Il circuito di rivelazione

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Il circuito di rivelazione
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: I circuiti integrati analogici
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%


Il microamplificatore per la rivelazione dei segnali

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La funzione svolta da un circuito rivelatore [1] è simile al processo di raddrizzamento svolto da un diodo così come illustrato nelle lezioni precedenti; la differenza sostanziale tra un raddrizzatore ed un rivelatore risiede nel fatto che il primo inizia la sua funzione per tensioni superiori a   circa, mentre il secondo consente di “raddrizzare” tensioni dell’ampiezza di poche decine di millivolt, inoltre la risposta d’uscita del rivelatore alle variazioni della tensione d’ingresso è lineare a differenza di quanto accade per il raddrizzatore.

Un circuito classico di rivelazione [2], realizzato con microamplificatori, è riportato in figura 1:

 
figura 1


Funzionamento del circuito

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Il segnale alternato   applicato all’ingresso non invertente di A1 viene amplificato e retrocesso in controreazione attraverso la rete   nei semiperiodi positivi e tramite la rete   nei periodi negativi.

La circolazione della corrente di segnale attraverso la prima rete di controreazione genera tra   e massa una tensione pulsante positiva; detta tensione tramite la cellula   viene integrata ( si veda appendice A4 ) generando ai capi di   una tensione continua proporzionale all’ampiezza del segnale  

Questa tensione è applicata all’integrato A2, ad alta resistenza d’ingresso, per essere amplificata e trasferita all’uscita al livello voluto.

La sensibilità del circuito a rivelare segnali molto piccoli è dovuta al fatto che A1, prima che i diodi   entrino in conduzione, si presenta al segnale a guadagno libero e pertanto esercita sul segnale stesso un’amplificazione elevata, tale che, anche segnali a livello basso riescono a portare i diodi in conduzione dando luogo all’azione di rivelazione.

L’ottima caratteristica di linearità del rivelatore è dovuta all’azione naturale del circuito di controreazione.

Le caratteristiche di risposta in frequenza di A1 e dei diodi   devono essere commisurate con la frequenza massima del segnale d’ingresso  

L’integrato A2 deve essere adatto come amplificatore in corrente continua ed avere una elevata resistenza d’ingresso per non caricare la cellula d’integrazione  

Sul funzionamento del rivelatore in termini matematici

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Funzionamento del rivelatore per segnali sinusoidali

La tensione d'uscita da A2 è data da:

 

dove

  = tensione continua all’uscita del rivelatore

  = tensione efficace del segnale sinusoidale d’ingresso

  guadagno di A1  

  guadagno di A2  


Funzionamento del rivelatore per segnali di rumore

La tensione d'uscita da A2 è data da:

 

dove

  = tensione continua all’uscita del rivelatore

  = tensione efficace del rumore d’ingresso in una banda definita

  guadagno di A1  

  guadagno di A2  

Progetto di un rivelatore

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Con le formule esposte procediamo al progetto di un rivelatore sulla base di requisiti tecnici richiesti:

Il circuito deve essere in grado di

Rivelare un segnale sinusoidale minimo di   alla frequenza di  

Accettare in linearità un segnale massimo di  

Avere un guadagno  

Avere una costante d’integrazione di  

Essere alimentato con tensioni continue di  


Calcolo dei guadagni parziali

Per guadagni parziali s’intendono i valori da attribuire sia a   che a   in base al valore del guadagno totale voluto   la procedura di calcolo è la seguente:

  • In base al segnale minimo   si calcola, in dipendenza di   il valore di  

 

  • S'ipotizza, in via preliminare, che i due guadagni parziali possano essere uguali   e si risolve la formula del rivelatore

  in termini di   come segue:

 

  • S'imposta numericamente la formula di   con   espresse in volt e si ottiene:

 


  • Si valuta l’entità di   secondo il seguente criterio:

Affinché il primo stadio possa lavorare nelle migliori condizioni di linearità ( si tenga presente che l’azione di rivelazione è a suo carico) è opportuno che A1 sia dotato di un buon tasso di controreazione, ovvero che il valore di   sia inferiore o al massimo uguale a   .

Visto che nell’ipotesi che   sia uguale a   è risultato che entrambi possono avere un guadagno di   volte si può ritenere questo valore sia accettabile anche per A1.

  • Si deve osservare:

Il valore calcolato per   assunto uguale per   porta ad un guadagno totale “apparente” di:

 

che è in contrasto con il   richiesto dal progetto, ciò dipende dal fatto che il guadagno dei due stadi deve compensare sia la perdita della cellula d’integrazione   valutabile nel rapporto   , sia il guadagno dovuto al rapporto tra  che compare nella formula generale del rivelatore; prova di quanto detto si ha facendo il prodotto tra questi due valori e i valori di  

 

che corrisponde con discreta precisione al valore di   voluto.


Calcolo dei valori della rete di controreazione di A1

La rete di controreazione di A1 deve soddisfare l’uguaglianza:

 

che non considera la presenza della   del diodo   in serie a   affinché, in effetti, la resistenza dinamica   e le sue inevitabili variazioni ( dovute alla corrente di lavoro, alla temperatura, alle tolleranze di produzione) non siano sensibili ai fini della determinazione del guadagno dovrà porsi  

Valutando per  , sulla base di dati generici sui diodi di segnale, un valore ragionevole di   potremmo porre

 

da cui segue il calcolo di  

  ( da arrotondare a   )

Il calcolo di   si effettua, come sempre, imponendo la sua reattanza pari a circa

 

quindi:

  (arrotondabile a   )


Scelta di A1 e D1, D2

La scelta di A1 può orientarsi su di un microamplificatore che presenti, alla frequenza di   , un guadagno libero di circa   (si veda appendice 1):

 

ed una tensione d’alimentazione di  

Un circuito integrato con queste caratteristiche si può individuare nel tipo LH0003; questo microamplificatore, che consente di disporre di un guadagno libero di oltre   volte a  , necessita di due condensatori di compensazione da collegarsi:

  tra il terminale 1 ed il terminale 10

  tra il terminale 5 e massa

I diodi di segnale   presenti nella rete di controreazione, devono essere adatti a lavorare alla frequenza di   e devono presentare una resistenza dinamica media di circa   diodi con queste caratteristiche s’individuano nel tipo  


Calcolo della cellula d’integrazione

La cellula   deve essere calcolata per un tempo d’integrazione di  .

L’obiettivo si ottiene definendo inizialmente il valore di   in modo che non rappresenti, da un lato, un carico sensibile per la rete di controreazione e dall’altro che non richieda un valore di   troppo elevato; le due esigenze sono soddisfatte ponendo   con questo valore infatti le dimensioni di   sono ragionevoli [3].

Dovendo essere la costante di tempo

 .

dove   è espresso in   e   in   si ha

 


Calcolo del valore della rete di controreazione di A2 e scelta dell’integrato

Il circuito costruito con A2 è delegato ad amplificare tensioni continue e pertanto ha una rete di controreazione priva di condensatore di blocco, questi amplificatori richiedono un poco d’attenzione per l’instabilità dei fuori zero d’uscita dovuta a variazioni termiche od altro; per ottenere la migliore stabilità è buona norma che la resistenza collegata all’ingresso non invertente sia uguale al parallelo delle due resistenze della rete di controreazione.

La rete di controreazione deve soddisfare l’uguaglianza

 

Essendo la resistenza d’ingresso di A2 costituita dalla resistenza   della cellula d’integrazione è opportuno che il parallelo di   abbia tale valore.

Le due semplici formule che seguono consentono il calcolo di   in funzione di   ed  

 

 

Applicando le formule si calcola la rete di controreazione di A2:

  ( arrotondabile ad  )

 

La scelta di A2 può orientarsi su di un microamplificatore in corrente continua che presenti:

  • un guadagno libero di circa   volte   (si veda appendice 1):

 

  • una resistenza d’ingresso molto superiore ad   per non caricare la cellula d’integrazione
  • una tensione massima d’uscita superiore al valore massimo di:

 

  • un fuori zero d’uscita pari almeno ad   del segnale   minimo :

 

  • una tensione d’alimentazione di  

Un circuito integrato con queste caratteristiche si può individuare nel tipo LM108; questo microamplificatore consente di disporre di un guadagno libero in corrente continua di oltre   volte, di una resistenza d’ingresso di circa   di una tensione massima di   , di un fuori zero d’uscita di circa   per   , di una tensione d’alimentazione di  

Il circuito necessita di un condensatore di compensazione da   da collegarsi tra il terminale 1 ed il terminale 8.


Il progetto con segnali di rumore

Per il dimensionamento del rivelatore in caso di segnali d’ingresso in banda di rumore il procedimento di calcolo è simile a quello sopra riportato salvo l’applicazione della formula generale che è, come mostrato in precedenza:

 

dalla quale, ipotizzando in via preliminare che i due guadagni parziali possano essere uguali si ricava:

 

Nell’impiego delle due formule sopra esposte si deve ricordare che il valore del segnale di rumore d’ingresso, espresso con Vieff., s’intende misurato in tutta la banda di frequenze nella quale viene applicato al rivelatore.

  1. Questo particolare circuito consente la scoperta di segnali alternati di basso livello nei sistemi di monitoraggio di alcuni fenomeni fisici.
  2. Indicato come rivelatore di picco.
  3. Per questo tipo di funzione i condensatori devono essere del tipo in poliestere