Ordinamento interno (Francia)

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Ordinamento interno (Francia)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Diritto comparato

Quest'organo non è neutro. Dal 1962 ha un suo indirizzo politico ed è eletto a suffragio universale diretto da tutti i cittadini. Dal 2002 la sua carica è diminuita da 7 a 5 anni.

Per l'elezione del Capo dello stato tutto il territorio nazionale costituisce un unico collegio, in cui si presentano vari candidati (minimo 23 anni). L'elezione avviene attraverso la scelta di uno dei candidati della lista ufficiale, si va al secondo turno se nessuno raggiunge maggioranza assoluta.

Già da una prima lettura è possibile rilevare l'importanza del Capo dello Stato trattato già nel Titolo II. (Nella nostra costituzione italiana se ne parla solo dopo il Parlamento)

  Per approfondire questo argomento, consulta la pagina Presidente della Repubblica (Francia).

Governo. Il primo Ministro

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Qual è il compito del Primo ministro? Sulla carta tutto sembra essere attribuito al Presidente.

Raffarin, primo ministro dal 2001 al 2005, ammise che la sua carica in pratica era quella di mero esecutore, strumento nelle mani del presidente.

Articolo 21. Costituzione francese

Il Primo ministro dirige l'azione del Governo. È responsabile della Difesa nazionale. Assicura l'esecuzione delle leggi. Fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 13, esercita il potere regolamentare e attribuisce le cariche civili e militari.

Può delegare alcuni poteri ai ministri.

Sostituisce, se del caso, il Presidente della Repubblica

[…]

È una costituzione a geometria variabile. Dall'articolo emerge che il primo ministro è responsabile della difesa nazionale, ma il Presidente è a capo delle forze armate. In alcuni casi i suoi poteri restano molto vaghi.

Poteri del primo ministro

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  • Propone al Presidente della Repubblica nomina \ revoca dei ministri
  • Presenta alle assemblee i progetti di legge approvati in consiglio dei Ministri
  • Nell'ipotesi di scioglimento delle Camere deve essere sentito dal PdR
  • È titolare del potere di esecuzione delle leggi

Il sistema legislativo è basato su un Parlamento bicamerale. L’Assemblea nazionale (Assemblée nationale) è costituita da 577 membri (22 dei quali in rappresentanza dei dipartimenti e territori d’oltremare) eletti a suffragio universale, in carica per cinque anni. Il Senato (Sénat) è composto da 331 membri (di cui 12 che rappresentano i cittadini francesi residenti all’estero), eletti a suffragio universale indiretto dai deputati e dai consiglieri dipartimentali e comunali e rinnovabili per un terzo ogni tre anni. Una legge approvata nel 2003 prevede un aumento dei seggi senatoriali, che diventeranno 341 nel 2007 e 346 nel 2010. Il diritto di voto è conferito al conseguimento del diciottesimo anno d’età.

Magistratura

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In Italia il Presidente della Repubblica è anche a capo del CSM come organo (di autogoverno della Magistratura) di Garanzia autonomo e indipendente da ogni altro potere.

Anche in Francia il CSM è presieduto dalla più alta carica dello Stato ma con la non sottile differenza che oltralpe il Presidente della Repubblica ha potere politico.

Secondo De Gaulle Capo di Stato doveva essere presidente dei Francesi, e questo, formalmente è rimasto a mezzo secolo di distanza. Per esempio l'ultimo presidente Nicolas Sarkozy appena eletto si è dimesso dal Partito di politico di appartenenza. È solamente un atto formale ma garantisce una sorta di rispetto per la carica assegnatagli sapendo che è stabile per tutto il suo mandato.

Il CSM francese è a geometria variabile, divisa nettamente in 2 settori:

  • Magistratura Giudicante
  • Magistratura Requirente (pubblico Ministero) alla dipendenza dell'esecutivo.

Entrambi hanno qualifica di magistrati, anche se hanno funzioni diverse. Una particolare garanzia è data alla magistratura giudicante ovvero l'inamovibilità. Un principio rigoroso che vieta ogni nuova destinazione senza il consenso dell'interessato. Particolare significato qualora in giudizio siano presenti esponenti o interessi politici.

I Magistrati francesi hanno due carriere separate ed è impossibile passare da un all'altra. A capo c'è il ministro della Giustizia che controlla l'operato della Magistratura Giudicante. L'azione penale è discrezionale possibilità di scegliere quali reati perseguire.

Per quel che riguarda l'ordinamento giudiziario è da rilevare la presenza numerosa di tribunali straordinari.

Nel nostro paese i tribunali straordinari sono stati di molto ridotti insieme all'abolizione del codice \ corte di commercio, in memoria dei tribunali fascisti. Ne manteniamo infatti solamente 3: Corte dei conti, Tribunali militari e Consiglio di Stato. Inseriti in un secondo momento per velocizzare le pratiche i giudici di Pace.

Articolo 66. Costituzione

L'autorità giudiziaria, garante della libertà individuale, assicura il rispetto di questo principio alle condizioni previste dalla legge.

Rappresenta la riserva di giurisdizione.

Organizzazione giudiziaria.

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  • Giudici “di prossimità”. Simili ai nostri G. di pace
  • Tribunali d'Istanza con competenza Civile
  • Tribunali di Commercio (già dal medioevo)
  • Giudici d'Istruzione campo penale (figura scomparsa in

Italia con L'introduzione del C. di procedura penale)

  • Corti di Assise
  • Tribunali di grande istanza (sede penale)
  • Corti D'Appello
  • Corte di Cassazione (Funz. di interpretaz. legge). Non

rappresenta il terzo grado di giudizio.

Assetto territoriale

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La Francia non è uno stato regionale \ federale. Non è sentita, come da noi, la spinda al regionalismo, infatti, anche con l'ultima riforma, non si è arrivati al decentramento.

Durante la rivoluzione sono nati i dipartimenti, frutto di uno di quegli interventi di Napoleone che, più che all'autonomia tendevano al controllo delle periferie.

L'articolo 72 imposta gli enti territoriali. È stato fortemente riformato nel 2003 diminuendo gli enti minori. Oggi sono presenti:

  • Comuni. Si reggono su una struttura di governo elettiva articolato su un Consiglio comunale eletto per sei anni.
  • Dipartimenti (nostre circoscrizioni). Retti da un consiglio generale eletti per 6 anni a suffragio universale secondo un sistema uninominale a due turni. Sono 96 + 4 dipartimenti d'oltremare
  • Regioni. Senza potere legislativo, solo amministrativo. 22 + 4 Regioni OM. Anche per esse si ha un consiglio eletto per sei anni.
  • Collettività territoriali. Per questi sono presenti dei principi di specialità legislativa. Sono le tre città principali: Parigi, Lione e Marsiglia. Il sindaco viene eletto dai consiglieri.
La Corsica è una collettività d'Oltremare a statuto speciale. Francese dall'anno prima della nascita di Napoleone. Paese di forte autonomia che spesso ha chiesto e chiede indipendenza. Per questo motivo gli sono stati concessi statuto speciale e non è considerata regione.
Divisa in 2 dipartimenti è governata da un'assemblea di 51 membri eletta per sei anni con sistema proporzionale su due turni. La funzione di governo è affidata ad un consiglio esecutivo eletto dall'Assemblea stessa.
  • Autonomie territoriali d'oltremare. Comprendono le ROM e DOM: Guadalupa, Guaina, Martinica e Riunione. Sono pienamente assoggettate alle leggi e regolamenti vigenti in Francia con la possibilità di essere abilitate da una

legge apposita ad elaborare autonome discipline. Sono poi definite COM(collettività d'oltremare) Mayotte, Saint Pierre et Miquelon, le isole Wallis e Futura, Polinesia e Nuova Caledonia.

Principio di Rafforzamento della democrazia locale.

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A sua difesa è prevista possibilità di referendum locale (previsto anche per i nostri statuti regionali, ma praticamente inusati) e possibilità di inserimento all'interno degli organi amministrativi dell'ordine del giorno grazie ad una rappresentanza cittadina.

Principio di sussidiarietà.

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Gli enti possono esercitare funzioni di cui hanno vocazione. In Francia questo principio è più che altro simbolico, sconvolgimento storico dovuto ad un'imposizione dell'Unione Europea.