Differenziale di riconoscimento nella scoperta sonar
Nelle operazioni di ricerca dei bersagli con il sonar, il più delle volte, le tracce dei segnali [1] sullo schermo video si confondono con le tracce dei disturbi dovuti al rumore del mare.
In tali condizioni la scoperta dei bersagli non è una cosa certa ma dipende da variabili di carattere probabilistico; in una percentuale x del tempo d'osservazione le tracce dei bersagli saranno visibili, in altra percentuale y del tempo saranno valutate erroneamente come segnali la tracce provocata dal rumore.
La probabilità di scoperta sonar è legata a coppie di variabili probabilistiche [N 1] e [N 2] [2]. e al tempo d’osservazione che l’operatore pone nella conduzione del processo di rivelazione.
Nel loro insieme le due variabili caratterizzano la capacità del ricevitore, indicata come differenziale di riconoscimento e soglia del sonar durante le delicate fasi di ricerca dei bersagli.
Le variabili entrano in gioco nei ricevitori sonar dotati di processori in correlazione[3] nelle fasi di contatto con un bersaglio quando il rumore ambiente è sensibile.
Definizioni dei termini
modificaDifferenziale di riconoscimento
modificaIl differenziale di riconoscimento ( ) espresso in , è il minimo rapporto [N 3] all'ingresso del correlatore con il quale un sonar può rivelare la presenza del bersaglio mascherato dal rumore.
Secondo le convenzioni [N 4] il differenziale di riconoscimento che caratterizza un rivelatore è il minimo valore per il quale si abbia:
Probabilità di falso allarme
Probabilità di rivelazione
sono legate tra loro tramite un parametro, indicato con la lettera , attraverso l'insieme di curve nominate ROC.[N 5]; a sua volta è funzione di [N 6]
Parametro ROC
modificaL'andamento del parametro ROC espresso con la lettera , come funzione del rapporto [N 7] , ad esempio per le variabili e , è tracciabile in coordinate lineari logaritmiche come in figura:
Le ascisse in scala lineare si possono estendere per un campo di variabilità di tra a .
Le ordinate in scala logaritmica a tre decadi si possono estendere da a .
Variando tra e il valore della funzione varia da un minimo di ad un massimo di ; ad ogni possibile valore del sono associabili, secondo le curve ROC, innumerevoli coppie di e
Soglia
modificaLa soglia è il mezzo, hardware o software, tramite il quale l'operatore al sonar può decidere il livello oltre il quale i segnali e/o i rumori all'uscita del sistema di rivelazione possano essere elaborati o visualizzati per la loro analisi e le decisioni conseguenti.
Regolando la soglia del sonar, per fissare quale percentuale di falsi allarmi sia accettabile per una ricerca ottimale del bersaglio nel momento contingente, ne consegue che, in base alla banda dei segnali d'ingresso ed al tempo d'osservazione , venga determinata automaticamente la percentuale di probabilità di rivelazione del bersaglio
Dinamiche del differenziale e della soglia
modificaIn fase di elaborazione dei segnali ricevuti dal sonar emerge sempre il conflitto tra ampiezza dei segnali e i livelli dei rumori, dal rapporto , misurato all'ingresso del rivelatore, dipende la probabilità di scoprire il segnale in presenza del rumore . [N 8]
Il differenziale di riconoscimento , espresso in , è il minimo rapporto con il quale è possibile rivelare la presenza del bersaglio mascherato dal rumore secondo criteri di probabilità, definiti da terne di variabili, comprendenti stesso.
Formula di calcolo per una terna
modificaLa formula di calcolo che lega , (espresso in decibel), a , per l'algoritmo relativo ad un sistema di rivelazione in correlazione è riportata:
1) [4]
dove:
Hz, larghezza di banda dei segnali e rumori all'ingresso del correlatore
s, tempo d'integrazione post correlazione
parametro funzione di secondo le curve ROC [5].
Il computo del parametro in funzione di può essere sviluppato, quando necessario, secondo l'espressione:
2)
dove :
3)
nella quale:
Hz, larghezza di banda dei segnali e rumori all'ingresso del correlatore
s, tempo d'integrazione post correlazione
Esempio di calcolo
modificaCon gli algoritmi riportati nella sezione precedente si possono valutare, ad esempio, quale probabilità di rivelazione si hanno assumendo i seguenti valori di base:
.
si computa la 2):
-calcolo di secondo la 3):
determinazione di con l'ausilio delle curve ROC di figura:
-si tracia la retta di ascissa ad intercettare la retta
-dal punto d'incontro delle due curve si individua l'ordinata che risolve il problema.
note
modifica- Annotazioni
- ↑ Con la sigla Priv. s'indica la percentuale di probabilità di rivelare il bersaglio con il sonar
- ↑ Con la sigla Pfa. s'indica la percentuale di probabilità di avere un segnale di falso allarme invece del bersaglio.
- ↑ ampiezza del segnale; ampiezza del disturbo
- ↑ nel 1960
- ↑ (Receiver Operating Characteristic
- ↑ è il rapporto tra il segnale e il rumore espresso in decibel.
- ↑ In tutti i calcoli a seguire il rapporto è espresso in
- ↑ Il segnale S può essere generato da un bersaglio, il rumore N dallo stato del mare.
- Fonti
- ↑ G. Pazienza, pp. 502 - 505.
- ↑ Urick, pp. 377 - 403.
- ↑ C. Del turco, pp. 116 - 130.
- ↑ Urick, p. 397.
- ↑ C. Del turco, pp. 168.
Bibliografia
modifica- Giuseppe Pazienza, Fondamenti della localizzazione marina, La Spezia, Studio grafico Restani, 1970, pp. 394 – 460.
- Robert J. Urick, Principles of underwater sound , Mc Graw – Hill|edizione=3ª, 1968
- C. Del Turco, La correlazione, Tip. Moderna La Spezia, 1992.
Collegamenti esterni
modificaTesto tecnico sulla Correlazione