L'Epitelio di Rivestimento

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L'Epitelio di Rivestimento è un tipo di tessuto epiteliale che riveste tutta la superficie esterna e gli organi del corpo umano. È formato da lamine epiteliali (cellule tutte uguali, poste molto ravvicinate fra loro e con pochissima matrice extracellulare).

lezione
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L'Epitelio di Rivestimento
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Istologia
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%
Disegno rappresentante i diversi tipi di epitelio.

Gli epiteli di rivestimento in base ad un numero di cellule si dividono in:

  • epitelio semplice o monostratificato, costituito da un solo strato di cellule;
  • epitelio composto o pluristratificato, costituito da più cellule;
  • epitelio pseudostratificato, costituito da un solo strato di cellule che hanno i nuclei disposti a varie altezze in modo da simulare più strati cellulari.
  • epitelio particolarmente differenziato, costituito da formazioni di tessuto che hanno subito modificazioni particolari finalizzate a funzioni altamente specifiche, per esempio l'unghia, il pelo, il cristallino, il dente.

Svolge le seguenti funzioni:

  • riveste la superficie esterna e le cavità interne del corpo;
  • protegge i tessuti sottostanti da danni meccanici, fisici, chimici e dalla invasione microbica;
  • riduce le perdite d'acqua;
  • mette l'organismo in rapporto con l'ambiente circostante permettendo scambi metabolici (secrezione, escrezione, assorbimento), scambi gassosi e la ricezione degli staminali.

I vasi non arrivano fino all'epitelio e di conseguenza questo si nutre per diffusione grazie alle creste epiteliali che si innestano nel connettivo sottostante. Le cellule dell'epitelio, quindi, non sono vascolarizzate, ma sono invece innervate.

Classificazione morfologica degli epiteli

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Morfologicamente le cellule del tessuto epiteliale possono avere diverse forme e, in base a queste, è possibile distinguere gli epiteli in:

  • Pavimentosi (con cellule scarsamente espresse in altezza)
  • Cubici o isoprismatici (con cellule espresse in modo uguale rispetto alle tre dimensioni spaziali)
  • Cilindrici o batiprismatici o colonnari (con cellule espresse soprattutto in altezza).

Se le cellule epiteliali sono organizzate su un solo piano si parla di epitelio monostratificato o semplice, altrimenti si è in presenza di un epitelio pluristratificato.

Epitelio semplice o monostratificato

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L'Epitelio semplice o monostratificato si distingue in Epitelio pavimentoso semplice, epitelio cubico semplice e epitelio cilindrico semplice.

Epitelio pavimentoso semplice

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L'epitelio pavimentoso semplice è costituito da un unico strato di cellule piatte, questo tipo di epitelio si ritrova negli alveoli polmonari, in alcune porzioni dei reni, in particolare nella capsula di Bowman, nell'orecchio e va a formare le sierose della pleura e del pericardio. Costituisce infine le pareti dei vasi sanguigni, fungendo anche da regolatore della permeabilità vascolare. Si può vedere molto bene con la colorazione all'argento, assomiglia a un pavimento piastrellato dove si notano una serie di apparati di giunzione (giunzioni occludenti e giunzioni aderenti e macule). L'epitelio pavimentoso semplice è uno dei pochi tipi di epitelio che può originarsi da tutti i tipi di foglietti embrionali(endoderma, mesoderma, mesenchima, ectoderma). Possiamo trovare l'epitelio pavimentoso semplice:

  • Nelle membrane sierose che rivestono le cavità interne del corpo (pleurica, pericardica, peritoneale) e in questo caso l'epitelio prende il nome di mesotelio perché le sue cellule derivano dal mesoderma laterale. Nelle cavità corporee ci sono due foglietti di mesotelio, uno addossato alla parete corporea e uno addossato alla parete delle viscere che scorrono l'uno sulla'altro grazie alla presenza di un liquido interno; questo è importantissimo per esempio nella contrazione ed espansione dei polmoni durante la respirazione.
  • Negli alveoli polmonari dove c'è un altro tipo di epitelio pavimentoso semplice, questa volta di origine endodermica. Gli alveoli sono sacchetti che si dilatano nell'espirazione e si contraggono nell'espirazione e per fare questo le loro pareti sono composte da fibre di materiale elastico Gli alveoli si presentano come una sorta di rete; lo strato semplice permette un facile scambio tra l'epitelio degli alveoli e i capillari che si trovano nel supporto di tessuto connettivo.
  • A livello dei reni, nella Capsula di Bowman, una coppa fornita di un sistema di tubuli, e in questo caso si origina dal mesoderma intermedio.
  • Nella parete di tutti i vasi sanguigni, in questo caso prendendo il nome di endotelio. In questo caso l'epitelio deriva dal mesenchima, come anche tutte le restanti strutture dei vasi sanguigni. L'endotelio svolge la funzione di scambio di materiali anche in maniera maggiore rispetto agli altri epiteli pavimentosi; i vasi sanguigni dell'endotelio fenestrato presentano buchi, fenestrature che permettono un passaggio massiccio di sostanze (questo tipo di endotelio non è presente ovunque, per esempio i vasi sanguigni del sistema nervoso sono tutti a parete continua e controllano molto bene il passaggio delle sostanze). Attraverso la parete dell'endotelio può avvenire anche il fenomeno della transcitosi: la cellula endoteliale assume per endocitosi del materiale da una parte, lo trasporta al proprio interno grazie a delle vescicole e lo riversa all'interno del vaso sanguigno per esocitosi.

Epitelio cubico semplice

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Epitelio cubico semplice

Detto anche epitelio isoprismatico è costituito da un unico strato di cellule cuboidali. Questo tipo di epitelio è presente sulla superficie dell'ovaio (dove impropriamente è detto "epitelio germinativo"), nella tiroide, nei condotti escretori di molte ghiandole, in corrispondenza dei plessi corioidei, sulla superficie profonda della capsula del cristallino e nella retina come "epitelio pigmentato". Esistono forme di transizione tra l'epitelio cubico e quello cilindrico, questi due tipi di epitelio rappresentano spesso anche solo momenti funzionali diversi di uno stesso tessuto e possono rapidamente convertirsi l'uno nell'altro.

Epitelio cilindrico semplice

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Epitelio cilindrico semplice, presentante il caratteristico orletto a spazzola (sezione di intestino)

L'epitelio cilindrico (o batiprismatico o colonnare) semplice, costituito da un unico strato di cellule di aspetto cilindrico, può essere suddiviso in due tipi differenti: l'epitelio cilindrico ciliato, munito di ciglia, e quello non ciliato.

  • L'epitelio cilindrico semplice non ciliato si ritrova principalmente nell'intestino, dove svolge la funzione di assorbire le sostanze nutritive assimilate tramite la digestione. Prive di ciglia, le cellule che lo compongono, chiamate anche enterociti, presentano sul versante apicale invaginazioni ed estroflessioni digitiformi, chiamate microvilli, che aumentano enormemente la superficie cellulare atta all'assorbimento.
  • L'epitelio cilindrico semplice ciliato è presente invece nella mucose dell'ovidotto, ed ha la funzione di spingere l'ovulo, tramite le ciglia, per i condotti dell'utero durante l'ovulazione.

Epitelio composto o pluristratificato

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L'Epitelio composto o pluristratificato si divide in epitelio pavimentoso pluristratificato e epitelio cilindrico pluristratificato.

Epitelio pavimentoso pluristratificato

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Epitelio pavimentoso stratificato: schema degli strati dell'epidermide

L'epitelio pavimentoso pluristratificato è costituito da cellule appiattite disposte in più strati. Può presentarsi in due tipologie: cheratinizzato o non cheratinizzato.

  • Il tessuto pavimentoso pluristratificato non cheratinizzato è presente nel rivestimento interno della bocca, nella cornea, nella vagina,nell'esofago e nell'epiglottide (che fa parte delle cartilagini laringee).
  • Il tessuto pavimentoso pluristratificato cheratinizzato costituisce, invece, l'epidermide.

Epitelio cilindrico pluristratificato

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L'epitelio cilindrico (o batiprismatico o colonnare) pluristratificato è costituito da cellule cilindriche (molto più raramente cubiche) disposte su più strati; è localizzato principalmente nei rivestimenti della laringe e della faringe.

Epitelio pseudostratificato

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Epitelio pseudostratificato: sezione di trachea di mammifero

L'epitelio pseudostratificato è in realtà formato da un unico strato, come l'epitelio semplice; tuttavia essendo le cellule disposte in modo non ordinato, i nuclei si trovano ad altezze diverse e pertanto danno l'impressione di essere posti in più strati quando invece si tratta di uno strato solo, come nelle vie respiratorie o nella trachea. Le sue cellule possono essere o appiattite (pavimentoso) o cubiche (cubico)

Epitelio di transizione

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Epitelio di transizione: sezione di vescica

L'epitelio di transizione, un tipo particolare di epitelio, riveste fondamentalmente l'interno dell'uretere e della vescica dei mammiferi; è costuituito da cellule capaci di scivolare le une sulle altre, permettendo la contrazione o il rilassamento dell'organo. La loro disposizione è perciò variabile: presentano un unico -comunque pochi- strati quando il condotto è disteso, e molti strati quando è rilassato.

Epitelio specializzato

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L'Epitelio specializzato può essere:

  • della superficie apicale:
    • Microvilli: estroflessioni della membrana plasmatica sostenute da un citoscheletro (asse del villo) costituito da microfilamenti di actina. C'è una rete terminale in cui si addensa i filamenti di actina
    • Ciglia (pseudostratificato per le vie traspiratorie)
    • Stereociglia (apparato genitale maschile)
  • della superficie laterale:
    • Giunzioni:
      • Occludenti: funzione meccanica e di impermeabilizzazione variabile a seconda del tessuto in funzione del numero di filamenti proteici (vanno da una membrana plasmatici all'altra) che possono determinare l'impermeabilità Assoluta (es. barriera emato-encefalica) o lasciar passare le macromolecole (epi. Intestinale). L'impermeabilità polare è data dalla differenziazione proteica della membrana fosfolipidica; determina la polarità cellulare impedendo la migrazione delle proteine transmembrana apicali verso la zona baso-laterale; inoltre impediscono il movimento alle glicoproteine intrappolate con trame.
      • Desmosoma macula aderente: ha funzione meccanica, non permette il passaggio di nutrimenti, ha una funzione di ancoraggio tra cell-cell oppure tra cell-membrana basale (emidesmosoma). È una giunzione ancorante localizzata a bottoni su cui convergono filamenti intermedi di cheratina (tonofilamenti) o desmina che sono costituite da proteine transmembrana della famiglia delle laderine (desmocolline) connesse ai filamenti intermedi da proteine di placoglobina (disco). o Le zonule aderenti si trovano intorno al perimetro cellulare. È molto simile alla macula aderenti ma con la differenza che si trovano su tutta la cellula in genere sotto la zonula occludente (hanno le caderine e i microfilamenti di actina uniti attraverso proteine come vinculina e alfa actina. o comunicanti (gap): nelle giunzioni gap le cel. si trovano a 2 nm di distanza, hanno forma a bottone in cui ci sono molte connessioni. Ogni connessione è costituita da 6 sub-anulari connessi dalla proteina connessina e nel mezzo di questi anelli vi è un tubo del diametro di 2 nm che permette il passaggio secondo la grandezza. Le variazioni di ph o Ca++ permettono l'apertura o la chiusura del canale.

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