Le funzioni di correlazione illustrate con l'impiego di un correlatore da laboratorio

Il ricevitore in correlazione è un particolare dispositivo progettato per rivelare segnali elettrici inquinati dal rumore.

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Le funzioni di correlazione illustrate con l'impiego di un correlatore da laboratorio
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: I correlatori
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%


Il correlatore da laboratorio come sistema ricevente modifica

Per l'introduzione allo studio di particolari comportamenti di un correlatore al variare delle condizioni reciproche dei segnali d'ingresso, indicati come funzioni di correlazione, è mostrata in figura 1 una elementare struttura di laboratorio per la realizzazione di un sistema ricevente in correlazione.


 
figura 1 Schema a blocchi di un correlatore

Il funzionamento elettrico del ricevitore è descritto, in modo sintetico, in 5 punti:

  • Una coppia di segnali elettrici generata da sensori di ricezione è applicata ai due ingressi del ricevitore.
  • Uno dei due segnali è ritardato [1] di   ( variabile a comando) .
  • La coppia dei segnali è applicata a due circuiti di limitazione d'ampiezza per modificare la struttura analogica di questi in segnali logici a due stati.
  • La coppia dei segnali limitati viene applicata ad un circuito logico di tipo EXLUSIVE-NOR per la ricerca delle coincidenze dei segni (ricerca dei legami di correlazione).
  • L'uscita del nor esclusivo viene applicata da un apposito circuito d'integrazione RC la cui risposta, indicata con  , segue un caratteristico andamento dipendente dalla quantità del riardo  . La legge di variazione dell'uscita dell'integratore è indicata come funzione di correlazione.

Le funzioni di correlazione modifica

Gli algoritmi con i quali si studiano i comportamenti delle tensioni d'uscita dei ricevitori in correlazione sono nominati funzioni di correlazione.

Se la variazione del ritardo   è fatta a passi discreti, come di fatto può essere realizzata con il circuito di figura 1 la funzione di correlazione corrispondente sarà anch'essa a passi discreti.

Nello studio analitico delle funzioni di correlazione, invece, si assume idealmente che la variazione di   sia continua; ciò consente il tracciamento grafico di dette funzioni.

Un algoritmo caratteristico di tali funzioni [2], studiato per la ricerca della correlazione tra due segnali elettrici mascherati dal rumore, si presenta in modo esplicito con l'espressione:

 

Dove:

  = metà della larghezza di banda del ricevitore che definisce i segnali.

  = frequenza media della banda.

  = funzione che dipende dal rapporto tra le ampiezze dei segnali   e l’ampiezza del disturbo   [3] secondo l’espressione:  

 , il cui andamento è tracciato in figura 2, mostra come varia la correlazione tra due segnali elettrici al variare del tempo di ritardo   di un segnale rispetto all'altro[4]:

 
figura 2 Curva tipica di   tracciata per  .

Ampiezza e posizione temporale del massimo di   indicano la presenza del segnale.

Per rapporti   elevati la   ha ampiezza elevata e segue il profilo a cuspide della funzione   come in figura 2.

Per rapporti   bassi ( ad esempio   ) la   ha ampiezza bassa e segue il profilo della funzione   come mostra figura 3.

 
figura 3 Curva tipica di   tracciata per  .


Per rapporti   il tracciato grafico è difficilmente interpretabile a vista, la valutazione della funzione è delegata ad attività operative o di laboratorio.

La legge che governa l’ampiezza della   in funzione del rapporto   per   è:

 

ed è mostrata nel grafico di figura 4:

 
figura 4 Curva tipica di   in funzione di   variabile da   a  

Caratteristico il punto per   con  

Riscontri di laboratorio modifica

I sensori di rilevamento dei segnali elettrici forniscono le tensioni da inviare al ricevitore che, con opportuni livelli di uscita, consente l’individuazione degli stessi mascherati da disturbi a carattere casuale con rapporti segnale/disturbo al limite di rivelazione dell'ordine di :

  .

In figura 5 il comportamento della tensione d'uscita del ricevitore in assenza di segnale e in presenza di solo disturbo per   variabile in modo ciclico:

I disturbi sono evidenziati dal ricevitore con un livello di tensione di rumore   che ondula di   attorno al livello  ; dove   è la varianza (rumore).

 
figura 5 Immagine oscilloscopica dell'algoritmo di correlazione   realizzato in laboratorio per  .

In figura 6 condizione di segnale presente tra i disturbi con rapporto  

Il ricevitore ne denuncia la presenza con un livello di tensione normalizzato   tale che:

 

dove   è la varianza (rumore) che inquina il segnale.

 
figura 6 Immagine oscilloscopica di   realizzata in laboratorio per  

Note modifica

  1. Ad esempio con diverse cellule di ritardo così come illustrato nella materia Le catene di ritardo di questo corso.
  2. L’algoritmo illustrato descrive il comportamento del livello d’uscita di un ricevitore che opera con segnali limitati in ampiezza, altre funzioni di correlazione sono utilizzate per l’analisi dei ricevitori analogici e per ricevitori, sia digitali che analogici, che operano in bande di frequenze con caratteristiche diverse da quella implementata nell’algoritmo citato.
  3. Le ampiezze dei segnali (S) e dei disturbi (N) sono espresse in forma lineare.
  4. Per K = 1 ( assenza dei disturbi).