I completamenti della frase latina (superiori)
Il predicato e il soggetto forniscono le informazioni indispensabili di una frase, ma non bastano. Servono spesso delle informazioni aggiuntive: queste informazioni "completano" appunto il messaggio. Tali completamenti assumono diverse vesti, quali i complementi (espressi nei sei casi), le reggenze (cioè costrutti specifici di determinati verbi, aggettivi e sostantivi), gli attributi e le apposizioni. Tutti questi elementi morfosintattici servono a trasmettere un'informazione più precisa.
I casi in latino hanno una funzione morfosintattica e semantica di vitale importanza. Essi infatti attraverso le desinenze (che incidono nell'aspetto morfologico della parola) creano collegamenti tra parole stabilendo nessi logici tra esse (aspetto sintattico) e indirizzando chi legge verso una grande area di significato (aspetto semantico). Si suole dividere i casi in due categorie:
- casi retti: nominativo, accusativo e vocativo.
- casi obliqui: genitivo, dativo e ablativo.
I casi non sono un fenomeno esclusivamente latino: esistono ad esempio anche in varie altre lingue antiche (come il greco, l'osco, l'umbro, il falisco, l'etrusco, il sanscrito...) e moderne (greco moderno, tedesco, ungherese, finlandese, estone, lituano, islandese, russo, polacco...) e sono usati per declinare nomi, aggettivi e pronomi.
L'apposizione
modificaL'apposizione è costituita da un sostantivo che determina un altro sostantivo, a cui si pone accanto (apposizione significa appunto "porre accanto"). Esempio Lentulum cōnsulem Marcellus collēga et plērīque magistrātus cōnsecūtī sunt (Caes.) → "Marcello, il collega, e la maggior parte dei magistrati seguirono il console Lentulo".
Essa si pone accanto ad un nome per determinarne un particolare, per fornire un'informazione necessaria. In italiano essa può essere introdotta da vari elementi (da, come, in qualità di). Se l'apposizione è costituita da un sostantivo più un attributo o un complemento essa è detta composta, altrimenti è un'apposizione semplice. In latino essa concorda nel caso col nome a cui è riferita. Il sostantivo usato come apposizione infatti ha un suo genere e un suo numero. Per esempio urbs Athēnae "la città di Atene".
L'attributo
modificaL'attributo è un aggettivo che si aggiunge a un sostantivo per determinare un particolare aspetto. L'attributo concorda sempre in genere, numero e caso col nome a cui si riferisce. In caso di più nomi, di solito, si concorda con quello più vicino. Gli aggettivi, come i verbi e i sostantivi, possono creare dei costrutti legando a sé altre parole che non necessariamente in latino vanno espresse in un determinato caso, mentre in italiano vengono introdotte da una preposizione. Aggettivo e complemento rappresentano un gruppo unito, semanticamente coerente e coeso. Per quanto riguarda la dipendenza si può individuare quale complemento "dipenda" da un determinato aggettivo. Le principali costruzioni sintattiche legate a degli aggettivi interessano tre casi: genitivo, dativo e ablativo: "tu sei simile a tuo padre" in latino ugualmente sarà tū es similis patrī tuō (concorda tutto al dativo).