La Preposizione o Funzionale Subordinante (superiori)
La Preposizione (dal Latino "Praeponere" = porre davanti), o Funzionale Subordinante, è una Parte Invariabile del discorso che serve a creare un legame fra Parole e Frasi, specificando un rapporto reciproco e la funzione Sintattica della Parola, Locuzione o Frase che la segue.
Quando uniscono due parole all'interno di una medesima Proposizione, le Preposizioni servono a introdurre i Complementi (tranne il Complemento Oggetto e, talora, alcuni altri):
- Esempio: Abbiamo pensato a lungo alle tue parole.
Quando invece collegano due frasi, esse introducono delle proposizioni subordinate:
- Esempio: Bisogna prendere il traghetto per arrivare su quell'isola.
Le Preposizioni si Dividono in Tre Categorie:
- Preposizioni Proprie: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra, definite anche Semplici se usate così, senza modifiche, oppure Articolate se vengono invece unite (Univerbazione) a un Articolo Determinativo, come per esempio del, allo, dalla, nei, sugli,...;
- Preposizioni Improprie: così dette perché utilizzate anche come Nomi, Aggettivi, Avverbi o Forme Verbali. Per Esempio: tranne, senza, eccetto, salvo, fuorche', causa, verso, contro, secondo, circa, intorno, vicino, presso, appresso, lungo, davanti, oltre, dopo, sopra, sotto, durante, mediante, dato, tramite, attraverso... (Esempi : faremo una pausa dopo le nove, abbiamo passeggiato lungo il fiume , ha salutato tutti escluso me);
- Locuzioni Prepositive: sono gruppi di due o più parole, di cui l'ultima è sempre una preposizione mentre la prima (o le prime) possono essere altre preposizioni (rispetto a -riguardo a, attorno a, a proposito di- quanto detto, in ordine a -in contraddizione a- al suo fine e obbiettivo, in confronto -in aggiunta a- alla sua situazione, a causa di -a motivo di,in base a, a cagione di, in conseguenza di, in coerenza con- un tuo ragionamento, innanzi a-al cospetto di- un re, alla luce di una verita', d'in su la vetta, fra di noi, a tra poco, nella vita dell' al di la' per una vita oltre a quella dell' al di qua' ), nomi (a scapito della precisione, di fianco a voi, per mezzo di -per tramite di- trucchi) oppure avverbi e modi avverbiali (poc'anzi, in precedenza, in seguito, dapprima, fin dal principio, per effetto di una causa occasionale, alla fine di tutto, in attuazione di un mandato annunciato, di contro a un nemico, diversamente da quanto detto, accanto a ciascuno, di là dai monti, insieme col vento).
Non tutte le preposizioni semplici si possono unire agli articoli determinativi per formare preposizioni articolate. Non lo fanno tra e fra mentre le preposizioni articolate formate col per sono oggi desuete. Forme scisse delle altre preposizioni articolate (come a lo, a gli, su le ecc.) erano molto diffuse ancora nel primo Novecento. Al contrario, nello stesso periodo erano preferite le forme contratte pel e pei anziché per il e per i, oggi invece raccomandate insieme con le analoghe per lo, per la, per gli e per le.
Il | Lo | La | I | Gli | Le | |
---|---|---|---|---|---|---|
Di | Del | Dello | Della | Dei | Degli | Delle |
A | Al | Allo | Alla | Ai | Agli | Alle |
Da | Dal | Dallo | Dalla | Dai | Dagli | Dalle |
In | Nel | Nello | Nella | Nei | Negli | Nelle |
Con | Col | Cóllo | Cólla | Coi | Cogli | Cólle |
Su | Sul | Sullo | Sulla | Sui | Sugli | Sulle |
Per | Pel | Pello | Pella | Pei | Pegli | Pelle |
Le preposizioni articolate derivate da di sono spesso usate con la funzione di Articoli Partitivi, come nell'Esempio Ho comprato dello zucchero e delle arance. In generale, è considerata buona norma stilistica evitare, ove possibile, di far precedere gli articoli partitivi da altre preposizioni (soprattutto da di e da in), sostituendoli in tal caso con le espressioni alcuni, un po' di e così via.