Oscillatore armonico (meccanica quantistica)

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Oscillatore armonico (meccanica quantistica)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Meccanica quantistica

Introduzione

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In meccanica classica, si definisce oscillatore armonico (nel seguito abbreviato in O.A.) un sistema meccanico soggetto ad una forza di richiamo proporzionale allo spostamento dalla posizione di equilibrio; si tratta di un problema ampiamente studiato, di cui è nota la soluzione. Inizieremo col considerare il caso più semplice di un sistema unidimensionale, per poi generalizzare la trattazione in seguito.

In un O.A. unidimensionale, la particella è vincolata a muoversi su di un asse. Sia   la coordinata della sua posizione sull'asse, con il centro della forza come origine,   il suo momento,   la sua massa e   la forza di richiamo cui è soggetta. Il problema corrispondente in meccanica quantistica è quello di una particella di massa  , con Hamiltoniana

 

con la coordinata   e il momento   legate dalla relazione

 

Autovalori e autovettori dell'Hamiltoniana

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Per semplificare la trattazione ed evitare di riscrivere le costanti in ogni calcolo, poniamo:

 

Trasformiamo il nostro problema in quello equivalente di trovare gli autovalori e di costruire gli autovettori dell'operatore

 

Il problema può essere risolto considerando ad esempio la rappresentazione  , e risolvendo l'equazione di Schrödinger (indipendente dal tempo) associata, ovvero, essendo  

 

Tuttavia seguiremo un metodo diverso, dovuto a Dirac, che consiste nella costruzione degli autovettori di   applicando un particolare operatore ad uno di essi.

Poniamo:

 

Ognuno di tali operatori è l'hermitiano coniugato dell'altro, e si verifica facilmente che:

 

Ponendo  , si ricava[1]:

 

Abbiamo così cambiato il nostro problema in quello equivalente di costruire gli autovettori di   (si vede subito che si tratta di un operatore hermitiano).


Teorema: Caratterizzazione degli autoavalori di  

Se   è un autovettore di  , appartenente all'autovalore  , allora:

  1.  
  2.  
  3. Se   è un vettore non nullo di norma   ed è un autovettore di   appartenente all'autovalore  
  4.   è sempre un vettore non nullo di norma   ed è un autovettore di   appartenente all'autovalore  


Sia ora  ; possiamo applicare il teorema al vettore  , appartenente all'autovalore  : questo implica  . Se  , possiamo applicare il teorema al vettore  . Iterando questo ragionamento, costruiamo un insieme di autovettori

 

appartenenti rispettivamente agli autovalori

 
  1.  

Bibliografia

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