Introduzione al Diritto Penale Romano
Il diritto penale romano è stato uno dei sistemi giuridici più importanti e influenti nella storia della giurisprudenza occidentale. Esso si basava sulla razionalità e sull'imparzialità costituendo un pilastro del diritto moderno. La tradizione giuridica romana era caratterizzata da una forte attenzione alla tutela della persona, delle sue libertà e dei suoi diritti nonché alla salvaguardia dell'ordine pubblico e della giustizia.Il tutto si è sviluppato in un contesto storico e sociale molto diverso dal nostro ma che ha fornito importanti spunti di riflessione e di elaborazione concettuale.
Gli atti illeciti si dividevano in due tipologie nell'esperienza giuridica romana ed erano i crimina e i delicta. Si distinguevano perché i primi erano contro la comunità e vi era la pena pubblica, per i secondi invece vi era un rapporto di obbligazione e responsabilità perciò con ammenda.
- Il periodo monarchico - le repressioni dei crimini più gravosi erano denominati crimini pubblici perché minacciavano l'interesse collettivo e venivano affidati al Rex, per i delitti privati erano lasciati alla vendetta privata.
- Il periodo repubblicano - Periodo che assiste ad un'evoluzione del sistema penale romano, quali Le Leggi delle XII Tavole la lex Valeria de provocatione e le leggi istitutive delle c.d. quaestiones perpetuae (dei tribunali). In età repubblicana, i magistrati supremi si limitavano alla polizia più che alla giurisdizione e potevano irrogare una mulcta, effettuare una pignoris capio, fare una deductio in vincula o condannare a morte. La scelta della pena era lasciata al giudizio del magistrato e l'accusa poteva essere portata avanti da un privato, detto accusator. Era possibile la provocatio ad populum, con cui si consentiva di convertire la pena di morte o la fustigazione in interdictio aqua et igni, ovvero l'esilio. Con le XII Tavole si affermò il principio "de capite civis rogari maximo comitiatu" che sta a significare che "solo il popolo può decretare la morte di un uomo".
- Il periodo postclassico e giustinianeo - Questo periodo va dal 240 d.C fino al 565 D.C. Il periodo giustinianeo rappresenta la fase finale del diritto romano avvenuta sotto l'imperatore Giustiniano I dove si creò il Corpus iuris civilis che era suddiviso in Codex, Digesta, Institutiones e Novellae Constitutiones. In realtà la compilazione giustinianea non riservava molto spazio al diritto penale e il quale concentrato soltanto nei libri 47 e 48 del Digesto ed il perché è che ogni delitto pubblico era speciale.
Il Piano del Corso
modificaIl corso sarà articolato in tre sezioni:
- La Storia della Repressione Criminale Romana.
- I Reati Romani.
- Le Pene Romane.
Alle tre sezioni è premessa una lezione introduttiva.