I riflessi del terrorismo islamista nel diritto: differenze tra le versioni

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== I riflessi nel diritto internazionale del fenomeno ISIS ==
 
Veniamo quindi all'ultimo aspetto di questa Lezione Intercorso i riflessi del fenomeno ISIS nel diritto internazionale. Fare una trattazione completa degli stessi è quasi impossibile avendo un risvolto internazionalistico un pò in ogni cosa basti pensare i riflessi sui diritti umani. Tralasciando questi aspetti ci occuperemo nei due sottoparagrafi che compongono questo paragrafo di due aspetti che credo siano i più importanti e su cui poi si fondano un po tutti gli altri.
Tratteremo quindi in primo luogo del riconoscere o meno l'ISIS in quanto Stato e cosa questo potrebbe comportare in termini giuridici. Una volta discusso su questo vedremo se l'azione militare posta in essere da Francia e Russia in Siria sia o meno legittima e vedremo come il fatto che l'ISIS sia o meno uno Stato cambia la legittimità.
Tutta questa analisi, va preliminarmente segnalato, è segnata da un legittimo scontro di posizioni dottrinali pertanto, pur se si cercherà di essere quanto più neutrali, ugualmente non si può non segnalare che un'altra dottrina, sicuramente più autorevole di chi scrive, potrebbe ritenere quanto scritto nei prossimi paragrafi errato. Il mio compito sarà comunque segnalare, in questo caso, le divergenze di opinione.
 
=== L'ISIS è uno Stato ? ===
{{vedi anche|I soggetti del diritto internazionale‎‎}}
 
[[File:Territorial control of the ISIS.svg|miniatura|sinistra|In Rosso i Territori controllati. In Bianco i Territori rivendicati. <small>Al 4 maggio 2015</small>]]
 
Era il 29 giugno 2014 che sull'onda dei successi ottenuti nelle varie battaglie e del potere ottenute in più o meno vaste zone della Siria e dell'Iraq. Da quel momento in poi Daesh inizia a comportarsi come un vero e proprio Stato, di nome e di fatto.
Secondo fonti ufficiali, infatti, lo Stato Islamico esercita le funzioni di un vero e proprio Stato: batte moneta, esercita la funzione legislativa e giudiziaria secondo la Legge Islamica, assicura la sicurezza sia interna che esterna tutelando la sua "sovranità". E' de facto uno Stato. Ma lo è anche "Giuridicamente" ?
 
Per poter dare una risposta a questa domanda aprire una breve parentesi su requisiti fondamentali affinchè uno Stato sia tale. Senza calarci nel dibattimento dottrinale che lascio ad un approfondimento personale del lettore, i requisiti fondamentali sono l'Effettività e l'Indipendenza. Si dice che uno Stato è effettivo quando esercita effettivamente il proprio potere su di una comunità territoriale. Si dice che uno Stato è Indipendente quando ha una indipendenza o una sovranità esterna cioè che la propria organizzazione di governo non dipende da un altro Stato. Solo in costanza di queste due fattispecie uno candidato Stato è Stato. In mancanza di anche solo uno di essi non ci troviamo di fronte ad uno Stato. Non conta invece che uno Stato sia o meno Riconosciuto dagli altri Stati o dell'ONU. Il Riconoscimento infatti è, dalla maggioranza della dottrina, ritenuto non requisito per l'essere uno Stato ma solo come mera forma di rapporti amichevoli tra Stati.
 
Ora veniamo al Caso ISIS. Già prima stavamo dicendo che l'ISIS esercita sul territorio dell'autoproclamato stato tutte le funzioni che sono proprie di uno Stato (Sicurezza, Giustizia, Batter Moneta). Non sembrano poter esserci dubbi di sorta in materia. D'altra parte il caso diverge ad esempio da quello della Palestina dove l'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) non è ha sede, come il Califfato Islamico dell'ISIS, sul suolo stesso del presunto Stato ma a Tunisi trattandosi così di un caso di Comitato di liberazione con sede all'estero e pertanto non ha giustamente senso parlare di effettività.
Per quanto riguarda l'Indipendenza non vi è dubbio che tale indipendenza sia presente. L'ISIS non sembra aver alcun legame di dipendenza con un altro Stato anzi. Attualmente si trova in una posizione diplomatica che lo pone in netta contrapposizione con la totalità della Comunità Internazionale.
Si rilleva quindi che dato che susistono i requisiti di Effettività e Indipendenza ritenere lo Stato Islamico uno Stato non è un errore. Questa teoria sembra avere una conferma nella prassi dello Stato Francese che apertamente ha adottato una sorta di riconoscimento di tale entità come Stato proclomando contro esso uno Stato di Guerra. A tale prassi sembra essersi conformata anche la Russia. Certo non basta l'opione di due nazioni per fare una regola internazionale ma è sicuramente un indizio di non poco conto che va tenuto conto alla luce della verifica dei requisiti che abbiamo sopra compiuto.
 
Questa tesi ora illustrata è la tesi dottrinale minoritaria. Al momento attuale, a parte la prassi di cui parlavamo sopra, non ci sono autori dottrinali di ampia fama che la sostengono e questo per vari motivi.
In primo luogo si temono gli effetti che un tale "riconoscimento" potrebbero comportare, non tanto per il caso di specie, ma per il futuro. Sarebbe, per la prima volta, fatta prevalere l'Effettività alla Legittimità. In altre parole si ammetterebbe, per la prima volta, che si può diventare Stati anche violando il diritto internazionale generale. Dall'altra parte ammettere che l'ISIS è uno Stato significa anche dover decidere su che fine hanno fatto gli Stati dell'Iraq e della Siria con una non dubbia conseguenza anche diplomatica di cio'. Significherebbe infatti decidere se si è in presenza di un distacco da parte dei territori ex Siriani o Iracheni a favore di un nuovo Stato oppure di Stati falliti con scarsa o adirittura inesistente effettività dei loro governi.
In ultimo si è sempre cercato di evitare una qualche forma di riconoscimento statale a gruppi armati terroristici anche perchè, a ragione, si finirebbe in un certo senso per legittimarli. Ma questo è giustissimo nei confronti di organizzazioni terroristiche come al-Qaida che in realtà non si è mai proclamato Stato nè ha dato vita ad una tale entità statale anzi ha spesso "collaborato" con i Governi locali o comunque non è mai andata oltre al mero controllo di pozzi di petrolio ma non nei confronti di organizzazioni come l'ISIS. Si può facilmente intuire la diversità.
 
E' bene precisare che l'ISIS è comunque dotato di una qualche forme di personalità internazionale simile a quella imputata agli Insorti che hanno il controllo effettivo su una parte del territorio. Su questo punto la dottrina sicuramente è più concorde.
 
In conclusione è bene accennare quali potrebbero essere gli effetti di un riconoscimento come Stato dell'ISIS. Ebbene gli effetti sono pochi se si tiene conto del fatto che pur riconoscendolo come Stato questo non gli coporta alcuna forma di tutela se non quella del diritto internazionale generale che tra l'altro esso stesso già viola. Sicuramente una conseguenza sarebbe quella della legittimità da parte delal Francia del ritenere la propria azione in Siria legittima perchè in attuazione della norma di ius cogens sulla legittima difesa in reazione dell'attacco armato dello Stato Islamico nel suo territorio. L'altro effetto sarebbe la possibilità, da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, di agire contro l'ISIS non più con sanzioni relative ad una qualsiasi organizzazione terroristica ma quelle relative a Stati e pertanto penso ad un embargo commerciale, una no fly zone, un intervento armato, cose del tutto impossibili oggi perchè si inconterebbe un difficile ostacolo nell'attuarle su territori che appartengono a Stati (Siria e Iraq) che non sono responsabili per le azioni dell'ISIS.
Sulla questione della legittimità dell'azione Francese e Russa in Siria è bene farmare la nostra riflessione e lo faremo nel prossimo subparagrafo.
 
=== Le Azioni Militari in Siria sono legittime ? ===
{{vedi anche|La violazione delle norme internazionali e le sue conseguenze‎‎}}
 
== Conclusioni Finali ==