Aspersorio
Un aspersorio o asperges (dal latino asperges, «aspergerai») è un arredo sacro per aspergere persone (singole o l'assemblea) o loro cose con l'acqua benedetta.
Presenta una forma di pennello o di piccola sfera con numerosi fori, e con manico[1], atta ad accogliere il sacramentale (l'acqua benedetta) per rilasciarlo ai fedeli.
Origini
modificaIl nome latino deriva dall’antica cerimonia della lustratio, nella quale si purificava con acqua benedetta ad esempio un nuovo nascituro nella famiglia, un nuovo edificio della città, o una città stessa.
Nella cultura cattolica lo si fa tradizionalmente derivare dall'antifona cantata durante l'aspersione (al di fuori nel Tempo di Pasqua), ricavata dal Salmo 50: «Asperges me Domine hyssopo et mundabor, lavabis me et super nivem dealbabor».
Il latino ecclesiastico contempla la denominazione di aspersorium per definire il secchiello dell'acqua benedetta e aspergillum per descrivere lo strumento che vi si intinge. In italiano è invalso l'uso di aspersorio per indicare lo strumento.
Forme presso i vari culti
modificaNella liturgia cattolica, l'aspersorio è costituito da un bastoncino generalmente di metallo con una sfera traforata e munita di setole, da utilizzarsi nel rito dell'aspersione[2]. In questa sua versione è sempre accompagnato dal secchiello. Recentemente sono comparse versioni dotate di serbatoio interno e un sistema di chiusura per evitare la dispersione dell'acqua benedetta.
Anticamente al posto del globo vi era una spazzola a setole corte, a dimostrazione di un legame tra il rito cristiano e quello ebraico, che infatti prevedeva come aspersorio, l'uso di un ramoscello d'ulivo oppure una specie di pennello derivato dal crine di un cavallo.
Uso
modificaL'Aspersorio viene utilizzato in tutti i riti in cui è importante aspergere con acqua benedetta i fedeli o gli oggetti sacri. Tra questi possiamo trovare:
- La benedizione di un Battistero o di un fonte battesimale (dopo la benedizione del fonte battesimale il vescovo prende l'aspersorio e asperge i fedeli usando l'acqua del fonte che ha appena benedetto). [3]
- La Domenica delle Palme quando il celebrante benedice i rami di Ulivo.
Note
modifica- ↑ Aldo Gabrielli, Lemma "Aspersorio", in Il grande italiano 2008. Vocabolario della lingua italiana., Padova, Hoepli (La Biblioteca di Repubblica-l'Espresso), 1º agosto 2007.
- ↑ Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971, p. 182.
- ↑ Benedizionale, 38 N.1207
Voci correlate
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