Fondamentali della pallavolo

Per fondamentale si intende un'azione specifica che compie il giocatore di pallavolo. Vengono chiamati "fondamentali" in quanto devono far parte del bagaglio tecnico di ogni giocatore, dovrebbero essere appresi fin dai primi anni nei quali il bambino si dedica al gioco (minivolley) qualunque sia la sua posizione.

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Fondamentali della pallavolo
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Pallavolo
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Regole della pallavolo Pallavolo Materia:Pallavolo

Palleggio

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Uno dei fondamentali più importanti nella pallavolo è il palleggio, in quanto costituisce i due terzi di ogni azione. Nella pallavolo si parla indifferentemente di passaggio o palleggio, poiché non essendoci la possibilità di toccare due volte consecutive la palla (eccezione fatta per il muro), si ha sempre bisogno di un compagno che la rimandi. Quindi palleggio e passaggio si identificano. Dal 1895 al 1950 circa si è sempre chiamato palleggio il passaggio con le mani, poiché la palla veniva trattata solo con esse. Quando nel 1950 sono apparse le prime respinte a braccia unite si è parlato di "salvataggio" non potendo classificare bene il colpo.

Sono stati i cecoslovacchi ad usare per primi la tecnica delle braccia unite per respingere i palloni che arrivavano a grande velocità: le braccia venivano messe sotto la palla, come una scavatrice, dalla quale poi hanno preso il nome di "bagher" (vedi sotto). Nel giro di vent'anni il bagher è diventato il più importante tocco dei tre che si hanno a disposizione. Quindi ora non si può più parlare di tecnica di salvataggio, bensì di passaggio. Per distinguere i vari modi di respingere la palla nella terminologia odierna del campo di gioco, viene definito palleggio il passaggio effettuato con le mani e bagher quello eseguito con le braccia. Quando il passaggio viene indirizzato allo schiacciatore, viene chiamato alzata.

A seconda che la palla venga inviata davanti, dietro o lateralmente al corpo abbiamo rispettivamente il palleggio avanti, il palleggio dietro e il palleggio laterale. In generale, il palleggio è uno dei fondamentali più importanti in quanto si impostano con esso quasi tutte le azioni d'attacco e di contrattacco. Di tutti i tipi di passaggi è (teoricamente) il più facile, perché si esegue davanti al corpo, permettendo di controllare continuamente il pallone. A livello tecnico, il palleggio si effettua portando le mani sopra la testa, in modo tale che i pollici e gli indici (che, assieme alle spalle, controllano la direzione del colpo) formino una figura simile ad un cuore rovesciato.

Contemporaneamente il resto della mano avvolge la palla e gli arti superiori, distendendosi, danno, al rilascio del pallone, la forza desiderata. Se si vuole rendere il gioco più veloce abbassando la traiettoria del palleggio, è necessario ruotare i polsi dall'interno verso l'esterno: maggiore è la rotazione e la velocità di tale azione, minore sarà l'altezza raggiunta dalla palla.

 
Bagher in ricezione

L'importanza di questo fondamentale è al giorno d'oggi decisiva ai fini del risultato di un incontro, in quanto costituisce sempre il primo (a volte anche il secondo) tocco di ogni azione. Da qualche anno a questa parte, essendo stato abolito il fallo di doppia o trattenuta sul primo tocco di palla (se la palla non finisce nel campo avversario dopo tale colpo), anche il palleggio viene usato per appoggiare la palla all'alzatore su una battuta non troppo violenta o su una schiacciata debole. Tuttavia, in Italia le regole di gioco della pallavolo ed altre spiegazioni inerenti all'applicazione delle stesse sono pubblicate sul sito Internet della Federazione Italiana Pallavolo https://www.federvolley.it. La tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone a braccia unite. Non lo si può, invece, respingere con un solo braccio. A seconda delle varie direzioni in cui si muovono le braccia si avrà il bagher in avanti o quello laterale. Il bagher in avanti (o frontale) è quello più utilizzato: è il passaggio con le braccia che invia la palla davanti al corpo. L'uso del bagher è legato alla ricezione della battuta, alla difesa e alle alzate di palle basse o scomode.

Tipologie di tiro

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Schiacciata

Nel gioco della pallavolo, quando ci si riferisce all'attacco, si parla di colpi, in quanto ci si serve di quattro tecniche fondamentali: pallonetto, schiacciata e smorzata (o piazzata).

  • Pallonetto. Per pallonetto si intende un qualsiasi colpo ad una (pallonetto vero e proprio effettuato ad una mano) o due mani (pallonetto a due mani) che sorprende l'avversario passando sopra o lateralmente al muro. Rappresenta una delle varianti ai colpi forti d'attacco nel caso di giocatori esperti, mentre costituisce la principale arma d'attacco nel minivolley.
  • Schiacciata. È il colpo o lo "schiaffo" che si dà alla palla, con una sola mano, cercando generalmente di colpire il più forte possibile affinché l'avversario non riesca a giocarla. Condizione necessaria perché una schiacciata risulti efficace, è l'esecuzione della stessa in salto, in modo da colpire la palla quando si trova più alta del piano superiore della rete. Si può saltare dal posto o con la rincorsa. Una volta effettuato lo stacco si cerca di sfruttare al massimo l'elevazione per colpire il più in alto possibile la palla onde evitare le mani del muro.
  • Smorzata. È il colpo che smorza il rimbalzo della palla provocando un volo cortissimo e una veloce ricaduta al suolo. Viene utilizzata per sorprendere un difensore distante dalla rete preparato a ricevere un attacco forte.
  • Blockout (mani e fuori). È il colpo che si dà alla palla con l'intento di colpire le mani del muro avversario, nella parte esterna, imprimendo alla palla una rotazione a uscire. Un'altra tecnica di blockout si può effettuare schiacciando in direzione diagonale, colpendo le mani a muro del giocatore centrale che deve raddoppiare il muro se questo è in ritardo (ad esempio, su un'alzata tesa alla banda).
 
Muro a 3

Si chiama "muro" la parete formata dagli arti superiori che uno o più giocatori di prima linea possono innalzare oltre la rete al fine di arrestare il colpo avversario. Al muro è concesso di toccare la palla, oltrepassando l'asse verticale della rete..... (quando la palla si trova ancora nel campo avversario) dopo che sono stati effettuati i tre tocchi da parte della squadra avversaria.


Se la palla viene toccata quando si trova nel campo avversario e non sono stati ancora effettuati i tre tocchi si parlerà di invasione aerea. Il muro rappresenta, agli effetti del gioco, uno dei fondamentali più importanti in quanto dà la possibilità, alla squadra che ha eseguito il servizio, di guadagnare il punto senza attaccare. L'azione del muro, però, è una delle più difficili, in quanto per riuscire bene occorre concentrazione massima, freddezza e una rapidità eccezionale. La difficoltà maggiore sta nel saper attendere e saltare al momento opportuno e di rimanere molto rigidi, al fine di orientare positivamente le mani davanti al colpo avversario.

Servizio

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Servizio

Il servizio si può definire anche battuta, è il colpo che un giocatore esegue per iniziare un'azione di gioco. Si può considerare il primo fondamentale d'attacco, e se ben eseguito può influenzare la costruzione del gioco della squadra avversaria. la palla può toccare la rete e puoi fare punto anche dopo che quella è già caduta

Il giocatore di zona uno, si reca nella zona di servizio e colpendo la palla nettamente con la mano la invia nel campo avversario. La caratteristica della battuta rispetto agli altri colpi che si eseguono nel gioco della pallavolo è di tipo temporale: è l'unico gesto che si esegue senza "fretta" infatti è il giocatore a decidere in 8 secondi, dopo il fischio dell'arbitro, quando eseguirlo. Il giocatore ha a disposizione un solo tentativo per eseguire il servizio.

Di seguito andiamo ad analizzare i vari tipi di battuta, la loro didattica, e la tattica da applicare a seconda della situazione della partita.

È possibile classificare la battuta in base a:

  • Il movimento del braccio: che può essere dal basso, laterale o dall'alto;
  • La posizione del corpo: rispetto alla rete nell'attimo in cui si colpisce la palla, che può essere frontale o laterale
  • Il tipo di traiettoria: che può essere flottante (floating) o con rotazione della palla (vari tipi di spin);
  • Il dinamismo del corpo: durante l'esecuzione del servizio da terra o in salto.

Il servizio dal basso

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Il servizio dal basso (obbligatorio fino alla categoria U14) permette una messa gioco della palla non difficoltosa e di facile apprendimento; ma non avendo delle caratteristiche spiccatamente offensive, va abbandonata non appena si è in grado di eseguire altre più insidiose. La posizione di partenza corretta è:

  • Fronte alla direzione del lancio
  • Busto leggermente inclinato in avanti
  • Peso del corpo sulla gamba avanzata (quella opposta al braccio che colpisce la palla)
  • Gambe comodamente divaricate
  • Pallone sostenuto con la mano che non batte

Questo tipo di servizio viene eseguito partendo con il piede sinistro avanti e quello destro dietro (per i mancini sarà l'opposto), la palla tenuta dalla mano sinistra è davanti alla spalla destra. Si esegue la battuta staccando la palla dalla mano sinistra di poco. Si colpisce velocemente la sfera con il palmo della mano destra tenuta a cucchiaio rivolta verso l'alto e con il braccio completamente disteso dopo aver compiuto un movimento pendolare per dietro-basso-avanti-alto. Se la palla è colpita nella parte inferiore, questa avrà una traiettoria alta tipo parabola, se colpita nella parte posteriore, avrà una traiettoria più tesa e radente alla rete.

Servizio dall'alto (con rotazione di palla)

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Questo tipo di servizio ha un effetto penetrante, la palla esce molto veloce e, a seconda di come viene colpita, permette un'altissima precisione di zona, la traiettoria è maggiormente identificabile rispetto alla battuta flottante, perché mantiene una linea ben definita. Quindi, con sistemi di ricezione non perfetti, può essere efficace; al contrario con ricettori capaci, permette una relativamente facile costruzione del gioco avversario. Distinguiamo due tipi di battute con rotazione: quella eseguita con i piedi a terra, e quella molto più potente che sfrutta l'elevazione dei giocatori cioè il salto. Il servizio in salto ha vantaggi considerevoli rispetto alla battuta a terra, ad esempio in quanto il campo avversario su cui indirizzare il pallone aumenta di superficie, il colpo si può forzare di più. Da qui la difficoltà maggiore degli avversari di coprire con efficacia tutto il campo.

Servizio dall'alto con rotazione di palla in salto

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Le fasi della battuta in salto sono:

1. Posizionamento del giocatore in zona di battuta a fondo campo sulla sua "piastrella" (punto preciso dal quale sa di poter esprimere al meglio la sua azione)

2. Preparazione al lancio: palla sulla mano che effettuerà il colpo, con braccio avanti semi-teso - Gamba destra avanti (bilanciamento "omologo")

3. Lancio alto della palla - (Strettamente correlato al tipo di esecuzione ed alle proprie capacità tecnico-condizionali)

4. La rincorsa inizia col piede sx, dx e poi sx in rapida successione (simile all'azione per l'attacco)

5. Lo stacco da terra eseguito in coordinazione con le braccia che si oscillano per dietro-basso-avanti-alto

6. Un leggero inarcamento dorsale con braccio sx che continua a salire a quasi completa distensione della spalla che è più avanti di quella dx; braccio dx con gomito sopra e dietro alla stessa.

L'esecuzione del colpo deve avvenire all'altezza massima di elevazione:

  1. Il braccio sx flesso davanti al busto
  2. La spalla dx più alta della spalla sx
  3. Il braccio dx disteso che colpisce la palla direttamente sopra la spalla del braccio che attacca
  4. Il palmo e le dita avvolgono la metà superiore della palla imprimendolo una rotazione con forte movimento di polso e contrazione del busto
  5. Ricaduta in campo ammortizzando con gli arti inferiori