Quello di Azione Sociale è uno dei concetti fondamentali della sociologia e può essere visto come un insieme di atti forniti di senso posti in essere da un attore sociale.

lezione
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Azione Sociale
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Istituzioni di sociologia

Nel Dizionario di Sociologia (p. 68-69), Gallino definisce l'Azione sociale come una "sequenza intenzionale di atti forniti di senso che un soggetto individuale o collettivo (spesso designato "attore" o "agente") compie scegliendo tra varie alternative possibili, sulla base di un progetto concepito in precedenza ma che può evolversi nel corso dell'Azione stessa, al fine di conseguire uno scopo, ovvero di trasformare uno stato di cose esistente in altro ad esso più gradito, in presenza di una determinata situazione - composta da altri soggetti capaci di Azione e reazioni, da norme e valori, da mezzi e tecniche operative e eventualmente utilizzabili allo scopo, da oggetti fisici - della quale il soggetto tiene consciamente conto nella misura in cui dispone a suo riguardo di informazioni e conoscenze."

Obiettivi della lezione

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  • Presentare le principali definizioni di Azione Sociale
  • Fornire spunti sulle principali differenze tra le diverse teorie dell'Azione Sociale

La Tipologia dell'azione weberiana

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Nel suo saggio Economia e Società (p. 4 - Vol. 1) Max Weber definisce l'agire sociale come “un agire che sia riferito - secondo il suo senso, intenzionato dall'agente o dagli agenti - all'atteggiamento di altri individui, e orientato nel suo corso in base a questo”.

Sembra opportuno spiegare i termini che compongono la definizione di agire sociale:

  • Agente: è colui che agisce - il soggetto dell'azione;
  • Senso (intenzionato): si tratta dell'intenzione di comportarsi in un certo modo, in particolare basandosi su aspettative circa le azioni altrui.

Weber propone una tipologia per identificare i diversi tipi d'azione:

  • Azione razionale secondo lo scopo (“zweckrational”): l'agente valuta razionalmente i mezzi rispetto allo scopo;
  • Azione razionale secondo il valore (“wertrational”): l'azione è comandata dal dovere senza preoccuparsi delle conseguenze;
  • Azione affettiva: si tratta di manifestazione di sentimenti;
  • Azione tradizionale: è un'azione routinaria.

Nella prospettiva weberiana la Sociologia è quella scienza che si occupa di comprendere l'azione sociale, e in particolare di comprendere il senso che l'agente dà alle proprie azioni.

Le due classi di azioni in Pareto

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Il sociologo italiano Vilfredo Pareto distingueva tra due classi di azioni:

  • Le azioni logiche: si tratta di azioni che uniscono logicamente i mezzi al fine, non solo rispetto al soggetto che compie l'azione (aspetto soggettivo), ma anche rispetto all'osservatore esterno (aspetto oggettivo).
  • Le azioni non-logiche: l'azione non logica è un'azione il cui fine oggettivo differisce da quello soggettivo.

Secondo Pareto il campo delle azioni logiche è molto ristretto e si riduce all'azione degli scienziati ed all'economia. La maggior parte delle azioni sono viceversa di tipo non-logico. La sociologia è perciò la disciplina che si occupa di studiare le azioni non-logiche. Nella sociologia paretiana la logicità o meno di un'azione non viene giudicata sulla base del senso che l'agente attribuisce alla propria condotta, come in Weber. Viceversa è l'osservatore esterno, il sociologo, che giudica la logicità dell'azione.

Schema di azione non-logica (il fine oggettivo è diverso da quello soggettivo)
Oggettivamente Soggettivamente
I genere NO NO
II genere NO SI
III genere SI NO
IV genere SI SI

Fonte: Trattato di Sociologia Generale, §151

  • I genere (NO-NO): in questo genere di azione non-logica non vi è conformità tra i mezzi e i fini, né dal punto di vista oggettivo né dal punto di vista soggettivo.
  • II genere (NO-SI): in questo caso l'azione non appare logica all'osservatore esterno, ma lo è invece per l'attore sociale. Perciò dal punto di vista del soggetto vi è una conformità tra i mezzi ed i fini, che viceversa non è riscontrata dall'osservatore esterno.
  • III genere (SI-NO): esiste conformità oggettiva tra i mezzi impiegati ed i fini anche se questa non è esperita dal soggetto.
  • IV genere (SI-SI): il risultato di queste azioni è legato in maniera logica ai mezzi che sono impiegati dall'attore, questo sia dal punto di vista dell'osservatore esterno che del soggetto agente.

L'azione sociale in Talcott Parsons

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Il concetto di azione sociale weberiano fu ripreso da Talcott Parsons, sociologo statunitense del XX secolo, che definì l'azione sociale come ogni comportamento motivato e influenzato da precise cause che consistono nello scopo di raggiungere determinati obiettivi.

Parsons individua nell'azione quattro elementi:

  • Un soggetto-agente che può essere un individuo o un gruppo legato da un qualsiasi motivo;
  • Una situazione che ha al suo interno gli oggetti fisici: umani, sociali o naturali con cui si relaziona;
  • Un insieme di simboli attraverso i quali il soggetto valuta gli elementi della situazione e il proprio agire;
  • Un insieme di regole per le quali l'azione si crea.

Bibliografia

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  • Gallino, L. (1978), Dizionario di sociologia, UTET, Torino.
  • Pareto, V. (1916), Trattato di Sociologia Generale, Edizioni di Comunità, Milano, 1964.
  • Weber, M. (1922), Wirtschaft und Gesellschaft, trad. it. Economia e Società, Edizioni di Comunità, 1999.

Collegamenti esterni

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