La digestione negli altri organismi (superiori)

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La digestione negli altri organismi (superiori)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Scienze naturali per le superiori 4
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Nutrizione negli altri animali

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Gli animali hanno apparati digerenti diversi a seconda della loro alimentazione. L'apparato digerente di ogni essere vivente ha il compito di introdurre, digerire ed assorbire i principi nutritivi contenuti negli alimenti eliminando i residui non utilizzabili per il proprio metabolismo, sotto forma di feci. Questo sistema è riferito ad organismi pluricellulari, e in quanto in grado di assimilare, a eterotrofi.

Apparato digerente negli animali carnivori

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I carnivori hanno una dieta consistente in massima parte di carne, infatti un animale viene considerato carnivoro se le sue abitudini alimentari consistono nell'uccidere altri animali per nutrirsi della loro carne o nutrirsi della carne di animali uccisi da altri predatori, piuttosto che cibarsi di piante.

Gli animali carnivori presentano:

  • Tratto digerente corto e di struttura semplice per digerire proteine e grassi animali (cane e gatto rientrano in questa categoria).
  • Molari appuntiti ed affilati strutturati per dilaniare la carne, invece di molari piatti adatti a triturare le erbe.
  • Mascelle incapaci di movimento laterale (a differenza di erbivori ed onnivori che triturano il cibo masticandolo) e hanno un’articolazione che consente un’ampia apertura boccale per l’ingestione di grossi bocconi di carne.

Apparato digerente negli animali erbivori

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Gli erbivori hanno una dieta consistente in materia vegetale vivente (piante, foglie, ..).

Gli erbivori possono essere distinti in:

-Frugivori: che si nutrono di frutta.

-Folivori: che si nutrono di foglie.

Nei mammiferi si possono distinguere due diversi gruppi di erbivori:

-Monogastrici: in cui lo stomaco presenta una sola sacca, all'interno della quale ha luogo la digestione chimica edenzimatica. A questo gruppo appartengono gli equini e i roditori.

 
Lo stomaco di un vitello: m - esofago, v - rumine, n - reticolo, b - omaso, l - abomaso, t - duodeno

-Poligastrici o ruminanti: presentano lo stomaco composto da quattro diverse sacche: rumine, reticolo, omaso ed abomaso (che è l'equivalente dello stomaco dei monogastrici in quanto l'unico dotato di mucosa gastrica). A questo gruppo appartengono i camelidi (dotati di uno stomaco a tre sacche) ed i ruminanti in senso stretto (Cervidi, Giraffidi, Bovidi come la mucca). I poligastrici hanno una migliore capacità di digerire alimenti vegetali grazie alla ruminazione e alla digestione microbica, che ha luogo nel rumine.

 
Trippa sul banco di vendita: rumine (a sinistra), reticolo (a destra, in secondo piano) e omaso (a destra in primo piano)

Rumine, reticolo e omaso sono chiamati PRESTOMACI. In essi avvengono le reazioni di fermentazione del cibo ingerito costituito principalmente, negli animali allevati, da foraggi e concentrati (miscele di cereali, legumi, residui della lavorazione di prodotti destinati all'uomo). La fermentazione viene attuata da un insieme di microrganismi che costituiscono la microflora (batteri), microfauna (protozoi) e le muffe del rumine: gli unici in grado di trasformare le sostanze ingerite in molecole in grado di essere assimilate dall'animale stesso. Senza questi microrganismi il ruminante non è in grado di sopravvivere.

L’abomaso infine viene definito anche come il "vero" stomaco dei ruminanti. Esso infatti accoglie il cibo ingerito fermentato e parzialmente drenato dall'acqua proveniente dai prestomaci tramite l'orificio omaso-abomasale e lo sottopone all'azione di processi digestivi simili a quelli che avvengono nello stomaco degli animali con un solo stomaco e nell'uomo.

Apparato digerente negli animali onnivori

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Gli onnivori hanno una dieta varia e si nutrono di molti cibi (sostanze vegetali e animali). L'apparato digerente degli onnivori è in grado di elaborare diverse composizioni della dieta: questa doppia capacità di elaborazione di sostanze nutritive offre agli onnivori maggiori possibilità di assimilazione di nutrienti, maggiore scelta nella ricerca del cibo e consente un maggiore adattamento ai cambiamenti climatici. La maggiore varietà e più alta qualità della dieta, perciò, garantiscono all'organismo onnivoro una maggiore probabilità di sopravvivenza. Tra i componenti animali le proteine hanno in genere la prevalenza, mentre tra quelli vegetali i glucidi e tra questi l'amido e la cellulosa.

 
Apparato digerente di un onnivoro (uomo)