La Riforma dell'Esame di Terza Media del 2018
A partire dall'anno scolastico 2017/2018 (l'Esame di Terza Media del 2018) entreranno in vigore le novità previste dal decreto attuativo della legge n. 107/2015 ("Buona Scuola") approvato il 7 aprile. Le novità riguardano vari punti dell'esame quali i criteri di ammissione, la struttura dell'esame e le Prove INVALSI.
La Nuova Struttura dell'Esame
modificaUna delle novità più importanti è sicuramente la riduzione da cinque prove scritte (italiano, matematica, inglese, francese/spagnolo e prove INVALSI) e una orale a sole quattro prove. Le prove infatti saranno:
- prova scritta di italiano;
- prova scritta di matematica;
- prova scritta di lingue (articolata in due sezioni, una per ciascuna delle lingue straniere studiate);
- colloquio orale.
Le prove scritte di lingua straniera, pertanto, non saranno più divise e inoltre spariscono dal computo delle prove le Prove INVALSI.
Le Nuove Prove INVALSI
modificaLe Prove INVALSI non saranno più parte dell'esame ma resteranno come test infrannuali dell'ultimo anno. Esse saranno obbligatorie ai fini dell'ammissione all'esame stesso anche se non influenzeranno più sulla valutazione finale.
La novità sostanziale è che esse verteranno su Italiano, Matematica e Inglese e inoltre il loro svolgimento avverrà tramite computer.
I Nuovi Criteri di Ammissione e la Nuova Valutazione
modificaCambiano i Criteri per l'Ammissione all'Esame. Già abbiamo detto che bisognerà svolgere le Prove INVALSI per essere ammessi all'esame. Cambia anche il criterio di ammissione (e non solo all'esame ma anche per il passaggio a classi successive). Non è più richiesta la sufficienza in tutte le materie ma si sarà ammessi anche con insufficienze in una o più discipline.
Il voto finale dell'esame, invece, corrisponderà ancora alla media, per eccesso, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte (le nuove quattro prove) e il colloquio orale. La valutazione resterà in decimi ma verrà affiancata da una specifica certificazione delle competenze ottenute. Inoltre saranno valutate anche le attività svolte nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.