L'ereditarietà (superiori)
Gregorio Mendel fu un monaco tedesco che eseguì esperimenti all'interno di un'abbazia, a quei tempi, struttura autarchica. Nei suoi esperimenti si serve dei fiori principalmente per tre ragioni:
- riproduzione: Mendel può gestire facilmente la riproduzione dei fiori, avendo il controllo sul polline.
- costo: i fiori sono molto economici.
- tempo e spazio: i fiori non occupano molto spazio, e l'abbazia forniva a Mendel il terreno sufficiente a gestirne a sufficienza per effettuare degli esperimenti. In più, i fiori crescono rapidamente dando risposte quasi immediate.
Per elaborare la propria legge Mendel si servirà in particolare di due leggi:
- 1a legge della probabilità: Dati due eventi la probabilità che si verifichi uno dei due è del 50%.
- 2a legge della probabilità: la probabilità che due eventi avvengano contemporaneamente è pari al prodotto delle probabilità con cui i singoli eventi accadono separatamente.
Per legge si intende la descrizione sperimentata di qualcosa che ha validità universale, al contrario una teoria è una descrizione che non è stata smentita ma nemmeno sperimentata; per questo nel caso mendeliano parliamo di leggi, ora passeremo ad analizzare i suoi esperimenti.
Mendel studia le piante leguminose, in special modo i piselli e osserva che i semi di piselli hanno due possibilità per ogni carattere, ad esempio, per il carattere colore possono essere o gialli o verdi, per quello della forma o sferici o ovoidali, mentre per la superficie o lisci o ruvidi.
Mendel studiò questi caratteri ad uno ad uno, prima il colore, poi l'aspetto, e infine la superficie; al termine di queste analisi compilà delle tabelle scientifiche.
Nei suoi esperimenti Mendel seleziona una linea pura ossia delle piante che incrociate dànno uno stesso risultato fenotipico (ossia visibile). Mendel chiama F1 o prima generazione filiale le piante che incrociate tra di loro danno al 100% altre piante a seme giallo; come se la componente verde fosse scomparsa da loro interno.