I riflessi del terrorismo islamista nel diritto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Il Diritto Islamico puo' vivere in un Sistema Giuridico Laico ?: -vedi anche: tutti i link sono rossi; maiuscole; ortografia; refusi; sintassi; stile
Riga 48:
In conclusione, tutte queste riflessioni non possono che farci capire come la religione islamica tenda a comportare, necessariamente, il diritto islamico e come ogni cittadino di fede islamica viva diviso tra l'essere cittadino dell'''umma'' e cittadino dello Stato in cui vive. È chiaro che, se lo Stato in cui vive è uno Stato che adotta il diritto islamico, saranno pochi i riflessi problematici di tale sdoppiamento. Se invece lo Stato in cui vive è uno Stato di diritto laico, come quasi tutti i paesi occidentali e del Nord del mondo, questo comporterà vari fattori di tensione e, vedremo, sarà una delle cause scatenanti il fondamentalismo islamico e l'odio verso l'occidentalizzazione.
 
== Il Dirittodiritto Islamicoislamico puo'può vivere in un Sistemasistema Giuridicogiuridico Laicolaico ? ==
{{vedi anche|La laicità interculturale|Essere soggetti religiosi|La liberà religiosa|Governare le differenze religiose e legiferare|Credere e appartenere ad una religione}}
 
[[File:Ṣalāt.jpg|miniatura|sinistra|Uno dei ''sujūd'' della ''ṣalāt'']]
 
Tutto cioèciò che abbiamo detto nel paragrafo precedente è di fondamentale importanza per capire la "vita"situazione di un credente islamico in Italia o cumunquecomunque in uno qualsiasi dei Paesi di Dirittodiritto che si riconoscono Laicilaici.
E'È un problema non di poco conto dato che basta dare una rapida occhiata ada unaun mappa del Mondoplanisfero che indicaindichi la diffusione dell'Islam nello stesso per capire che chi più chi meno tutti gli Stati Laicilaici (prevalentemente Occidentalioccidentali e del Nord del Mondomondo) hanno a che fare con cittadini di fede islamica.
 
In questo contesto si istaura il concetto di integrazione. Esistono prevalentemente tre forme di integrazione, o meglio l'integrazione può avvenire in tre modi a seconda del soggetto che si muove. Detto in altre parole, potremmo avere casi in cui lo Stato resta fermo nelle sue convinzioni di Laicitàlaicità ede impone le sue regole al fedele (per esempio il legislatore impone una forma legale di matrimonio e ritiene valida solo questa forma non riconoscendo la forma di matrimonio religioso). In questo caso è il fedele a doversi, per forza, integrare, o sarebbe meglio dire piegarsipiegare, alla volontà dello Stato. In un altro caso abbiamo invece che è lo Stato a piegarsi alla fede del credente. E'È chiaro che in questo caso il rischio maggiore è che lo Stato perda la sua laicità e diventi stato confessionale. Questo è quanto sta accadendo recentemente, ad esempio, in Turchia o in Algeria dove lo Stato da Laicolaico con leggi laiche non è riuscito ad imporre la sua volontà, nè a mediare la stessa, e, sotto la pressione della società e quindi della religione, vede le proprie leggi o prive di efficacia nella realtà oppure abrogate di volta in volta, oovvero insostituite sostituzioni dida leggi più vicine al diritto religioso (nella specie islamico), oppure lasciando, ''de facto'', le materie senza alcuna disciplina. Questo, nel lungo periodo, porterà la Stato a soggiacere alla Religionereligione e a perdere la sua Laicitàlaicità. La terza forma è un moto di avvicinamento di entrambe le parti. Da un lato abbiamo il fedele che pur mantenendo saldi i suoi precetti religiosi li pone in subordine rispetto alle leggi statali, dall'altra vi è però lo Stato che riconosce e garantisce ''in primis'' la libertà religiosa, e movendo da questa garantisce il minimo di ''status personapersonae'' giuridico-religiosa necessaria a non annullare la religiosità del stesso soggetto stesso (per esempio il legislatore disciplinerà il matrimonio ma lascieràlascerà comunque un margine di libertà al cittadino fedele: quello di poter celebrare il proprio matrimonio religiosamente).
 
Da quel poco che abbiamo potuto capire, integrazione sembra che cammini in parallelo con laicità dello Stato. E in effetti è proprio così. Non è sbagliato infatti dire che, a seconda di come lo Stato esprime la sua laicità, si avrà una diversa forma di integrazione, che puo'può anche arrivare al punto di far cessare proprio l'integrazione stessa e alimentare lo scontro di civiltà.
Brevemente dobbiamo dire che esistono tre forme di laicità: