Caratteristiche d'ingresso, d'uscita e dinamica di un microamplificatore

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Caratteristiche d'ingresso, d'uscita e dinamica di un microamplificatore
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: I circuiti integrati analogici
Avanzamento Avanzamento: lezione completa al 100%

La resistenza d’ingresso dei microamplificatori

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La resistenza [1]   d’ingresso di un microamplificatore sul terminale (+i) è subordinata al guadagno libero   ed alla rete di controreazione e, ovviamente, dalla resistenza di chiusura dell’ingresso (+i) verso massa.

I valori minimi di   forniti dal costruttore, si riferiscono al circuito integrato privo di rete di controreazione, con il minimo valore del guadagno libero   così come mostrato in figura 1


 
figura 1


L’espressione che consente il calcolo della resistenza d’ingresso   in presenza dell’anello di controreazione, vedi figura 2, con la momentanea esclusione dal calcolo di  , è data da:

 
figura 2

 

dove  

Dalla formula si comprende come il valore della resistenza d’ingresso   dipenda in proporzione diretta dai valori di   ed in proporzione inversa da  

Ciò significa che:

tanto è maggiore il tasso di controreazione (valori di   piccoli), cioè la quantità di tensione retrocessa dall’uscita verso l’ingresso –i, tanto è maggiore il valore di  

tanto è minore il tasso di controreazione (valori di   elevati), cioè la quantità di tensione retrocessa dall’uscita verso l’ingresso –i, tanto è minore il valore di   Due esempi sono necessari per chiarire le idee:

Primo esempio per  

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Sia da calcolare la resistenza d’ingresso   di un microamplificatore, collegato secondo il circuito di figura 2, utilizzando i seguenti dati:

Parametri forniti dal costruttore

 

  minima =  

Parametri impostati per il progetto

 

 

 


Calcolo del guadagno  

 

Calcolo di  

Nel calcolo di   si trascura, momentaneamente, la presenza di   e quindi:

 

Calcolo di   con la presenza di  

La resistenza   effettiva deve tener conto di   che si trova tra +i e massa quindi:

  effettiva =  

Secondo esempio di confronto per  

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Sia da calcolare la resistenza d’ingresso   di un microamplificatore, collegato secondo il circuito di figura 2, utilizzando i seguenti dati:

Parametri forniti dal costruttore

 

  minima =  

Parametri impostati per il progetto

 

 

 


Calcolo del guadagno  

 


Calcolo di  

Nel calcolo di   si trascura, momentaneamente, la presenza di  e quindi:

 

Calcolo di   con la presenza di  

La resistenza   effettiva deve tener conto di   che si trova tra +i e massa quindi:

  effettiva =  

Un confronto tra i valori di   calcolati nei due esempi conforta l’assunto:

Per   la   effettiva assume il valore  

Per   la   effettiva assume il valore  

Quindi   s’incrementa con l’aumentare del tasso di controreazione, ovvero si riduce con l’aumentare di  .

La resistenza d’uscita dei microamplificatori

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La resistenza   d’uscita di un microamplificatore sul terminale (u) è subordinata al guadagno libero   e dalla rete di controreazione e, ovviamente, dalla resistenza   dell’uscita (u).

I valori minimi di   forniti dal costruttore, si riferiscono al circuito integrato privo di rete di controreazione, con il minimo valore del guadagno libero A, così come mostrato in figura 3:

 
figura 3

L’espressione che consente il calcolo della resistenza d’uscita Ru in presenza dell’anello di controreazione è data da:

 

dove  

questa espressione fa riferimento al circuito integrato riportato in figura 4

 
figura 4


Dalla formula si comprende come il valore della resistenza d’uscita   dipenda in proporzione inversa dal valore di   ed in proporzione diretta da   e da  . Ciò significa che:

Tanto è maggiore il tasso di controreazione (valori di   piccoli), cioè la quantità di tensione retrocessa dall’uscita verso l’ingresso –i, tanto è minore il valore di  

Tanto è minore il tasso di controreazione (valori di   elevati), cioè la quantità di tensione retrocessa dall’uscita verso l’ingresso –i, tanto è maggiore il valore di .


Primo esempio per  

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Sia da calcolare la resistenza d’uscita   di un microamplificatore, collegato secondo il circuito di figura 4 utilizzando i seguenti dati:

Parametri forniti dal costruttore

 

  minima =  

Parametri impostati per il progetto

 

 

Calcolo del guadagno  

 

Calcolo di  

 

Secondo esempio per  

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Sia da calcolare la resistenza d’uscita Ru di un microamplificatore, collegato secondo il circuito di figura 4 utilizzando i seguenti dati:

Parametri forniti dal costruttore

    minima =  

Parametri impostati per il progetto

 

 

Calcolo del guadagno  

 

Calcolo di  

 

Un confronto tra i valori di   calcolati nei due esempi conforta l’assunto:

Per   la   assume il valore  

Per   la   assume il valore  

Quindi   s’incrementa con il diminuire del tasso di controreazione, ovvero si riduce con il diminuire di  

La dinamica d’uscita dei microamplificatori

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La dinamica d’uscita dei microamplificatori è legata, così come per i transistori, alla tensione d’alimentazione; la differenza fondamentale tra i primi ed i secondi è dovuta al fatto che i circuiti integrati in assenza di segnale hanno, generalmente, l’uscita polarizzata a livello zero e possono variare, in presenza di segnale, sia dal livello zero “verso” il +Va, sia dal livello zero “verso” il –Va, ciò senza alcun calcolo per stabilire il punto ottimale di lavoro che consenta di sfruttare al massimo le tensioni d’alimentazione.

Questa caratteristica semplifica notevolmente il calcolo della dinamica, che si limita ad interpretare i dati e le tolleranze imposte dal costruttore del microcircuito.

Vediamo subito un esempio per l’interpretazione dei dati caratteristici esposti nel catalogo:

Si prenda in esame l’integrato LM308; per questo dispositivo il costruttore indica:

Le massime tensioni d’alimentazione

 

-  

La minima e la tipica dinamica di funzionamento

  =  

 

ottenibili con tensioni d’alimentazione di

 

-  

su di un carico  

alla frequenza massima  

L’interpretazione dei dati è la seguente:

Sulla tensione massima d’alimentazione applicabile

Sarebbe opportuno non lavorare mai con i valori limite di   tenendo un margine di   su ciascuna tensione, lavorare cioè con  

Sulla dinamica dei segnali d’uscita

Con una tensione d’alimentazione di   qualsiasi integrato di questo tipo è in grado di erogare certamente un segnale di   picco su  , non è certo, invece, che tutti gli integrati siano in grado di erogare   picco; per questa ragione è opportuno contare su di una dinamica di   picco con   di margine rispetto alla tensione d’alimentazione.

Si può derogare dal margine di   soltanto provando alcuni integrati in laboratorio per scegliere tra loro quelli adatti a funzionare con un margine inferiore a   ( questa procedura è generalmente sconsigliabile).

Sulle altre variabili che subordinano la dinamica

I dati relativi alla dinamica indicati dal costruttore sono dipendenti, sia dalla frequenza dei segnali applicati, sia dall’entità del carico   ; infatti la dinamica della quale abbiamo trattato si può ottenere per   ed un carico  ; se la frequenza di lavoro supera i   e/o la resistenza di carico è inferiore a   la dinamica si riduce notevolmente.

L’andamento della dinamica in funzione delle variabili citate è riportata in grafici, di facile interpretazione, disponibili nei fogli dati relativi all’integrato in esame.

I dati ora riportati riguardano l'integrato LM308, per caratteristiche diverse si dovrà cercare sui cataloghi il tipo più adatto.

  1. Si tratta di resistenza e non d’impedenza dato che i circuiti che andremo ad analizzare saranno preposti ad operare soltanto con segnali di bassa frequenza