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Preistoria
Tipo di risorsa Tipo: lezione
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Introduzione alla Storia

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Etimologicamente, la Preistoria è il nome dato al periodo che precede la storia, quella in cui compaiono testimonianze scritte, intorno al III millennio a.C. Solo grazie all'Archeologia, che studia gli avvenimenti storici anche e soprattutto in mancanza di fonti scritte, è stato possibile creare una suddivisione cronologica della Preistoria: Paleolitico, Mesolitico, Neolitico. Possiamo riconoscere, nella prima produzione dell'uomo, manufatti utili alla vita quotidiana, solitamente ricavati dalla pietra, osso o altri materiali organici, che servivano all'uomo per tagliare o magari procurarsi il cibo.

Nel Paleolitico superiore (il periodo più recente della prima epoca preistorica) possiamo già trovare raffigurazioni della realtà, rappresentazioni stimate attorno al 35.000 a.C.

Gli animali e l'uomo: le prime rappresentazioni

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Durante il Paleolitico superiore possiamo vedere l'arrivo dell'uomo sviluppato, di Crò-Magnon, che sviluppa l'uso dell'avorio e dell'osso, abbandonando la pietra, per gli utensili quali spatole e punte di lancia, aghi e ornamenti. In questo periodo, possiamo dividere l'arte in parietale e mobiliare: la prima sfrutta le pareti delle caverne come supporto, la seconda racchiude tutti gli oggetti ricavati dalla pietra e dall'osso. L'arte mobiliare mostra la capacità di rappresentazione simbolica della tridimensionalità del mondo attraverso bassorilievi e piccole statuine in pietra o argilla che riproducono solitamente gli animali. In secondo luogo la rappresentazione dell'uomo diviene la più nota, con la nascita delle Veneri.

Le Veneri

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Venere di Willendorf

Sono definite "Veneri" quelle piccole figure femminili in avorio o osso, dove l'accentuazione degli attributi femminili riconduce ad un legame con il tema della fecondità. Tra le più conosciute possiamo sicuramente trovare la Venere di Willendorf, scolpita in un blocco di calcare.

Il corpo tozzo della Venere è sormontato da una testa sferica ed è prolungato verso il basso dalle gambe corte come le braccia, che sembrano atrofizzate, tant'è la loro minuta dimensione. Ulteriori elementi da notare, sicuramente la capigliatura a gradoni che ricopre buona parte della testa e la linea che marca il bassoventre e l'inguine, oltre all'evidente esagerazione delle caratteristiche femminili, quali mammelle e cosce.

Sebbene la figura sembra essere molto forte e dedita alla vita rude delle donne del Paleolitico, l'intendo della rappresentazione delle Veneri è più che altro funzionale, in quanto sono <<protettrici del focolare, madri della famiglia, dee madri della selvaggina, ex-voto>>.

Il Neolitico e l'età dei metalli (IX-III millennio a.C.)

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Il Neolitico è il più recente periodo della Preistoria. In questo periodo vengono introdotte l'agricoltura e l'allevamento, iniziando circa 10.000 anni fa grazie alla forte presenza nel Medio Oriente di frumento, orzo e alberi da frutta, oltre che dall'abbondanza di ovini. Fu così che venne rinominata dagli archeologi questa era, con il nome di "rivoluzione neolitica". Viene meno dunque la figura del nomade, ora che l'attesa del frutto diventa necessaria. Nella seconda metà del IV millennio anche l'Europa Settentrionale vede la comparsa dei primi villaggi stabili di agricoltori.

Se prima erano le tende e i ripari a fare da "tana" per i nomadi, ora l'argilla diventa materiale di costruzione, mescolata alla paglia e pressata in blocchi, anche se la pietra rappresenta sempre un materiale edile efficace. Fanno ora comparsa le prime costruzioni con pianta a mégaron, ovvero un vasto ambiente rettangolare che verrà ripreso dai micenei per i palazzi reali.

Il megalitismo

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Stonehenge

I Megaliti sono grandi blocchi di pietra solitamente grezza, che possiamo ritrovare ancora oggi sotto forma di menhir (pietra isolata nel terreno) o di dolmen (due moniliti verticali su cui poggia un'altra pietra che funge da architrave); vi sono anche i cromlech che sono cerchi di menhir e dolmen, come il famoso Stonehenge in Gran Bretagna. Tali costruzioni vengono considerati un vero e proprio <<preludio dell'architettura>> (Nougier).