I movimenti delle acque oceaniche (superiori)
Il moto ondoso
modificaLa superficie dei mari e degli oceani è in contatto diretto con l'atmosfera. le caratteristiche delle acque e dell'atmosfera dipendono dalle interazioni che si stabiliscono tra le due sfere geochimiche. Sono i venti a causare le onde e le grandi tempeste atmosferiche ricavano la loro energia dalle calde acque del mare.
Il moto ondoso è un movimento variabile della parte più superficiale delle masse d'acqua dei mari e degli oceani. è causato dall'azione del vento, che trasferisce la propria energia alle acque.
il soffio del vento colpisce le particelle d'acqua che iniziano a oscillare attorno alla propria posizione, descrivendo dei movimenti circolari che diventano sempre più piccoli man mano che si scende di profondità fino a scomparire del tutto. successivamente, sulla superficie del mare, si formano delle increspature che col tempo diventano onde.
la parte più alta delle onde si chiama cresta, invece quella più bassa, ventre. il dislivello che c'è tra la cresta e il ventre è l'altezza dell'onda, invece la distanza tra una cresta e la successiva si chiama lunghezza d'onda.
le onde si limitano a trasferire energia senza spostare materia.
tipi diversi di onde: frangenti...
modificaverso la costa, la parte bassa delle onde incontra il fondale marino che per attrito, tende a rallentarne la base, mentre le creste continuano il loro movimento. le onde diventano instabili e si trasformano in frangenti che si abbattono con violenza sulla costa. le bolle di schiuma che accompagnano il frangersi delle onde sulla costa sono causate dalla rapida liberazione di ossigeno e anidride carbonica dalle acque. l'effetto distruttivo delle onde dipende dall'intensità del moto ondoso e dalla loro altezza. quest'ultima dipende dall'intensità del vento, dalla durata della sua azione e dall'ampiezza del tratto di mare sul quale soffia.
... e tsunami
modificac'è però anche un tipo di onda che non è prodotta dall'azione del vento ma da eruzioni vulcaniche sottomarine, terremoti e frane. queste onde sono identificate con un termine giapponese: tsunami o onde di maremoto. la caratteristica di queste onde è l'altezza: possono arrivare anche a 30 metri!
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Meccanismo del moto ondoso
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Un frangente
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Tsunami 2011 in Giappone (causò il disastro di Fukushima)
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2004 tsunami in Tailandia
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2004 tsunami indonesia
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Come si forma uno tsunami
Le maree
modifical'attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna e dal Sole è avvertita dalle masse fluide del sistema Terra. il livello delle acque, ma anche i gas dell'atmosfera, subisce periodicamente degli abbassamenti e innalzamenti che prendono il nome di maree. le maree sono movimenti periodici dei mari e degli oceani; esse seguono prevalentemente il moto della Luna e quindi vengono a intervalli regolari. in ogni luogo del pianeta, si verificano due alte maree e due basse maree. al rigonfiamento delle acque del lato della Terra più vicino al nostro satellite, si contrappone un rigonfiamento della parte opposta, causato dall'azione della forza centrifuga del sistema Terra-Luna che ruota attorno al proprio baricentro. fra le due zone di alta marea il livello dei mari si abbassa, producendo due zone di bassa marea. durante le fasi di luna nuova e luna piena, all'attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna si aggiunge anche quella esercitata dal Sole, che anche se distante ha comunque una massa 27 milioni di volte superiore rispetto a quella lunare. si verificano così due maree sigiziali durante le quali l'escursione di mare, cioè il livello minimo di bassa marea e quello massimo di alta marea, raggiunge i valori massimi. l'escursione di marea determina la formazione di correnti di marea, che ogni giorno avanzano verso la costa, ricoprendone i tratti più bassi, e successivamente si ritirano. questo flusso orizzontale di acque può essere sfruttato per la produzione di energia elettrica.
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bassa marea al porto di Gorey, Jersey
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La luna causa le maree
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Simulazione Terra-Luna-Sole
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Ampiezze di marea
https://www.youtube.com/watch?v=ZmSOZwksyxw video spiegazione delle maree
Video accelerato di una variazione di marea
Le correnti marine
modificale correnti marine sono spostamenti orizzontali costanti di grandi masse d'acqua che si muovono all'interno di mari e oceani. sono causate dal vento e dalle differenze di temperatura, salinità e densità tra le masse d'acqua. possono essere superficiali, se interessano uno spessore d'acqua compreso fra 100 e i 300 metri di profondità, e profonde se interessano spessori d'acqua superiori ai 300 metri di profondità.
correnti superficiali
modificasono messe in movimento dall'azione di venti costanti. il vento imprime all'acqua una certa direzione che però viene modificata dalla rotazione terrestre. quest'ultima fa deviare la corrente verso destre nell'emisfero boreale e verso sinistra in quello australe. un esempio è la Corrente del Golfo, una corrente calda che nasce dal Golfo del Messico per azione dei venti alisei (venti costanti che soffiano verso sud-ovest). esce dallo stretto della Florida ed è deviata verso destra dal moto di rotazione terrestre, dirigendosi a nord-est verso le coste dell' Europa settentrionale, qui diventa la Corrente Nordatlantica che addolcisce il clima delle zone britanniche e scandinave. verso le latitudini settentrionali le correnti calde perdono la loro energia, diventando correnti fredde. un esempio è la Corrente del Labrador, che rende rigido il clima di New York.
correnti profonde
modificasono messe in movimento non dall'azione del vento ma dalle variazioni di densità dovute al riscaldamento e raffreddamento delle acque. le correnti profonde possono essere orizzontali o verticali. esempi di correnti profonde orizzontali sono quelle che scorrono dai poli verso l'Equatore. una volta raggiunte le basse latitudini, il movimento superficiale delle correnti calde costringe le acque delle correnti profonde a risalire verso l'alto, generando correnti verticali fredde che si congiungono ai flussi di correnti superficiali. possiamo considerare tutte le correnti, sia superficiali che profonde, unite in un unico "serpentone" che, insieme alle masse d'aria, trasferisce calore dalle regioni equatoriali a quelle polari, mantenendo in equilibrio il sistema termico terrestre. conoscere le variazioni dell'andamento e della temperatura delle correnti consente di fare previsioni attendibili sulle variazioni dei climi della Terra nei prossimi anni.
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Iceberg A22A, oceano sud atlantico