Documentare le attività a scuola

A scuola si creano molti contenuti di diverso genere che finiscono per essere usati e buttati. In queste pagine cercheremo di vedere in quale modo documentare e diffondere i materiali e le esperienze prodotte durante le attività scolastiche.

laboratorio
laboratorio
Documentare le attività a scuola
Tipo di risorsa Tipo: laboratorio
Materia di appartenenza Materia: Didattica generale

Queste informazioni si rivolgono soprattutto agli insegnanti della scuola dell'infanzia in modo da fornire semplici strumenti d'uso e buone pratiche di raccolta e produzione di materiale documentale audio e video.

Per la creazione di video è utile usare immagini e audio creati in proprio, ma è necessario fare uso anche di materiale reperibile in rete. per questo sono importanti due aspetti: la privacy e il diritto d'autore.

Privacy

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Nel trattare materiale autoprodotto, visto che viene documentato il lavoro scolastico, è necessario acquisire la liberatoria per l'uso di immagini che riproducono minori e audio con le loro voci. Un buon metodo di lavoro è quello di cercare di riprodurre mani che lavorano, bambini presi di spalle, lavori realizzati dagli alunni evitando il più possibile di ritrarre bambini presi in primo piano.

Se il materiale prodotto contiene soggetti riconoscibili è un buon metodo quello di oscurare il viso dei bambini modificando le immagini con un programma di foto ritocco[1].

Diritto d'autore

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Ogni produzione presente in rete è coperta dal diritto dell'autore dell'opera. Una licenza che permette di riutilizzare il materiale che viene prodotto è la licenza Creative Commons. Per maggiori informazioni il riferimento è il sito Creative Commons

Immagini liberamente utilizzabili

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In rete esistono molti siti in cui sono pubblicate immagini, sia fotografie che disegni, che hanno una licenza che permette il riutilizzo. Qui di seguito trovate un elenco di luoghi dove trovare soprattutto fotografie. In ogni portale e per ogni immagine è necessario verificare la tipologia di licenza con cui sono rilasciate e che possono variare pur all'interno dello stesso ambiente.

In questi siti invece si possono trovare disegni o immagini graficamente molto chiare e autoesplicative, legate soprattutto al mondo della comunicazione aumentativa alternativa:

  • Storyweaver un sito indiano per consultare storie illustrate. Può essere utilizzato anche per la produzione.
  • Soyvisual
  • Arasaac il portale con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa

Nell'elenco qui sotto invece si trovano siti dove trovare icone e immagini stilizzate.

  • Undraw permette di scaricare immagini stilizzate in cui si può personalizzare il colore dominante
  • The noun project un portale dove trovare icone
  • The noun project le icone con licenza libera disponibili nel portale Commons Wikimedia

Tracce audio

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Il commento audio ad una videoclip può essere autoprodotto, oppure è possibile utilizzare tracce che permettono di dare uno sfondo sonoro al nostro lavoro.

Come per le immagini bisogna tenere in considerazione l'aspetto dei diritti di utilizzo: spesso la musica o la canzone che sentiamo di più nei vari canali o su youtube sono coperte da diritti d'autore che non ne permettono l'utilizzo. Esistono però depositi di materiale audio rilasciato con una licenza che permette l'utilizzo per esempio per la creazione di un video. Non saranno brani famosi ma possono essere usati con tranquillità.

Un grande deposito è youtube stesso. Entrando nella funzione Studio è possibile accedere alla raccolta audio dove si trovano circa un migliaio di brani musicali che possono essere scaricati e utilizzati.

Di seguito un elenco di altri siti dove poter trovare musica con licenza creative commons:

Spesso per accompagnare i video possono essere utili dei suoni d'ambiente: registrazioni di situazioni o di rumori e suoni reali. Qui di seguito un elenco di siti in cui trovare del materiale:

  • Freesound Sono presenti molti suoni sia registrati dal vivo che creati artificialmente. Per il download è necessaria la registrazione.
  • La sonotheque banca dati di registrazioni ambientali. Il sito è in francese e tutto il materiale è pubblicato con licenza Creative Commons 0.

Raccogliere il materiale

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Una parte importante è quella di raccolta del materiale che poi utilizzeremo per costruire il video-racconto che documenta l'attività o il percorso didattico. Le immagini e i video che vengono creati con gli smartphone permettono di avere a disposizione moltissimo materiale a cui attingere. Sconsiglio l'utilizzo di programmi di messaggistica per la condivisione di file (come per esempio WhatsApp) perchè ciò che viene inviato con questi strumenti subisce una compressione di qualità considerevole: un'immagine può essere ridotta anche di 10 volte rispetto alla qualità originale. Per questo il materiale che riceviamo diventa poco utilizzabile perchè con una risoluzione molto bassa.

Se i file da inviare sono di un peso considerevole, come per esempio tante fotografie ad alta risoluzione o più video, non è possibile utilizzare la mail. Con gli strumenti attualmente in uso una fotografia può tranquillamente pesare qualche Megabyte. Allo stesso modo i video di qualche minuto possono essere altrettanto pesanti.

Per questo è meglio prediligere altri strumenti che permettono il caricamento in uno spazio web del materiale. In questo modo chi deve ricevere le foto e le immagini dovrà andare all'indirizzo web indicato e scaricare il materiale occorrente.

Esistono diverse soluzioni che permettono la memorizzazione di materiale digitale, di seguito alcuni esempi

Drive di Google

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Google Drive (2020)

Google tra i vari servizi mette a disposizione degli utenti lo strumento Drive. Con questo strumento è possibile creare una cartella in cui memorizzare il materiale che viene man mano raccolto e che serve per la produzione del documento video: tracce audio, fotografie di esperienze, fotografie di lavori dei bambini, video. Se opportunamente configurata la cartella può essere resa modificabile da altri utenti che possono quindi a loro volta caricare il materiale. Per fare questo agli utenti da coinvolgere deve essere assegnato il ruolo di editor.

Negli smartphone con il sistema operativo Android, che molto probabilmente hanno un'utenza Google memorizzata, il servizio Drive è già installato tra le varie applicazioni. Lo spazio a disposizione è di 15 Gb e può essere ampliato effettuando un abbonamento.

Le mail, gli allegati, le fotografie e video occupano spazio, per questo è presente una sezione apposita che permette di controllare la situazione e quindi di poter gestire i documenti memorizzati.

Nextcloud

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Nextcloud è un programma web che permette di creare uno spazio on-line con diverse funzionalità, tra cui la memorizzazione di file. Diversamente da Google Drive è una soluzione che può essere installata in diversi luoghi nel web e, a secondo delle diverse caratteristiche del servizio, sarà diversa la disponibilità di spazio a disposizione.[2]

 
La schermata dei file in nextcloud


Mega.io

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Mega.io è un servizio di cloud che offre con il piano gratuito fino a 20 Gb

Gli strumenti

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Per trattare in modo adeguato il materiale audio e video è opportuno dotarsi di software specifici utili per la manipolazione e la gestione di file di questo tipo.

 
Schermata di Audacity

Il programma principale per manipolare file audio è Audacity, un software multipiattaforma che permette di registrare, modificare, combinare le diverse tracce audio.

Per completare l'installazione è necessario installare le librerie LAME[3] che permettono di trattare tutti i più comuni formati di file.

OpenShot

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Schermata di OpenShot Video Editor v2.0.6

Ci sono numerosi software che permettono di creare tracce video. Tra quelli disponibili liberamente e multipiattaforma (si può installare ed utilizzare in ambiente Windows, MacOs e Linux) segnaliamo OpenShot

Kdenlive

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Schermata di Kdenlive versione 17.12.3

Un altro programma di modifica e creazione di video è Kdenlive. Anch'esso è multipiattaforma e utile per gestire in modo molto approfondito il trattamento dei file video.

Diffusione del video

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Una volta che il video è stato preparato si apre il problema della sua diffusione: come fare per diffonderlo e inviarlo alle famiglie? Esistono varie soluzioni che vanno di volta in volta valutate in base alla finalità e alle caratteristiche dei destinatari. La soluzione migliore è sicuramente quella di mettere il video in un ambiente on-line in modo che possa essere raggiunto sempre a condizione di avere il link.

Ci sono piattaforme pensate proprio per la condivisione di video. La più conosciuta è Youtube ma esistono altre alternative, ad esempio Vimeo o Peertube. Oppure è possibile caricare il video in un ambiente di memorizzazione come per esempio Drive, OneDrive o Nextcloud.

  1. Un programma utile per il ritocco delle immagini è Gimp
  2. un elenco di istanze di nextcloud offerte da diverse associazioni no-profit francesi
  3. Il sito del progetto LAME

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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