La Riforma cattolica e la Controriforma (scuola media)

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Anche prima della Riforma protestante alcuni vescovi, cardinali e fedeli volevano riaffermare il messaggio cristiano d'amore e fratellanza e combattere la corruzione delle alte cariche ecclesiastiche. Senza successo però, perché la maggior parte del clero era ancora interessata alla ricchezza e al potere. Poiché una parte dell'Europa (protestanti, calvinisti e anglicani) si era allontanata dalla Chiesa di Roma, le alte cariche del clero dovevano riflettere sul loro stile di vita che doveva essere cambiato. Questa nuova iniziativa da parte della Chiesa Cattolica viene chiamata Controriforma per sottolineare la contrapposizione alla Riforma Luterana.

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La Riforma cattolica e la Controriforma (scuola media)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Storia per la scuola media 2
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

Il Concilio di Trento modifica

 
Il Concilio di Trento (Trento, Museo del Palazzo del Buonconsiglio)

Paolo III, che fu Papa dal 1534 al 1549, fu il primo a rendersi conto della necessità di una svolta. Egli convocò il concilio ecumenico, un'assemblea di tutti i vescovi, per discutere di due questioni fondamentali:

  • riaffermare la fede cattolica
  • rinnovare la Chiesa e la gerarchia ecclesiastica.

Il suo obiettivo era porre fine alla corruzione del clero. Il Concilio venne riunito a Trento nel 1545: fu scelto questa località perché si trovava a metà strada tra la Germania e Roma. Al Concilio vennero invitati anche i protestanti per raggiungere un accordo, ma nessuna delle due religioni volle rinunciare ai propri principi. Nel 1563 terminò il Concilio e tutte le decisioni prese vennero approvate da Papa Pio IV. Il Concilio riaffermò tutte le verità fondamentali del cristianesimo, che erano state messe in discussione dai protestanti:

  • tutti i fedeli dovevano credere agli insegnamenti della Bibbia
  • la salvezza dipendeva sia dalla fede che dalle opere buone
  • la gerarchia ecclesiastica venne riaffermata, mettendo al primo posto la figura del Papa, capo della Chiesa e sostituto di Cristo in Terra
  • venne ristabilita l'importanza dei 7 sacramenti (battesimo, confessione, eucarestia, cresima, matrimonio, unzione degli infermi, ordine sacerdotale)
  • le preghiere dovevano essere pronunciate e celebrate in latino e non nelle lingue nazionali.

La nuova riorganizzazione della Chiesa modifica

Il clero si dedicò totalmente alle esigenze spirituali dei fedeli:

  • si obbligarono i parroci e i vescovi a vivere nel luogo della propria sede spirituale
  • i parroci ebbero il compito di controllare ogni azione dei vescovi
  • vennero fondate delle scuole per i futuri sacerdoti
  • si riaffermò il divieto di matrimonio per i religiosi.

La Chiesa della Controriforma modifica

Con il Concilio iniziò il secolo della Controriforma, cioè un periodo in cui la Chiesa si impegnò a lottare contro il Protestantesimo, anche con intolleranza e repressione. La Chiesa della Controriforma però fu anche in grado di occuparsi dei bisogni dei fedeli, molto più di prima. Iniziò una vasta pratica missionaria per diffondere il cristianesimo.

I nuovi ordini religiosi modifica

Nascono nuovi ordini religiosi:

  • i cappuccini che si dedicarono ai più poveri
  • i teatini che si dedicarono alla diffusione della Chiesa
  • i fatebenefratelli e le suore di carità che si dedicarono all'assistenza dei malati.

Anche le donne parteciparono al rinnovamento della Chiesa, infatti nel 1535 Angela Merici fondò una scuola per educare le bambine. Tra gli ordini religiosi più famosi vi fu la Compagnia di Gesù, un ordine gesuita fondato nel 1540 da Ignazio di Loyola, un cavaliere spagnolo che al termine della sua carriera si è dedicato alla vita religiosa. Quest'ordine religioso era formato da sacerdoti e aveva queste caratteristiche:

  • si impegnarono nella diffusione della fede cattolica
  • l'organizzazione era simile a quella di un esercito, dove ogni gesuita doveva obbedire ai suoi superiori
  • ogni gesuita doveva praticare un lungo periodo di studio.

Durante gli anni della Controriforma sempre più fedeli si sono convertiti al Cristianesimo.

I Gesuiti modifica

I Gesuiti erano molto esperti non solo nella religione, ma anche nelle scienze; per questo erano sempre pronti a combattere i protestanti grazie alle "armi del sapere". Così quest'ordine fondò numerosi collegi per l'educazione dei sacerdoti e i laici. Gli studi che i giovani intraprendevano in questi istituti cercavano di unire le discipline umanistiche con le scienze. Gli allievi seguivano un periodo di studi di 12 anni: 5 anni per le materie umanistiche, 3 per filosofia e 4 per teologia. La diffusione dei collegi dei Gesuiti riguardò soprattutto i paesi cattolici: Italia, Spagna, Portogallo, Germania meridionale, Belgio, Francia, Polonia. Avevano il controllo dell'istruzione su gran parte dell'Europa. I Gesuiti furono anche un gruppo di seguaci della Chiesa che andarono in America meridionale fondando le reducciones, cioè i villaggi dove gli indigeni erano liberi dallo sfruttamento spagnolo e si dedicavano alla coltivazione dei campi e all'allevamento, come uomini liberi. Ogni famiglia in questi villaggi coltivava un terreno da cui ricavava il necessario per vivere. La giornata degli indigeni era divisa tra ore dedicate al lavoro, al tempo libero e alla preghiera.

L'inquisizione e l'indice dei libri proibiti modifica

Papa Pio V pubblicò nel 1564 le leggi elaborate durante il Concilio di Trento. Gli scopi della Controriforma erano orientati in due direzioni:

  • riaffermare la fede cattolica attraverso l'introduzione di nuovi ordini religiosi dedicati all'assistenza dei poveri e alla carità e un maggior controllo sul clero
  • eliminare il dissenso culturale, cioè tutte quelle forme religiose che si contrapponevano alla fede cattolica.

Sotto il papato di Paolo IV (1555-1559) si creò il tribunale dell'Inquisizione, che aveva il compito di giudicare e punire gli eretici, le persone accusate di eresia che mettevano in dubbio gli insegnamenti della Chiesa. Sono stati accusati di eresia filosofi come Giordano Bruno, scienziati come Galileo Galilei e contadini. Fu introdotta la Congregazione dell'Indice dei libri proibiti: era una commissione che aveva il compito di denunciare i testi considerati eretici. Libri denunciati sono stati: il Decameron di Boccaccio, il Principe di Machiavelli, Dialogo sopra i massimi sistemi di Galileo Galilei e le opere di Erasmo da Rotterdam. I libri ammessi dalla Chiesa avevano una dicitura particolare chiamata imprimatur, che significava "si stampi". Venne scritto un vero e proprio indice di libri considerati eretici e quindi proibiti che vennero bruciati al rogo. Furono testi letterari, filosofici, scientifici, storici e giuridici; quindi la Controriforma ebbe un ruolo importante nel controllo della cultura. Vennero arrestati non solo gli autori di questi libri, ma anche chi li possedeva.

La repressione contro gli eretici ed infedeli modifica

La Chiesa ha avuto in questo periodo storico un atteggiamento particolarmente duro contro gli Ebrei. Nel 1555 Papa Paolo IV pubblicò un documento riguardante tutte le leggi che dovevano seguire gli Ebrei:

  • tutti gli Ebrei che si trovavano nello Stato della Chiesa dovevano trasferirsi in quartieri riservati a loro, chiamati ghetti, dove si trovava solo una sinagoga (luogo di culto degli Ebrei); le altre furono distrutte
  • gli Ebrei dovevano portare un cappello o un indumento chiaro per rendersi riconoscibili
  • non potevano possedere terre
  • non potevano commerciare.

Dopo gli Ebrei, la Chiesa fu repressiva anche contro i protestanti, i musulmani e chiunque fosse stato eretico. Gli eretici potevano avere semplici penitenze, periodi di carcere oppure anche essere condannati al rogo. L'esempio più famoso fu quello del filosofo Giordano Bruno, morto nel 1600. Si poteva essere accusati di eresia con una semplice denuncia anonima e l'Inquisizione poteva arrivare anche alla tortura per far confessare l'eretico.