Liceo musicale/Tecnica della danza

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Liceo musicale/Tecnica della danza
Tipo di risorsa Tipo: programma
Materia di appartenenza Materia: Programmi scolastici italiani

SEZIONE COREUTICA

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STORIA DELLA DANZA

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LINEE GENERALI E COMPETENZE

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Con l'introduzione della Storia della danza nel curricolo degli studi a partire dal secondo biennio e fino al termine del percorso liceale, lo studente si avvale di un insegnamento che, per la sua stessa natura di materia culturale di indirizzo, costituisce il necessario complemento per strutturare sul piano teorico quanto appreso nelle materie artistiche nelle classi di tecnica, nei laboratori e con la pratica scenica. Al contempo lo studente, chiamato ad adottare una visione interdisciplinare e organica, ha modo di mettere a frutto le conoscenze acquisite nel corso degli studi.

Al termine del percorso lo studente adopera in modo pertinente le categorie concettuali e lessicali inerenti agli ambiti storici e teorici della danza, individua le relative fonti documentarie e si avvale di strumenti idonei per esaminare i differenti codici espressivi e i linguaggi comunicativi in campo coreutico.

Attraverso la visione guidata di significativi esempi della danza in quanto espressione delle varie culture diviene consapevole delle molteplici occasioni della danza e delle funzioni da essa ricoperte in relazione all'appartenenza di genere, all'interazione con il potere politico e il contesto sociale e alla ritualità e alla sacralità.

Seguendo un percorso cronologico e grazie a mirate scelte tipologiche che accompagneranno la visione guidata di importanti opere del repertorio coreografico, lo studente padroneggia il profilo storico della danza d'arte mostrando di conoscere le periodizzazioni del teatro di danza occidentale e sa individuare le tappe fondamentali, le personalità preminenti e i rapporti con il sistema produttivo. Sa correlare i fenomeni coreutici e le differenti poetiche in ambito spettacolare e teatrale con i movimenti artistici e culturali e con i principali avvenimenti storico-politico coevi.

Parallelamente, sul piano più squisitamente teorico, a coronamento del lavoro svolto congiuntamente dai docenti delle classi di Tecnica, dei Laboratori coreografici e di Storia della danza, lo studente e' in grado di attuare un'analisi strutturale coreografica focalizzando gli elementi costitutivi di linguaggi e stili differenti e di riconoscere i caratteri distintivi delle varie scuole.

Giunto al termine del suo percorso di studi ed esercitatosi nel tempo a verbalizzare oralmente e per scritto il suo pensiero, lo studente e' in grado di realizzare ricerche ed elaborati anche multimediali, fondati su analisi critiche e corredati da adeguati apparati bibliografici e videografici.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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SECONDO BIENNIO
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All'inizio del secondo biennio per introdurre lo studente ai rudimenti metodologici e storiografici inerenti alla disciplina e' importante privilegiare un taglio per temi e problematiche svincolato da un rigido impianto cronologico. L'attenzione è posta prevalentemente sui fenomeni coreici in quanto espressione delle varie culture e sul corretto uso da parte degli studenti della terminologia specifica, avviando contestualmente alla conoscenza degli strumenti primari della ricerca bibliografica e videografica in campo coreutico.

Fra i temi affrontati hanno risalto le problematiche relative alla conservazione e alla trasmissione del patrimonio coreutico, con particolare riferimento alle forme della danza tradizionale in Italia e alle occasioni e funzioni della danza nelle varie culture, offrendo al contempo nozioni basilari di Etnocoreologia.

Il profilo storico si estende dal Medioevo al XIX secolo ripercorrendo le origini e i successivi sviluppi del teatro di danza occidentale nei differenti contesti storico-culturali, sociali e produttivi, esaminando le principali tappe e le personalità che segnarono lo sviluppo di un linguaggio a vocazione internazionale ma senza perdere di vista la linea italiana e la sua scuola (dai trattatisti del periodo umanistico e rinascimentale ai grandi maestri dell'Ottocento quali Carlo Blasis). E' cura del docente valutare, in base all'indirizzo della sezione liceale e al gruppo classe, come organizzare il programma del biennio, fatta salva l'esigenza di avvicinare lo studente ai "classici" del repertorio del teatro di danza dai più antichi quali I Capricci di Cupido di Vincenzo Galeotti ai capolavori del Romanticismo francese, danese e del ballo grande in Russia e in Italia (v. ad es. la trilogia di Marius Petipa e l'Excelsior di Luigi Manzotti) sempre più spesso oggetto di rivisitazione anche da parte dei coreografi contemporanei.

Parallelamente in ambito teorico ed estetico sono potenziate la sensibilità e le capacità percettive dello studente attraverso la lettura di testi metodologici e la decodificazione della partitura coreografica per giungere a realizzare un'analisi strutturale che evidenzi gli aspetti ritmici, dinamici, spaziali e formali delle opere esaminate.

Verifiche periodiche orali e scritte daranno modo al docente di saggiare l'effettiva comprensione degli argomenti trattati.

QUINTO ANNO
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Nell'anno conclusivo è delineato il profilo storico delle principali correnti, scuole, codificazioni e sperimentazioni dal XX secolo a oggi. Lo studente ha modo di conoscere le principali produzioni e personalità che hanno contrassegnato l'età contemporanea senza tralasciare il ruolo fondante, nei primi decenni del Novecento, delle avanguardie storiche e delle innovazioni in campo ballettistico (v.

ad esempio le enunciazioni teoriche di Rudolf Laban e le soluzioni stilistiche della danza libera centro-europea o quelle dei pionieri della danza moderna americana, non meno delle riforme attuate dai Ballets Russes di Sergej Djagilev).

Lo studente nelle verifiche è sollecitato a riconoscere e orientarsi nella complessità dei codici e dei linguaggi espressivi che hanno caratterizzato a livello internazionale la danza e il balletto nell'età contemporanea.

STORIA DELLA MUSICA

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LINEE GENERALI E COMPETENZE

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Lo studente acquisisce familiarità con la musica d'arte di tradizione occidentale. A tal fine, conosce una differenziata selezione di opere musicali significative di ogni epoca, genere e stile attraverso l'ascolto diretto di composizioni integrali (o di loro importanti porzioni) coordinato con la lettura della partitura e del testo verbale, ove presente, oltre che con la visione dello spettacolo, ove disponibile. Consegue un'avvertita capacità di ascolto e di analisi del testo musicale, sia al fine di interagire con il testo musicale e la sua realizzazione sonora facendone uso attivo nel proprio lavoro artistico, sia come soddisfacimento di un'autonoma curiosità intellettuale ed estetica.

Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia a grandi linee il profilo complessivo della storia della musica occidentale di tradizione scritta, anche in rapporto con la storia della danza. Sa riconoscere e collocare nei quadri storico-culturali e nei contesti sociali e produttivi pertinenti i principali fenomeni musicali nonché i generi e gli autori preminenti. Acquisito un orecchio 'storicamente competente', è in grado di verbalizzare a voce e per iscritto l'esperienza dell'ascolto di musiche di vario genere ed epoca, valendosi di un lessico musicale specifico.

Conosce il rapporto tra tradizione orale e scritta della musica, nonché il concetto antropologico di 'culturà (colto, popolare, etnico) applicato alla musica e, di riflesso, alla danza.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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SECONDO BIENNIO
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E' opportuno che nel secondo biennio l'avviamento all'ascolto critico della musica d'arte, sempre coordinato con la lettura del testo verbale (ove presente) e della partitura, oltre che con la visione dello spettacolo (ove disponibile), segua un impianto prevalentemente tipologico e miri a una presa di contatto consapevole con generi, forme e stili musicali di varie epoche, senza obbligatoriamente assoggettarli a una sequenza cronistorica preordinata, ma prevedendo in ogni caso l'incontro con alcuni grandi autori (importanti anche per la storia della danza) quali Lully, Rameau, Gluck, Mozart, Beethoven, Rossini, Chopin, ?ajkovskij. E' opportuno che tale contatto abbracci tanto i generi della cosiddetta 'musica assolutà quanto quelli fondati sull'interazione di linguaggi espressivi diversi, e segnatamente del teatro d'opera e del balletto. In ciascuno dei due anni è bene che lo studente ascolti e legga personalmente di un certo numero di "classici", tra cui almeno quattro balletti importanti, dal Sette al Novecento; l'insegnante li introdurrà, e a suo tempo ne accerterà l'avvenuta assimilazione.

Lo studente si impadronisce degli strumenti primari di un approccio storico alla musica d'arte occidentale: la conoscenza della terminologia specifica riguardante forme, generi, stili, tecniche, strutture; la contestualizzazione storico-sociale dei principali fenomeni musicali e dei loro maggiori esponenti; la riflessione sulla relazione tra oralità e scrittura, dalle origini della musica d'arte fino al secolo XIX, anche in rapporto al concetto di 'prassi esecutivà; la tipologia delle fonti musicali e della scrittura musicale fino alla fine del secolo XIX. Tali prospettive si potranno utilmente arricchire attraverso la considerazione del concetto di culturà in chiave antropologica, ricomprendendovi le tradizioni musicali popolari ed etniche.

Lo studente conosce gli elementi fondamentali dell'analisi musicale, da verificare nel contatto diretto con le partiture, anche allo scopo di affinare le proprie capacità d'ascolto.

QUINTO ANNO
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Oltre ad approfondire le capacità di ascolto e di analisi, lo studente completa il profilo storico dello sviluppo dei principali linguaggi musicali e dei loro maggiori esponenti dalla fine del secolo XIX a oggi (tra cui autori importanti anche per la storia della danza, quali Debussy, Stravinskij, Ravel, Falla, Prokof'ev, Cage), con particolare riferimento alla crisi del linguaggio armonico-tonale e delle strutture metrico-ritmiche nel corso del secolo XX, e all'incidenza che la varietà degli stili musicali 'alti' e 'bassi' del Novecento esercita sul rapporto tra musica e coreografia.

TECNICHE DELLA DANZA

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LINEE GENERALI E COMPETENZE

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Tecnica della danza classica
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Nel corso del quinquennio lo studente raggiunge una preparazione complessiva, tecnica e teorica nella danza classica, che gli consenta di accedere alla sezione danza classica dell'Alta Formazione coreutica. Il suo percorso sarà teso ad acquisire una piena padronanza del corpo e delle tecniche di movimento e a raggiungere un'esecuzione perfettamente bilanciata negli aspetti tecnici, stilistici, espressivi e creativi. Nel corso del quinquennio lo studente sviluppa capacità di osservazione, di ascolto e di analisi, integrando tutte le esperienze maturate nell'ambito delle discipline coreutiche e musicali. Sarà inoltre in grado di affrontare la lettura critica di manuali della danza accademica dell'Ottocento e dei primi del Novecento, sapendone individuare le definizioni terminologiche, i principi teorici e le nozioni estetiche.

Tecnica della danza contemporanea
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Lo studio della tecnica della danza contemporanea è diviso in due fasi corrispondenti rispettivamente al primo biennio e al successivo triennio (secondo biennio e quinto anno). Nel primo biennio il lavoro si limita ad un primo approccio alla disciplina, il cui scopo è di offrire allo studente il confronto con linguaggi diversi da quello della danza classica e di metterlo nelle condizioni di scegliere responsabilmente la sezione, classica o contemporanea, nella quale proseguire lo studio coreutico nei tre anni successivi. Nel secondo biennio e nel quinto anno la tecnica della danza contemporanea avrà una distribuzione oraria e programmi differenziati a seconda dell'indirizzo (classico o contemporaneo). Nella sezione contemporanea la Tecnica della danza contemporanea, seppur dividendo il monte ore con la Tecnica della danza classica, costituirà l'obiettivo primario dello studio, e a tal fine si integrerà con il Laboratorio coreografico. Al termine del quinto anno lo studente della sezione contemporanea avrà raggiunto una preparazione complessiva idonea all'accesso alla Scuola di danza contemporanea dell'Alta Formazione coreutica, avrà cioe' acquisito conoscenze, abilità e strumenti per esibirsi in pubblico con sicurezza e padronanza dello spazio scenico, e maturato la capacità di raccordare i principi teorici, tecnici e compositivi alla performance. Nella sezione danza classica la Tecnica della danza contemporanea, seppur importante ai fini di una completezza di studio e di esperienza, ricoprirà un ruolo complementare nel quadro formativo generale, e si limiterà ad approfondire e ad elaborare il programma svolto nel primo biennio.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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Tecnica della danza classica
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PRIMO BIENNIO
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Nel corso del primo biennio lo studente consolida la preparazione tecnica attraverso interventi integrativi e correttivi tesi ad omogeneizzare la classe e ad inquadrare il lavoro in una precisa linea stilistica. Approfondisce conoscenze e esperienze che rivestono un ruolo centrale nella formazione di base (ad esempio l'allineamento/aplomb, la relazione del corpo con lo spazio, la finalità tecnica ed espressiva della respirazione, l'uso funzionale della gravità e dell'alternanza tensione/rilassamento). Fatti salvi i margini di libertà dell'insegnante, sarà opportuno utilizzare metodologie di visualizzazione per acuire la sensibilità visiva dello studente e la sua capacità di correlazione della danza con le altre discipline scolastiche (in particolare Storia della danza e Storia dell'arte). Allo stesso fine, e per stimolare la curiosità intellettuale, sarà utile introdurre una conoscenza generale dei principi basilari (stilistici, dinamici e ritmici) della danza accademica del Settecento e dell'Ottocento utilizzando gli strumenti dell'analisi testuale di manuali didattici (in particolare il trattato di Carlo Blasis) e dell'analisi estetica del repertorio iconografico del balletto. Al primo anno il lavoro alla sbarra, al centro, sull'adagio, sul giro, sullo sbalzo, sulla batterie e sulle punte sarà concentrato sull'affinamento tecnico e stilistico delle strutture di base con una particolare attenzione rivolta alla percezione/costruzione del movimento inteso come movimento globale.

Esso procederà per gradi verso un incremento di difficoltà tecniche che, pur valorizzando le singole personalità e le capacità individuali, dovrà comunque mantenere un equilibrio all'interno del gruppo. Al secondo anno gli esercizi della sbarra e del centro raggiungeranno un grado di media difficoltà: nell'adagio si affronteranno le prime combinazioni di grande adagio; nell'allegro si svilupperà la conoscenza dei passi di piccolo sbalzo, si inizierà lo studio del medio sbalzo e si introdurranno i primi elementi del grande sbalzo. Nell'en tournant, nelle pirouettes, nei tours en l'air, nella piccola batterie e nelle punte ci si limiterà alla tecnica di base per ampliare al massimo il vocabolario dei movimenti e consolidare l'esecuzione, perfezionandola sul piano stilistico-espressivo. L'esecuzione di piccoli brani di danza storica e di danza di carattere dei balletti più conosciuti avrà lo scopo di preparare lo studente alla pratica scenica, e di sviluppare la sua capacità di interagire in modo costruttivo nell'ambito di esecuzioni collettive.

SECONDO BIENNIO
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= sezione danza classica =
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Incrementando le difficoltà tecniche alla sbarra, al centro, negli esercizi e negli enchainements di sbalzo, di batterie, di giro e di punte, si dovrà altresi' offrire allo studente gli strumenti per intervenire autonomamente sul lavoro con una capacità di analisi e di autocontrollo. Bilanciare lo sforzo fisico-tecnico della lezione con il lavoro di defaticamento, interpretare lo stile con autonomia critica, relazionarsi in modo personale alla musica, sono tra i compiti richiesti allo studente perché possa affrontare in modo consapevole lo studio del repertorio del balletto nelle lezioni del Laboratorio coreografico. Principali obiettivi tecnici saranno l'affinamento dell'equilibrio, l'incremento della resistenza e dell'elasticità (dal ballon alla mobilità del tronco) e, parallelamente, il perfezionamento della plasticità del port de bras, il coordinamento funzionale tra le parti del corpo e la compenetrazione tra movimento/gesto e musica. Al centro si svilupperà la tecnica del grande adagio. Per il giro, per l'en tournant a terra e in aria (pirouettes, tours nelle grandi pose, tours lents, tours en l'air, passi en tournant), per la batterie e per le punte si mirerà ad una tecnica avanzata pur commisurando l'impegno richiesto agli studenti con le risorse fisiche e le capacità di concentrazione individuali.

QUINTO ANNO
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= sezione danza classica =
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Con l'aumento della capacità tecnica e della resistenza lo studente sarà in grado di intraprendere lo studio delle principali forme di virtuosismo che gli consentiranno di misurarsi, nell'ambito del Laboratorio coreografico, con brani più impegnativi del repertorio del balletto ottocentesco o del primo Novecento. Le conoscenze acquisite nel corso dei cinque anni gli permetteranno di orientarsi nell'analisi strutturale ed estetica dei balletti studiati e di accostarsi alle principali pubblicazioni a carattere tecnico-didattico della danza classica del Novecento (segnatamente della scuola russa).

SECONDO BIENNIO
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= sezione danza contemporanea =
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Se opterà per l'approfondimento della danza contemporanea, lo studente troverà sensibilmente diminuito lo spazio destinato alla danza classica. Ciò implicherà un programma ridotto di quest'ultima, che nondimeno dovrà prevedere il raggiungimento di un livello tecnico e stilistico apprezzabile. Il lavoro sull'adagio, sul salto, sulla batterie e sul giro si manterrà su di un livello intermedio di difficoltà, ma sarà concentrato sull'affinamento di strumenti (quali equilibrio, stabilità, prontezza, elasticità, velocità, coordinazione, dinamica, ritmo) di per se' altamente formativi, ma anche di grande utilità per il raggiungimento di un alto profilo qualitativo nella danza contemporanea.

QUINTO ANNO
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= sezione danza contemporanea =
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Nel quinto anno non vi sarà una progressione di difficoltà, ma sarà richiesta una padronanza della tecnica di base di adagio, allegro, batterie e punte, e una capacità di osservazione del movimento utilizzando in modo pertinente le metodologie analitiche e critiche apprese.

Tecnica della danza contemporanea
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PRIMO BIENNIO
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Il primo biennio è dedicato alla conoscenza degli elementi basilari, teorici e pratici, del linguaggio della danza contemporanea e ad una serie di esercitazioni volte ad acquisire una salda base tecnica e stilistica, nonché a stimolare negli studenti la capacità di concentrazione e di autocontrollo. Gli studi verteranno sull'interpretazione di sequenze dinamiche e disegni spaziali, utilizzando variazioni ritmiche e di velocità, fino ad arrivare a brevi elaborati coreografici. Fatti salvi i margini di libertà dell'insegnante, sarà opportuno che il percorso formativo sia cadenzato sul passaggio per le diverse fasi di apprendimento (conoscenza, sperimentazione, appropriazione, interiorizzazione) per assicurare consapevolezza e creatività.

SECONDO BIENNIO
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= sezione danza contemporanea =
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Nel corso del secondo biennio è opportuno un lavoro di consolidamento e di affinamento della preparazione tecnica, ampliando altresi' il vocabolario e articolando la sintassi di movimento sulla base di una precisa linea stilistica. In questo percorso e' indispensabile una parallela esperienza di approfondimento della terminologia, condotta in forma critica e in costante relazione con la struttura del movimento. Lo studio si svolgerà su vari fronti e toccherà gli aspetti centrali della tecnica: la respirazione, lo spazio e la forma, il centro e il peso del corpo, il tempo (con la sperimentazione delle diverse qualità e velocità in relazione ai cambiamenti dinamici e spaziali); essi saranno elaborati in diverse esperienze e in brevi studi effettuati a terra, in piedi e attraverso lo spazio.

QUINTO ANNO
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= sezione danza contemporanea =
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Alla fine del percorso quinquennale lo studente sarà in grado di interpretare in modo personale moduli dinamico-ritmici articolati nei diversi livelli dello spazio con l'utilizzo di cadute, giri, salti, sospensioni, swing nelle diversificate modalità di accento. Avrà approfondito la conoscenza degli elementi strutturali del linguaggio della danza contemporanea sotto l'aspetto dell'esecuzione, dell'interpretazione e dell'improvvisazione. Avrà infine acquisito gli strumenti per analizzare e decodificare i movimenti secondo i parametri spazio, tempo, energia, forma.

SECONDO BIENNIO
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= sezione danza classica =
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Se opterà per la sezione danza classica, lo studente troverà pressoché inalterato lo spazio destinato alla Tecnica della danza contemporanea. Ciò implicherà un programma ridotto di quest'ultima, che nondimeno dovrà prevedere il raggiungimento di un livello tecnico e stilistico apprezzabile e qualitativamente pertinente.

Pertanto il lavoro sarà rivolto al consolidamento delle conoscenze teoriche e pratiche della tecnica e del linguaggio della danza contemporanea studiata al primo biennio, per poi svilupparsi su livelli di difficoltà via via più avanzati.

QUINTO ANNO
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= sezione danza classica =
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Il quinto anno della Tecnica della danza contemporanea sarà dedicato a rifinire tecnicamente e stilisticamente gli elementi acquisiti, consolidando altresi' le conoscenze teoriche e terminologiche.

LABORATORIO COREUTICO

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LINEE GENERALI E COMPETENZE

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Il laboratorio coreutico è concepito come articolazione della materia Tecnica della danza classica ed interessa esclusivamente il primo biennio. Suo compito principale è seguire lo studente in un percorso di esplorazione e di approfondimento del movimento che lo conduca ad una piena consapevolezza del proprio corpo e degli elementi portanti della tecnica della danza.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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PRIMO BIENNIO
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Avvalendosi della conoscenza analitica ed esperienziale dell'apparato muscolo-scheletrico e dei principi basilari dell'analisi strutturale-anatomica del movimento della danza, lo studente seguirà un percorso sperimentale dedotto dalla Fisiodanza. Tali esperienze gli consentiranno di relazionarsi con consapevolezza e autonomia critica allo studio più propriamente coreutico. Servendosi degli strumenti della visualizzazione, della manipolazione e del tocco, lo studente giungerà a percepire e interiorizzare l'origine del movimento, esplorando le strutture scheletriche e articolari, la sensazione muscolare profonda e la respirazione. La consapevolezza propriocettiva consentirà allo studente di costruire un allineamento posturale bilanciato e di affrontare lo studio della danza con il giusto equilibrio strutturale e dinamico.

LABORATORIO COREOGRAFICO

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LINEE GENERALI E COMPETENZE

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Sezione danza classica
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Il laboratorio coreografico della sezione danza classica è concepito come articolazione della materia Tecnica della danza classica ed accompagna gli studenti per tre anni (dal terzo al quinto anno).

Attraverso l'attività del laboratorio lo studente sperimenta e approfondisce i diversi registri tecnici e linguistici del repertorio ottocentesco e dei primi del Novecento, sviluppando al contempo la capacità di interagire in modo costruttivo nell'ambito di esecuzioni collettive.

Sezione danza contemporanea
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Il laboratorio coreografico della sezione danza contemporanea e' concepito come articolazione della materia Tecnica della danza contemporanea e accompagna gli studenti per tre anni (dal terzo al quinto anno). Principale finalità è offrire una serie di conoscenze e di esperienze che consenta allo studente di approfondire la danza contemporanea sul piano stilistico ed espressivo. Nel corso dei tre anni lo studente sarà introdotto ad aspetti e problematiche connessi con la produzione coreografica e dovrà confrontarsi con alcune tra le opere più significative del repertorio d'indirizzo.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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SECONDO BIENNIO
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sezione danza classica
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Nel corso del secondo biennio è opportuno un lavoro di analisi dei caratteri stilistici ed espressivi del balletto ottocentesco che percorra tutte le fasi più significative della creazione coreografica e della produzione. Seguirà un lavoro più propriamente dedicato all'interpretazione che si avvarrà di elementi basilari del linguaggio dei gesti, conducendo gradatamente gli studenti a misurarsi in alcuni estratti coreografici. Partendo dalla danza storica e dalla danza di carattere, l'insegnante sceglierà di volta in volta le parti corali (ruoli di corpo di ballo) e le variazioni solistiche del repertorio codificato, dosando le difficoltà sulle possibilità tecniche della classe e del singolo studente.

Ugualmente, opterà per brani di scuola francese, russa o danese, tenendo conto del programma che si andrà parallelamente svolgendo nella lezione di Tecnica della danza classica e di Storia della danza.

QUINTO ANNO
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sezione danza classica
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Il percorso formativo si concluderà con la sperimentazione di variazioni solistiche e di primi ruoli, la cui difficoltà dovrà essere proporzionata alla maturità e al livello tecnico raggiunto dagli studenti. In tali esperienze si proporrà un approccio al linguaggio mimico del balletto, funzionale all'approfondimento del profilo espressivo del personaggio. Al termine del quinto anno lo studente dovrà essere in grado di realizzare performance, dimostrando padronanza dello spazio scenico e maturità tecnica e artistica, e avrà al contempo raggiunto la capacità di orientarsi nell'analisi strutturale e stilistica dei brani sperimentati.

SECONDO BIENNIO
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sezione danza contemporanea
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Nel corso del secondo biennio dovrà essere sviluppata la capacità di analisi dei principi dell'improvvisazione a tema finalizzata all'elaborazione di brevi forme compositive. Tale lavoro sarà condotto parallelamente all'approfondimento dei principi dinamici e ritmici della coreografia della danza del Novecento e ad un primo approccio all'interpretazione di composizioni coreografiche.

QUINTO ANNO
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sezione danza contemporanea
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A conclusione del percorso lo studente dovrà conoscere le linee principali del linguaggio teatrale-coreutico contemporaneo e aver acquisito gli strumenti per analizzare la struttura ritmico-musicale di alcuni campioni coreografici. Dovrà altresi' essere in grado di affrontare esperienze di improvvisazione a tema complesse (per uno o più interpreti) sullo schema "tema e variazione", nonche' interpretare, con stile e tecnica pertinenti, brevi estratti di creazioni contemporanee, sapendo interagire in modo costruttivo nell'ambito di esecuzioni collettive e in allestimenti di spettacoli.

TEORIA E PRATICA MUSICALE DELLA DANZA

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LINEE GENERALI E COMPETENZE

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Nel corso del biennio iniziale lo studente matura una piena consapevolezza degli elementi portanti del linguaggio musicale, con particolare riferimento al rapporto tra la musica e la danza: sa distinguere all'ascolto il tempo, l'andamento, il metro e il modello ritmico iniziale e finale di una composizione musicale; sa individuare e memorizzare in sequenza le frasi musicali in cui si articola una composizione; sa leggere e intonare facili melodie, nonché utilizzare piccole percussioni.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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PRIMO BIENNIO
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Nel corso del biennio lo studente è introdotto alla conoscenza e all'esperienza diretta, sia teorica sia pratica, degli elementi di base della grammatica e della sintassi musicale. In particolare l'apprendimento si incentrerà su: i parametri del linguaggio musicale, unitamente alla loro simbologia grafica; la nozione di 'testo musicale' e la sua realizzazione ritmica ed espressiva; i principi di base della fraseologia musicale e la loro traduzione in un fraseggio ben dosato; l'uso della voce e l'esercizio della corretta intonazione; il 'respirò musicale, nell'unità espressiva di voce, gesto e movimento. Tali apprendimenti sono corroborati dalla lettura e dall'analisi ritmica di brani importanti dei principali balletti del repertorio.

Allegato F

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Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di
apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti

compresi nei piani degli studi previsti per il liceo scientifico e la sua opzione delle "scienze applicate".