I pianeti (scuola media)

I pianeti sono corpi celesti che orbitano attorno a una stella. La differenza sostanziale tra questi due è:

  • le stelle producono energia, a noi percepibile come luce e calore, pertanto si dice che brillano di luce propria;
  • viceversa, i pianeti non emettono luce propria: quando sono visibili (a occhio nudo o col telescopio) è perché riflettono la luce della loro stella.
lezione
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I pianeti (scuola media)
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Scienze per la scuola media 3
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 75%

Tutti i pianeti del Sistema Solare orbitano attorno al Sole in senso antiorario.

Mercurio modifica

 
Mercurio

Mercurio è il pianeta più interno del sistema solare e il più vicino alla nostra stella, il Sole. Mercurio è il più piccolo dei nostri pianeti (escludendo Plutone, classificato come pianeta nano): la sua orbita è anche la più eccentrica degli otto pianeti. È conosciuto sin dal tempo dei Sumeri. Mercurio non ha aria o acqua che possono erodere i crateri. Il pianeta è privo di satelliti.

Rotazione e rivoluzione modifica

Mercurio è in risonanza orbitale-terrestre: completa tre rotazioni intorno al proprio asse ogni due orbite attorno al Sole. Poiché è il pianeta più più vicino al sole, viaggia vorticosamente nel cielo come il dio alato romano di cui prende il nome e per lo stesso motivo è difficilmente visibile la notte.

  • Anno: 88 giorni terrestri
  • Giorno: 59 giorni terrestri

La superficie di Mercurio è segnata da criteri e burroni. Di giorno è straordinariamente caldo per la sua vicinanza al Sole, ma di notte è intollerabilmente freddo. Dato che il pianeta non ha una vera atmosfera, i crateri di impatto di quattro miliardi di anni fa sono ancora il suo tratto dominante.

  • Temperatura minima: -183 °C
  • Temperatura massima: 452 °C

Venere modifica

 
Venere

Venere è il secondo pianeta del sistema solare, in ordine di distanza dal Sole, e prende il nome dalla dea romana Venere dell'amore e della bellezza perché è un pianeta affascinante. È l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno dopo la Luna e per questo motivo è conosciuto fin dall'antichità. Questo pianeta è visibile solamente poco prima dell'alba e poco dopo il tramonto e per questo fu chiamato dagli antichi la "Stella del Mattino" e la "Stella della Sera" fin quando Pitagora capì che si trattava dello stesso pianeta. Il pianeta è privo di satelliti.

Rotazione e rivoluzione modifica

Venere, a differenza di Mercurio, ha un'orbita quasi circolare attorno al Sole. La sua velocità di rotazione è molto lenta: il giorno venusiano dura circa 244 giorni terrestri ed è superiore al periodo di rivoluzione attorno al Sole. Pertanto, questo parametro è rimasto ignoto fino alla seconda metà del ventesimo secolo.

  • Anno: 225 giorni terrestri
  • Giorno: 244 giorni terrestri

La pressione atmosferica sulla superficie di Venere è pari a 92 volte quella della Terra. Il pianeta mostra pochi crateri da impatto, il che depone a favore di una superficie relativamente giovane con un'età stimata di 300-600 milioni di anni.

  • Temperatura minima: 380 °C
  • Temperatura massima: 464 °C

Venere e la terra modifica

Venere è classificato come Pianeta terrestre e a volte anche gemello della Terra per le sue dimensioni e per la sua massa. Venere però possiede dell'anidride carbonica più densa di quella della Terra. La densità e la composizione della sua atmosfera crea un effetto serra che lo rende il pianeta più caldo del Sistema solare.

Missioni spaziali modifica

Venere è stato l'obiettivo di molte missioni spaziali tra le quali le sonde sovietiche della serie Venera e le onde statunitensi Mariner. Alcune di queste sonde sono state danneggiate dall'atmosfera del pianeta. Nel 1990 la sonda Magellan ha esplorato la superficie dell'intero pianeta attraverso il suo radar e ne ha fornito una mappa completa.

Venere e l'acqua modifica

Venere, essendo il pianeta più caldo, non ha acqua a causa delle temperature che la farebbero evaporare. Si dice però che poco dopo la sua nascita il pianeta era ricoperto di oceani e che solo poco dopo si sarebbe trasformato in un inferno di calore che è tutt'ora.

Terra modifica

 
Terra

La Terra ha la forma di un geoide, schiacciata ai poli per via dell'accelerazione centrifuga dovuta alla rotazione su sé stessa; si è formata 4,65 miliardi di anni fa. La terra ruota da ovest a est facendo sembrare che il Sole si muova da est a ovest; per completare un giro, su sé stessa, impiega 24 ore, quindi muovendosi di 15° all'ora, ha una velocità di 1.669,8 km/h. La Terra ha una circonferenza di 40.067 km all'equatore; è costituita da 362.033.000 km2 di acqua e da 148.021.000 km2 di terre emerse.

Rotazione e rivoluzione modifica

Mercurio è in risonanza orbitale-terrestre: completa tre rotazioni intorno al proprio asse ogni due orbite attorno al Sole. Poiché è il pianeta più più vicino al sole, viaggia vorticosamente nel cielo come il dio alato romano di cui prende il nome e per lo stesso motivo è difficilmente visibile la notte.

  • Anno: 365,256366 giorni (da qui, l'anno bisestile)
  • Giorno: 86.400 secondi
  • Temperatura minima: -89 °C
  • Temperatura massima: 57 °C

Struttura interna modifica

 

La terra è divisa principalmente in 3 strati: la crosta terrestre (da 0 a 35 km di profondità), il mantello (da 70 km) e il nucleo che si divide in nucleo esterno (2.900 km) e nucleo interno, all'interno la temperatura può variare tra i 5.000-6.000 °C, ma non è liquido a causa dell'enorme pressione esercitata dagli altri strati. Gli strati della terra vengono studiati tramite le onde d'urto generate dai terremoti: appena si verifica un terremoto vengono piazzati dei ricevitori che registrano le onde d' urto nella parte diagonalmente opposta, le onde, non propagandosi in maniera retta, si curvano ogni volta che incontrano un nuovo strato(prima quelle meno intense, fino a quelle più intense, che arrivano agli strati più interni); in questo modo si individuano i vari strati e la loro profondità.

Satelliti modifica

 

La terra ha un solo satellite: la luna. La sua orbita ha una distanza media di circa 384.400 km, abbastanza vicina da essere osservabile a occhio nudo. Si pensa che la luna non sia nata molto dopo tempo dalla nascita della terra, circa 4,5 miliardi di anni fa. La rotazione della luna è sincrona con quella della terra, quindi mostra sempre la stessa faccia e ha un suo "lato nascosto", rimasto sconosciuto fino alle prime esplorazioni spaziali.

Le eclissi esistono di due tipi:solare, quando la luna oscura il sole, e lunare, quando il sole copre la luna. Tali eclissi possono essere totali, parziali o anulari: quando la Luna è molto vicina alla terra e si verifica un'eclissi totale lasciando intravedere un anello solare.

L'atmosfera modifica

 

L' atmosfera è un involucro di gas che ricopre la terra; i gas sono i seguenti:

Gas %
Azoto 78,084
Ossigeno 20,946
Argon 0,943
Anedride carbonica 0,0407
Neon 0,0018
Elio 0,000524
Metano 0,00016
Kripton 0,000114
Idrogeno 0,00005
Xeno 0,0000087

A questi gas si aggiungono il vapore acqueo (da 0% a 6%, con una media di 0,33%) e l'Ozono (circa 0,000004%). Sono presenti delle tracce di ossidi di azoto, monossido di carbonio, ammoniaca, biossido di zolfo e solfuro di idrogeno. L' atmosfera è composta da strati, partendo dal basso: troposfera, stratosfera, mesosfera, ionosfera e esosfera.

Il Reticolo geografico modifica

E' un sistema di riferimento introdotto per orientarsi e per stabilire la posizione di un punto; sulla superficie terrestre, la posizione di un punto è stabilita da 2 coordinate: LATITUDINE e LONGITUDINE che si misurano in gradi.La LATITUDINE è la distanza di un punto dall'equatore, che divide la terra nell'emisfero boreale(nord) e australe(sud); La LONGITUDINE è la distanza di un punto dal meridiano di Greenwich.

Il moto di rotazione modifica

 

La terra ruota intorno a un asse immaginario inclinato di circa 23°. Quest'inclinazione è la causa - durante il moto di rivoluzione attorno al Sole - dell'alternarsi delle stagioni. Il moto di rotazione, invece, causa l'alternanza del giorno e della notte.

Il campo magnetico modifica

 

Serve a fermare i venti solari, che viaggiano a più di 1.500.000 km/h. Parte dal centro della terra (polo sud) e rientra sempre al centro della Terra (Polo Nord). Il campo magnetico è generato nelle viscere della terra, a circa 5.000 km di profondità. Alcuni raggi o onde solari riescono comunque a penetrare all'interno del campo magnetico, vicino al Polo Nord; si mischiano con i gas dell'atmosfera causando le aurore boreali, più la luce è maggiore più sono i raggi penetrati nel campo magnetico. Se il campo magnetico non esistesse la terra verrebbe colpita dai venti solari che, carichi di energia, sono nocivi alle forme di vita sulla terra.

Agenti terrestri modifica

Esistono due tipi di agenti terrestri: agenti esogeni, le forze che agiscono sulla superficie della terra modellandola nel tempo (come acqua, aria e i vari organismi); agenti endogeni, le forze interne che provocano il ripiegamento degli strati rocciosi, la risalita dei magmi e i terremoti (per esempio vulcani, composti da bacino magmatico, condotto vulcanico e cratere) e i terremoti, movimenti improvvisi e bruschi della crosta terrestre che provengono da una rottura degli strati profondi rocciosi, vengono misurati con la scala Richter.

Curiosità modifica

  • Gola più grande: Grand Canyon, USA, lunga 446 km, largo 16 km, profonda 1,6 km;
  • vulcano (attivo) più grande: Mauna Loa, Hawaii (USA), alto 4.170 km, lungo 120 km, largo 50 km (vulcano a scudo);
  • geyser (attivo) più alto: Geyser Steamboat (battello a vapore), parco nazionale Yellowstone (USA), 115 m;
  • montagna più alta: Monte Everest, Cina-Nepal, 8.849 m;
  • barriera corallina più lunga: Grande Barriera Corallina, Australia, 2025 km;
  • sistema di grotte più lungo al mondo: Mammoth Caves, USA, 565 km;
  • catena montuosa più lunga: Ande, a occidente del Sud America, 7.600 km;
  • luogo più arido: Deserto di Atacama, Cile;
  • laguna più grande: Laguna Dos Patos, Brasile, 9850 km2;
  • nazione più piccola: Città del Vaticano, 440 m2;
  • deserto più grande: Sahara, Africa settentrionale, 9.270.000 km2;
  • fiume più lungo: Nilo, Africa settentrionale, 6.670 km;
  • temperatura più alta: El Aziza, Libia, il 3 settembre 1922 è stata registrata la temperatura di 57,3° all'ombra;
  • roccia più grande: Uluru, Australia, alta 348 m, lunga 2,5 km e larga 1,6 km.

Marte modifica

 
Marte

Marte, chiamato pianeta rosso per via del suo colore caratteristico causato dalla grande quantità di ossido di ferro che lo ricopre, è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole. Marte prende il nome dal dio della guerra della mitologia romana. Le sue dimensioni sono intermedie tra quelle del nostro pianeta e quelle della Luna, e ha l'inclinazione dell'asse di rotazione e la durata del giorno simili a quelle terrestri.

Tra le formazioni geologiche più notevoli di Marte si segnalano: il monte Olimpo, il vulcano più grande del sistema solare (alto 27 km); le Valles Marineris, un lungo canyon notevolmente più esteso di quelli terrestri; e un enorme cratere sull'emisfero boreale, ampio circa il 40% dell'intera superficie marziana.

Rotazione e rivoluzione modifica

  • Anno: 687 giorni terrestri
  • Giorno: 24 ore 37 minuti e 23 secondi, quasi come quello terrestre

Pur presentando temperature medie superficiali piuttosto basse e un'atmosfera molto rarefatta, è il pianeta più simile alla Terra tra quelli del sistema solare.

  • Temperatura minima: -140 °C
  • Temperatura massima: 20 °C

Satelliti modifica

 
Tramonto su Marte

Intorno al pianeta orbitano due satelliti naturali, Fobos e Deimos, di piccole dimensioni e dalla forma irregolare. Entrambi i satelliti vennero scoperti nel 1877. I loro nomi, Paura e Terrore, richiamano la mitologia greca.

Entrambe le lune hanno un'orbita circolare, prossima all'equatore, cosa piuttosto rara per dei corpi catturati (sembra che fossero satelliti rimasti imprigionati dalla forza di gravità di Marte). Tuttavia la loro composizione suggerisce proprio che entrambe siano oggetti simili ad asteroidi.

Giove modifica

 
Giove

Giove è il quinto pianeta in ordine di distanza dal Sole e il primo, per massa e dimensioni, del Sistema Solare. Giove ha una composizione simile a quella del Sole: infatti è costituito principalmente da idrogeno, elio e piccole quantità di metano, ammoniaca, metano e acqua.

Il diametro del pianeta è circa undici volte più grande di quello della Terra; la sua massa è pari a 318 volte quella del nostro pianeta e pari a due volte e mezza la massa di tutti gli altri messi insieme. Giove è un pianeta gassoso o gioviano, con una densità minore degli altri pianeti del sistema solare.Nell’atmosfera si formano continue perturbazioni, la maggiore è chiamata Grande macchia rossa estesa quasi quanto la Terra.

Giove è noto fin dall'antichità, essendo un pianeta ben visibile ad occhio nudo nel cielo terrestre, tant'è che gli antichi greci lo identificarono addirittura con Zeus, il padre degli dei dell'Olimpo.

Giove si è formato da un accumulo di gas e polveri in rotazione, che è andato progressivamente raffreddandosi. Il pianeta sta ancora diffondendo parte del calore iniziale e per questo motivo è l'unico pianeta del Sistema solare, insieme a Saturno, che emette più energia di quanta ne riceva dal Sole.

Rotazione e rivoluzione modifica

Giove orbita intorno al Sole ad una distanza media di circa 778 milioni di chilometri (la Terra dista dal Sole circa 150 milioni di chilometri). La velocità di rotazione del pianeta attorno al proprio asse è la più elevata fra tutti quelli del Sistema solare.

  • Anno: 4.333 giorni terrestri ( circa 12 anni terrestri)
  • Giorno: 9 ore 55 minuti e 30 secondi

Pur presentando temperature medie superficiali piuttosto basse e un'atmosfera molto rarefatta, è il pianeta più simile alla Terra tra quelli del sistema solare.

  • Temperatura minima: -163 °C
  • Temperatura massima: -121 °C

Satelliti modifica

Giove è il pianeta con un maggior numero di satelliti conosciuti: al 2018 ne sono stati individuati 79.

Quattro di questi sono detti galileiani, in quanto scoperti da Galileo Galilei nel 1610: in ordine di distanza dal pianeta essi sono: Io, Europa, Ganimede e Callisto. Questa scoperta contribuì all’affermazione della teoria eliocentrica di Copernico poiché rappresentava la prima osservazione di corpi celesti in orbita attorno a un pianeta che non fosse la Terra.

Struttura interna modifica

A causa della enorme massa, la sua forza di gravità risulta quella più alta tra i pianeti e pari a circa 2,4 volte quella della Terra. Per fare un esempio, un oggetto che sulla Terra pesasse 100 chili, su Giove ne peserebbe 240. Il nucleo è probabilmente di piccole dimensioni, denso e roccioso con temperature che raggiungono i 24.000°C. Il grande calore generato dal nucleo causa delle correnti convettive negli strati più esterni. Esternamente al nucleo esiste un mantello di idrogeno ad alta pressione che si trova allo stato metallico ed è responsabile del campo magnetico del pianeta.

L'ultimo strato costituisce l'atmosfera del pianeta, di cui dalla Terra è visibile solo la parte più esterna, formata da dense nubi rosse, marroni, gialle e bianche. L'atmosfera di Giove è molto turbolenta, con venti mossi dal calore interno al pianeta (e non dal Sole come avviene sulla Terra) che soffiano a più di 600 km/h.

Osservare Giove nel cielo modifica

 
Giove dalla sonda Voyager

Giove è il secondo pianeta più luminoso visto dalla Terra; soltanto Venere, e in particolari circostanze Marte, sono più brillanti nel cielo. Esso risulta dunque un pianeta facilmente osservabile. La grande complessità dei fenomeni che avvengono sulla sua superficie ne rende inoltre l'osservazione al telescopio particolarmente interessante.

La superficie visibile di Giove è costituita dallo strato più alto della sua atmosfera. L'insieme dei moti convettivi e della rapida rotazione del pianeta produce una caratteristica struttura a fasce orizzontali, di diversa larghezza e colore, le cui masse d'aria si muovono in direzioni opposte. Le fasce più chiare sono chiamate zone, quelle più scure bande. Le zone sono aree di alta pressione, le bande sono aree di bassa pressione. Nelle zone di confine, i venti in direzioni opposte raggiungono velocità molto elevate e creano aree di turbolenza. La diversa colorazione delle fasce (blu, marrone, bianco e rosso) è dovuta alle loro differenze di temperatura e composizione dei gas presenti.

Il pianeta si può definire come una stella mancata. La sua composizione chimica è infatti molto simile a quella del Sole e delle altre stelle e se la sua massa fosse più grande (di circa 80 volte), le condizioni di temperatura e pressione del nucleo potrebbero essere simili a quelle delle stelle.

Saturno modifica

 
Saturno

Saturno è il secondo pianeta più grande nel sistema solare. Questo pianeta è noto per i suoi anelli, costituiti da frammenti di polvere, ghiaccio e piccole rocce posizionati in una fascia che dista tra i 10.000 e i 70.000 km dalla superficie. Il pianeta è gassoso, come Giove, ma è molto più leggero: la sua densità media, appena 1/8 di quella terrestre, la più piccola fra quelle dei pianeti, è addirittura inferiore a quella dell’acqua.Il colore appare giallastro con sfumature. L'atmosfera è costituita per lo più da idrogeno e elio. Saturno ha un esteso e vistoso sistema di anelli che consistono principalmente in particelle di ghiaccio e polveri di silicati.

Il nome di questo pianeta deriva direttamente da quello del dio Saturnus, antico dio latino, identificato più tardi con il dio greco Crono; “spodestato dal figlio Giove, sarebbe stato accolto nel Lazio, e avrebbe quindi regnato sulla popolazione agreste dell’Italia, che da lui prese il nome di Saturnia. È una divinità ambivalente, protettrice dell’agricoltura e del civile benessere, ma anche negativa e funesta.”

Rotazione e rivoluzione modifica

Saturno orbita attorno al Sole a una distanza media di 1.427 milioni di chilometri. Alla sua distanza la luce del Sole appare 100 volte meno intensa della luce sulla Terra.

  • Anno: 10.756 giorni terrestri ( circa 29 anni e 5 mesi terrestri)
  • Giorno: 10 ore 33 minuti e 38 secondi

L'atmosfera esterna di Saturno è composta per il 96,3% da idrogeno e per il 3,25% da elio.

  • Temperatura massima: -130 °C
  • Temperatura minima: -191 °C

Gli anelli di Saturno modifica

 

Il pianeta è visibile a occhio nudo e noto quindi fin dall'antichità ma per scrutare il suo sistema di anelli luminosi, è necessario un telescopio, seppur di piccolo ingrandimento. Nel 1610 Galileo Galilei fu il primo ad accorgersi che Saturno aveva una specie di rigonfiamento laterale, e disse il pianeta “sembrava avere le orecchie”! Solo molti anni dopo però Christiaan Huygens iniziò un vero e proprio studio su Saturno, scoprendo nel 1655 Titano. Qualche anno dopo, l’astronomo Gian Domenico Cassini scoprì i satelliti Giapeto (nel 1671), Rea (nel 1672) e nel 1684 Dione e Teti. Scoprì inoltre la “Divisione di Cassini”, cioè lo spazio tra i due anelli più luminosi di Saturno. Prima dei suoi studi inoltre si pensava che gli anelli fossero qualcosa di solido, invece egli intuì che erano un insieme di miliardi di piccole particelle.

Le ultime scoperte modifica

Grazie alle scoperte di questi due scienziati si iniziò lo studio scientifico di Saturno, dei suoi anelli e dei suoi satelliti. Per questo motivo, la missione esplorativa del pianeta iniziata nel 1997 e terminata nel 2017, era costituita da una sonda composta da due elementi: l'orbiter Cassini della NASA e il lander Huygens dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea), chiamati così dai nomi dei due antichi astronomi.

Questa lunga missione ha portato a importanti scoperte sulla composizione del pianeta e della sua atmosfera, raccogliendo anche suoni e immagini dello stesso.

Satelliti modifica

Saturno è circondato da 82 satelliti conosciuti (all'ottobre 2019) .Le sue lune sono almeno diciotto: Atlante, Calipso, Dione, Encelado, Epimeteo, Elena, Iperione, Giapeto, Giano, Mimas, Pan, Pandora, Phoebe, Prometeo, Rea, Telesto, Teti e Titano a cui si aggiungono quattro corpi celesti scoperti nel 1995 dal telescopio spaziale Hubble e altri 6 scoperti alla fine del 2000.

Urano modifica

 
Urano

Urano è il settimo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole, il terzo per diametro e il quarto per massa. Porta il nome del dio greco del cielo Urano. Sebbene visibile anche a occhio nudo, come gli altri cinque pianeti noti fin dall'antichità, fino al XVIII secolo non fu riconosciuto come tale e considerato una stella a causa della sua bassa luminosità e della sua orbita particolarmente lenta.

La composizione chimica di Urano è simile a quella di Nettuno ma differente rispetto a quella dei giganti gassosi più grandi (Giove e Saturno). Per questa ragione gli astronomi talvolta preferiscono riferirsi a Urano e Nettuno trattandoli come una classe separata, i "giganti ghiacciati".

La massa di Urano è circa 14,5 volte quella della Terra, il che lo rende il meno massiccio dei pianeti giganti, nonostante il suo diametro, circa quattro volte quella della Terra, sia leggermente più grande di quello di Nettuno.

Rotazione e rivoluzione modifica

Urano orbita attorno al Sole a una distanza media di circa 3 miliardi di chilometri. Alla sua distanza la luce del Sole appare 400 volte meno intensa della luce sulla Terra.

  • Anno: 84 anni terrestri
  • Giorno: 17 ore 14 minuti e 24 secondi

Come in tutti i pianeti giganti gassosi, la sua atmosfera superiore è soggetta a forti venti aventi stessa direzione del moto di rotazione. Ad alcune latitudini, come a circa 60 gradi sud, l'atmosfera visibile ruota molto più velocemente del pianeta, completando una rotazione in meno di 14 ore.

  • Temperatura massima: -205 °C
  • Temperatura minima: -214 °C

Satelliti modifica

I satelliti naturali di Urano conosciuti sono 27, i cinque più massicci sono Titania e Oberon,[109] mentre nel 1840o: Ariel, Umbriel, Titania, Oberon e Miranda. I loro nomi derivano da personaggi di opere di Shakespeare e Alexander Pope.

Titania e Oberon furono scoperti nel 1787; Ariel e Umbriel - invece - nel 1840; la scoperta di Miranda arrivò dopo poco più di un secolo, nel 1948. Le ultime due scoperte (ancora non confermate) si devono alla sonda, Voyager nel 2016. Pertanto, presto, i satelliti conosciuti, potrebbero diventare 29.

Nettuno modifica

 
Nettuno

Nettuno è l’ottavo pianeta del Sistema Solare partendo dal Sole. Il suo nome deriva dal dio del mare Nettuno-Poseidone. Nettuno è l’unico pianeta che non è stato scoperto tramite l’osservazione dei cieli, ma è stato cercato. Nel diciannovesimo secolo si notò che la traiettoria del pianeta Urano sembrava influenzata dalla presenza di un altro pianeta: grazie a questa osservazione nel 1846 venne scoperto il pianeta Nettuno.

Nettuno ha 17 volte la massa della Terra ed è leggermente più massiccio del suo quasi-gemello Urano. Il suo colore blu è causato dalla presenza di metano all’interno dell’atmosfera.Il suo colore blu è causato dalla presenza di metano all’interno dell’atmosfera.

Rotazione e rivoluzione modifica

Nettuno orbita attorno al Sole a una distanza media di circa 3 miliardi di chilometri. Alla sua distanza la luce del Sole appare 400 volte meno intensa della luce sulla Terra.

  • Anno: 165 anni terrestri
  • Giorno: 16 ore 6 minuti e 36 secondi

Nettuno è chiamato il “Gigante Ghiacciato”: ha un’atmosfera composta da idrogeno ed elio ed è ricoperto da ghiaccio e rocce. Nettuno possiede i venti più forti di ogni altro pianeta nel Sistema Solare. Sono state misurate raffiche a velocità superiori ai 2100 km/h. La temperatura al centro del pianeta, invece, è di circa 7.000 °C, comparabile con la temperatura superficiale del Sole e simile a quella del nucleo di molti altri pianeti conosciuti.

  • Temperatura massima: -220 °C
  • Temperatura minima: -223 °C

Satelliti modifica

Il pianeta Nettuno ha quattordici satelliti naturali noti, che prendono il nome dalle divinità marine minori della mitologia greca.

Plutone (Pianeta nano) modifica

 
Plutone

Plutone è un pianeta nano che orbita nella periferia del sistema solare. Esso era inizialmente classificato come nono pianeta del sistema. Scoperto nel 1930, nel 2006 è stato classificato pianeta nano poiché erano stati scoperti altri corpi celesti orbitanti nella fascia di Kuiper, a partire dal 1992. La composizione interna di Plutone è formata dal 50-70% da roccia e del 30-50% da ghiaccio e acqua.

Plutone possiede una debole atmosfera, composta prevalentemente da metano, azoto e monossido di carbonio. L'atmosfera Plutoniana si crea quando Plutone si avvicina al Sole, la superficie solida si scioglie creando una atmosfera gassosa. L'orbita di Plutone è molto eccentrica.

Rotazione e rivoluzione modifica

Plutone orbita attorno al Sole a una distanza media di circa 6 miliardi di chilometri. Alla sua distanza la luce del Sole appare 400 volte meno intensa della luce sulla Terra.

  • Anno: 250 anni terrestri
  • Giorno: 6 giorni 9 ore 17 minuti e 36 secondi

Delle Analisi spettroscopiche è stato scoperto che la superficie di Plutone risulta composta per il 98% da ghiaccio d'azoto, con tracce di metano e monossido di carbonio.

  • Temperatura massima: -223 °C
  • Temperatura minima: -233 °C

Missioni spaziali modifica

Nel 2003 iniziò il progetto per la sonda New Horizons, che è stata lanciata il 19 gennaio 2006 alla volta di Plutone. L'incontro con il pianeta nano è avvenuto il 14 luglio 2015.

I piani di volo prevedevano un avvicinamento massimo a circa 12.500 km di distanza dalla superficie plutoniana.

Satelliti modifica

Attorno a Plutone orbitano cinque satelliti naturali conosciuti: il maggiore è Caronte, i minori sono Indra, Notte, Cerbero e Stige.

Cometa di Halley modifica

 
Cometa di Halley

Tra i corpi celesti che orbitano nel sistema solare e che – come Plutone – non sono classificati come pianeti, troviamo la cometa di Halley, nota sin dall'antichità. Nella fotografia il suo passaggio dell'8 marzo 1986. È la più famosa e brillante delle comete. La sua orbita è un'ellisse molto schiacciata.

La prima testimonianza del suo passaggio è relativa al 240 a.C. e venne osservata da astronomi cinesi e documentata in forma scritta per la prima volta. Da allora, sino al 1986 si sono documentati altri trenta passaggi, con un periodo orbitale di circa 76 anni.

Edmond Halley modifica

Edmond Halley, da cui la cometa prende il nome, si accorse che le caratteristiche della cometa del 1682 erano simili a quelle della cometa apparsa nel 1607 e nel 1531. Halley concluse che tutte e tre le comete erano lo stesso oggetto che ritornava visibile agli astronomi ogni 76 anni. Dopo numerosi calcoli, ne predisse il ritorno per la fine del 1758 o per l'inizio del 1759.

 
Orbita della cometa di Halley (in grigio)

Infatti la cometa fu vista per la prima volta la notte di Natale del 1758. Halley però non visse abbastanza per vedere confermati i suoi risultati, morendo nel 1742.

Fonti modifica

  • www.treccani.it/enciclopedia/pianeta-saturno_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
  • Informazioni tratte dalla voce “Saturno” de Enciclopedia – La Biblioteca del sapere, Corriere della Sera, 2004
  • www.treccani.it/enciclopedia/saturno_%28Dizionario-delle-Scienze-Fisiche%29/
  • www.treccani.it/vocabolario/saturno/
  • SFERA D L’Universo e la Terra, I.Baroni, R.Corsi, F.Costagli, SEI
  • www.lavocedellestelle.com
  • archive.oapd.inaf.it
  • focus.it

Collegamenti esterni modifica