La seconda coniugazione greca (superiori)
La coniugazione dei Verbi in -μι è la più antica e differisce da quella dei verbi in -ω come già segnalato per la forma al presente e all'imperfetto indicativo poiché non inserisce fra tema e desinenza la vocale tematica ο/ε perciò è anche chiamata atematica.
Classi dei verbi in -μi
modificaAbbiamo già detto che la coniugazione dei verbi in -μι è composta da tre classi rispetto alla formazione del presente. Esse sono:
- prima classe: in cui il tema del presente è dato dal tema verbale raddoppiato. Essa comprende pochi verbi col tema in vocale, che formano il presente premettendo al tema verbale la consonante iniziale del tema stesso seguita dalla vocale ι (esempio il tema verbale δο-/δω- al presente fa δί-δω-μι "dare").
- seconda classe: in cui il tema del presente è dato dal tema verbale. Essa comprende pochi verbi che hanno il tema del presente uguale al tema verbale quali alcuni irregolari e difettivi come εἰμί "essere", εἶμι "andare", φημί "dire" ecc. e altri deponenti col tema in α come δύναμαι "potere", ἐπίσταμαι "sapere", ἄγαμαι "ammirare".
- terza classe: in cui il tema del presente è dato dal tema verbale + νυ. Essa comprende un gruppo di verbi che formano il tema del presente inserendo tra il tema verbale e le desinenze personali il suffisso -νυ- se il tema finisce per consonante, se invece finisce per σ il suffisso -ννυ- per assimilazione del σ.
La prima classe dei verbi in -μι
modificaLa seconda classe dei verbi in -μι
modificaLa La seconda classe dei verbi in -μι comprende un gruppo di verbi che ha il tema del presente uguale al tema verbale. Di essa cinque verbi sono difettivi e presentano varie irregolarità morfologiche e altri sono deponenti con tema in α e perciò seguono la coniugazione del medio-passivo di ἵστημι.
Coniugazione del verbo εἰμί "essere"
modificaIn particolare verbo appartenente alla coniugazione atematica (prima classe senza raddoppiamento) è proprio εἰμί, il verbo essere. Anche se viene presentato spesso come un verbo irregolare, a una più attenta analisi ci si accorge che in realtà, se si escludono la desinenza della 3a persona singolare (la 2a sarebbe quella regolare anche degli altri verbi atematici, ma ha finito per essere soppiantata da -ς) dell'indicativo, quella della 2a persona singolare dell'imperativo e le forme del participio, le sue desinenze sono quelle di tutti gli altri verbi in -μι. Ciò che le fa apparire differenti è il tema ἐσ-/σ-, che incontrandosi con altre vocali lascia da parte il σ provocando contrazioni.
Presente
Indicativo | Congiuntivo | Ottativo | Imperativo | |
---|---|---|---|---|
1a singolare | εἰμί | ὦ | εἴην | - |
2a singolare | εἶ | ᾖς | εἴης | ἴσθι |
3a singolare | ἐστί(v) | ᾖ | εἴη | ἔστω |
2a duale | ἐστόν | ἦτον | εἶτον (εἴητον) | ἔστον |
3a duale | ἐστόν | ἦτον | εἴτην (εἰήτην) | ἔστων |
1a plurale | ἐσμέν | ὦμεν | εἶμεν (εἴημεν) | - |
2a plurale | ἐστέ | ἦτε | εἶτε (εἴητε) | ἔστε |
3a plurale | εἰσί(v) | ὦσι | εἶεν (εἴησαν) | ἔστων oppure ἔστωσαν oppure ὄντων |
Il participio e l'infinito hanno le seguenti forme:
Infinito | Participio |
---|---|
εἶναι | masch. ὤν femm. οὖσα neu. ὄν |
Per approfondire il discorso iniziato prima, si dirà che:
- l'indicativo è formato dal tema ἐσ- tranne che alla 3a persona plurale; quindi la 1a persona ha origine da *ἐσ-μι, in cui la caduta del σ dà allungamento di compenso di ε > ει; la seconda da ἐσ-σι, per semplificazione di σσ in σ, poi anch'esso caduto lasciando le due vocali. Nelle prime due persone del plurale il σ ha resistito, mentre la 3a si forma così: *σ-ε-ντι, da cui il σ cadde (senza lasciare aspirazione per analogia con le altre forme), τ si assibilò a σ (quindi *ἐνσι) e ν cadde lasciando posto all'allungamento di compenso di ε: εἰσί (con ν efelcistico).
- il congiuntivo deriva interamente dal tema ἐσ- che si incontra con le regolari desinenze cadendo e provocando contrazioni; stessa cosa per l'ottativo, a cui viene aggiunto il suffisso modale -ιη- (singolare) e -ι- (plurale e duale).
- l'imperativo ha la forma -θι, propria anche dell'aoristo terzo (cfr. γνῶθι σαυτόν, "conosci te stesso").
- l'infinito è *ἐσ-ναι con caduta del σ e allungamento di compenso di ε; il participio è un tema in dentale che si declina come λέων e viene dal tema σ- con una vocale irregolare ο.
Imperfetto
Desinenze e strutture atipiche ha anche l'Imperfetto di εἰμί, che è costruito con il tema ἐσ-, naturalmente con l'aumento.
1a singolare | ἦν (ἦ) |
---|---|
2a singolare | ἦσθα (ἦς) |
3a singolare | ἦν |
1a plurale | ἦμεν |
2a plurale | ἦστε (ἦτε) |
3a plurale | ἦσαν |
2a duale | ἦστον (ἦτον) |
3a duale | ἤστην (ἤτην) |
- la forma alternativa della 1a persona singolare deriva da ἦσm̥, dove la sonante m̥ si è vocalizzata in α che si è contratta con η dopo la caduta del σ intervocalico.
- le forme alternative della 2a persona plurale e duale si confondono con quelle del congiuntivo presente.
Futuro
Il futuro del verbo essere deriva anch'esso dal tema ἐσ-. La ragione per cui nelle forme della coniugazione c'è un solo σ (contrariamente a quanto si dovrebbe pensare, dato che il futuro richiede il suffisso -σ-) è che il gruppo σσ, come spesso succede, si è semplificato in σ.
Indicativo | Ottativo | |
---|---|---|
1a singolare | ἔσομαι | ἐσοίμην |
2a singolare | ἔσῃ | ἔσοιο |
3a singolare | ἔσται | ἔσοιτο |
1a plurale | ἐσόμεθα | ἐσοίμεθα |
2a plurale | ἔσεσθε | ἔσοισθε |
3a plurale | ἔσονται | ἔσοιντο |
Infinito | Participio | |
ἔσεσθαι | ἐσόμενος, -η, -ον |
Il verbo "essere" non possiede altri tempi verbali se non quelli del presente, del futuro e dell'imperfetto. A tutti gli altri tempi (aoristo, perfetto e piuccheperfetto) sopperiscono le forme del verbo γίγνομαι.
Composti di εἰμί
modificaI composti di εἰμί nel presente indicativo e nell'imperativo ritirano l'accento più che possono mentre negi altri modi (congiuntivo, ottativo, infinito, participio) e nell'imperfetto lo mantengono sulla sillaba in cui si trova nel verbo semplice.
Va considerato composto di εἰμί anche χρή (= è necessario) che originariamente era un sostantivo femminile della prima declinazione e poi ha assunto il valore verbale perché è sottinteso ἐστί. Dalla fusione di esso con le voci dei vari modi di εἰμί sono derivate le forme impersonali:
- congiuntivo: χρῇ = χρὴ ᾖ.
- ottativo: χρείη = χρὴ εἴη.
- infinito: χρῆναι = χρὴ εἶναι.
- participio: χρεόν = χρὴ ὄν (usato solo al neutro).
- indicativo imperfetto: χρῆν, ἐχρῆν = χρὴ ἦν.
- indicativo futuro: χρῆσται = χρὴ ἔσται.
La forma dell'imperfetto con aumento sillabico ἐχρῆν è dovuta al fatto che essa non si è più sentita come voce di verbo composto.