Sonar di emergenza FALCON

Il sonar FALCON (Fasci Acustici per Localizzazione a Coerenza d’Onda Naturale) è stato studiato e costruito [1] per la realizzazione di una classe di apparati ausiliari che, grazie alla loro estrema semplicità,[2]abbiano ingombri ridotti ed elevata affidabilità.

lezione
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Sonar di emergenza FALCON
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Sistemi di localizzazione subacquea
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Il FALCON è concepito per l’abbinamento con basi riceventi circolari e/o conformi ad “n” elementi con le quali formare “ m“ fasci di scoperta video ed audio.

Nel caso d’impiego di basi circolari è possibile eseguire la scoperta di bersagli attivi su tutto l’orizzonte subacqueo.

Nel caso d’impiego di basi conformi è possibile eseguire la scoperta dei bersagli su di un ampio settore dell’orizzonte subacqueo centrato sull’asse del sommergibile.

Descrizione dell'insieme e schema a blocchi modifica

La metodologia di trattamento dei segnali idrofonici è, in linea di principio, estremamente semplice ed è mostrata in figura 1:

 
figura 1 - Schema a blocchi

Una volta selezionata[3] la base acustica, circolare o conforme, si amplificano, si filtrano nella banda prescelta   e si limitano a due stati gli   segnali idrofonici che, dopo limitazione, indichiamo con  .

L’insieme degli stati logici istantanei del gruppo   può essere visto come un numero binario costituito da una stringa contenente, ad esempio, gli   valori  .

La stringa ad   bit è inserita nel computer al ritmo superiore a due volte la frequenza massima della banda; questa stringa, avente il corrispondente valore numerico   , contiene tutte le informazioni necessarie all’elaborazione.

Il software dispone di   matrici di conversione che secondo la filosofia FALCON, computano gli   fasci preformati.

Visualizzazione dei bersagli idrofonici sullo schermo del P.C. modifica

I bersagli sono visualizzati sullo schermo del P.C. secondo presentazione tipo A così come mostra la figura 2;

 
figura 2

Nella figura sono mostrate diverse campane luminose aventi ampiezza diversa a seguito della corrispondente ampiezza dei segnali generati dai bersagli.

L'indice luminoso verticale è posizionato, ad esempio, per la collimazione angolare di un bersaglio molto lontano per la direzione 5°[4].

Vista del prototipo di laboratorio modifica

Un prototipo del sonar FALCON, formato da in minitower e da un P.C. portatile, è mostrato in figura 3; la struttura nel suo insieme è collegabile direttamente ad un base idrofonica senza organi di preamplificazione, e consente, con batterie proprie, un'autonomia di navigazione dell'ordine delle 2 ore.

 
figura 3

Note modifica

  1. Presso le Officine Elettroacustiche dell’Arsenale Militare di La Spezia nel 2002.
  2. Sono realizzati con un piccolo contenitore dei circuiti d'interfaccia con le basi acustiche ed un P.C. portatile di calcolo e presentazione video.
  3. La base viene selezionata in sede di progetto e determina le caratteristiche dell'elettronica e del software.
  4. La direzione misurata con il FALCON è riferita all'asse longitudinale del sottomarino.

Bibliografia modifica

  • C. Del Turco, La correlazione, Collana scientifica ed. Moderna La Spezia, 1993
  • C. Del Turco, Studio di un sistema di fasci acustici per localizzazione a coerenza d'onda naturale, Direzione Arsenale M.M. La Spezia, 2000