I riflessi del terrorismo islamista nel diritto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 106:
=== Le Azioni Militari in Siria sono legittime ? ===
{{vedi anche|La violazione delle norme internazionali e le sue conseguenze‎‎}}
 
L'ultimo aspetto da esaminare che ci resta è quello della reazione degli Stati al fenomeno ISIS o meglio agli atti terroristici inumani che vengono posti in essere in suo nome in varie parti del Mondo.
In particolare bisogna riflettere sulla reazione militare che alcuni Stati (in primis Francia e Russia) hanno messo in atto contro l'ISIS, in primis in Siria, sia legittima o meno.
 
[[File:François Hollande 26 avril 2015.jpg|miniatura|sinistra|Il Presidente Francese Hollande che nei giorni scorsi ha Dichiarato Guerra all'ISIS.]]
 
Ebbene la risposta non è univoca dipende molto dal ritenere o meno la Siria ancora in possesso dei territori del autoproclamato Stato islamico e quindi di riflesso se l'ISIS sia o meno uno Stato.
Il ritenere l'uno o l'altro, infatti, cambia la legittimità dell'intervento armato della Francia in Siria. Da premettere che attualmente la Francia agisce senza alcun mandato ONU quindi non vi è un riconoscimento internazionale alla sua azione militare. Per giustificare la stessa il Governo Francese ha vantato l'attuazione della cosiddetta scriminante della legittima difesa. Secondo infatti una norma di diritto internazionale generale cogente l'unico uso legittimo della forza militare è ammassesso solo in reazione ad un attacco armato subito da un altro Stato. Tale uso permette anche di poter violare, senza commettere a sua volta illecito, un'altra norma di diritto internazionale. La Francia quindi vanta questa legittimità a seguito dell'attacco subito sul proprio terreno. Nulla questio ma questo è vero ed è untilizzabile solo se è un altro Stato ad attaccare. Se era la Siria ad attaccare la Francia, la risposta Francese sarebbe stata più che legittima ma in questo caso non parliamo di uno Stato almeno che non si ammetta che l'ISIS sia uno Stato, cosa che la Francia sta proprio facendo per legittimare concretamente la sua azione. E' chiaro però, come abbiamo detto anche nel sottoparagrafo precedente, non è la prassi di un solo Stato a fare norma internazionale questo significa che finchè non sarà la comunità internazionale a ritenere l'ISIS uno Stato l'azione militare francese non è solo illegittima ma anche in violazione di varie norme del diritto internazionale generale di cui i più importanti sono il divito dell'uso della forza (violazione che comportana anche la violazione dell'articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite) e il non rispetto della sovranità siriana ponendo in atto de facto una invasione anche se solo aerea in un altro Stato senza alcuna scriminante.
Non si può, tra l'altro, usare la prassi maturata con la "dottrina Bush", dal nome del Presidente USA Bush che, vantando l'uso della legittima difesa preventiva, invase l'Iraq ritenuto possessore di armi di distruzione di massa che avrebbe usato contro l'Occidente. Come si puo' vedere in questo caso, pur se illegittimo perchè non esiste la legittima difesa preventiva, comunque la contro parte è uno Stato.
La Francia ha così solo tre strade per poter legittimare il suo operato:
* Chiedere l'Autorizzazione al Consiglio di Sicurezza ONU o alla Siria di compiere queste azioni.
* Convincere la Comunità Internazionale dell'Esser Stato dell'ISIS.
* Imputare le azioni dell'ISIS alla Siria.
Come si può vedere tutte e tre le vie hanno delle proprie difficoltà e questo, in un certo senso, fa tollerare agli altri Stati l'azione illegittima della Francia.
 
Diversa è invece l'Operazione Russa in Siria. In questo caso è lo stesso Governo Siriano ad aver chiesto, ed ottenuto, l'intervento Russo sui suoi territori per contrastare l'ISIS. Almenochè non si voglia discutere su eventuali vizi di questo accordo tra i due Stati non si può quindi non ritenere legittima l'azione russa in Siria.
 
[[File:United Nations Security Council.jpg|miniatura|destra|Aula del Consiglio di sicurezza.]]
 
In ultimo è pacifico ritenere legittimo un qualsiasi intervento del Governo Siriano in contrasto dei militanti dell'ISIS. Ci troviamo, almeno che non si ammetta l'esser Stato dell'ISIS, in presenza di nulla più che Insorti e in quanto tale lo Stato Siriano è legittimato ad usare qualsiasi strumento di forza interna, salvo quelli lesivi dei diritti umani o delle varie convenzioni sulla guerra civile.
Sarebbe, d'altra parte, pacifico se l'ONU o meglio il Consiglio di Sicurezza autorizzasse un intervento armato in Siria. Il Consiglio di Sicurezza ha, infatti, questa facoltà ai sensi dell'articolo 43 della Carta delle Nazioni Unite.
 
== Conclusioni Finali ==