D.P.R. 70/99 [[diritto|giuridico]], ha molte accezioni.
In dipendenza della nozione adottata, nel concetto di telelavoro possono rientrare ipotesi molto distanti tra loro.
Si distinguono sei tipi di telelavoro, se basiamo la distinzione in ragione del luogo di svolgimento della prestazione lavorativa (e queste tipologie sono definite "pure"):
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* P. Di Nicola, P. Russo, A. Curti, ''Telelavoro tra legge e contratto'', Ediesse, Roma, 1998, ISBN 88-230-0333-4
* P. Di Nicola, ''Il nuovo manuale del telelavoro'', Seam, Roma, 1999, ISBN 88-8179-384-9
== Collegamenti esterni ==
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