Louis Braille
Vita
modificaSuo padre, Simon-René Braille, era un sellaio e all'età di tre anni il giovane Louis si infortunò all'occhio sinistro nell'officina paterna. A causa dell'estendersi dell'infezione perse la vista anche all'occhio destro e divenne cieco. A 10 anni vinse una borsa di studio alla Institution des Jeunes Aveugles (Istituto per giovani ciechi) a Parigi. Si trattava di uno dei primi centri specializzati per persone non vedenti, ma le condizioni di vita non erano delle migliori.
Alle persone venivano insegnati diversi mestieri (come ad esempio impagliatore di sedie), ma venivano continuamente maltrattati dal personale. Ai ragazzi della scuola veniva insegnato a leggere con il metodo di Valentin Haüy che consisteva nel leggere attraverso il tatto i caratteri della stampa in nero, ma messi in risalto da un filo di rame posto sull'altro lato del foglio. Questo metodo però non permetteva alle persone di scrivere. Fin da ragazzo dimostrò di essere un abile suonatore di organo e suonava nelle cerimonie religiose. Nel 1827 divenne professore presso lo stesso istituto dove era ricoverato.[1] Braille morì nel 1852, a Coupvray, di tubercolosi. Dal 1952 è sepolto presso il Pantheon a Parigi.
L'invenzione
modificaNel 1821 venne ispirato da una visita a scuola da parte di un militare, Charles Barbier de la Serre, che descrisse un metodo per trasmettere messaggi in rilievo basato su dodici punti usato dalle forze armate per i dispacci notturni. Braille inventò il metodo basato sui sei punti, che porta ancora il suo cognome: Braille.[2]
Il beneficio più rilevante rispetto al metodo Haüy era che permetteva sia di leggere sia di scrivere. Ma anche qui vi erano/sono delle ambiguità, ossia il codice braille viene scritto al contrario di come si legge e da destra verso sinistra (effetto specchio), l'ambiguità consiste proprio nel fatto che alcune delle lettere sono simili e cambiano solo le collocazioni dei punti quando vengono lette si presentano già specchiate, quindi andandole a scrivere si rischia facilmente di far confusione tra esse. Più tardi ideò un'estensione del metodo per la matematica (Nemeth Braille) e per le note musicali (Codice musicale Braille).
Nel 2009, duecentenario della sua nascita, sia l'Italia che il Belgio gli hanno dedicato una moneta commemorativa da due Euro.
Nel febbraio del 2014 la città di Piacenza ha dedicato a Braille una via. Nello specifico, un vicolo cieco.
Galleria
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Statua a Colline Puget, Marsiglia
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Monumento a Coupvray creato nel 1887 grazie a una sottoscrizione internazionale. Opera dello scultore Étienne Leroux[3]
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Omaggio a Louis Braille
Note
modifica- ↑ C. Michael Mellor, op. cit., p. 95
- ↑ Louis Braille Texte intégral de la brochure de 1839 « Nouveau procédé pour représenter par des points la forme même des lettres les cartes de géographie les figures de géométrie les caractères de musique, etc. à l'usage des aveugles »
- ↑ 3,0 3,1 D'après un document appartenant au musée Louis Braille à Coupvray, en Seine et Marne
Bibliografia
modifica- Silvio Bergia, Giorgio Dragoni e Giovanni Gottardi, Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici, Bologna, Zanichelli, 1999.
- (FR) Mellor Michael Michael. C., Louis Braille, le génie au bout des doigts, a cura di Éditions du patrimoine, Éditions du patrimoine, 1° gennaio 2008, ISBN 9782757700266, OCLC 473688518.
- (FR) Pierre HENRI, La Vie et l'Œuvre de Louis Braille, a cura di lulu.com, 2008.