L'affresco è una pittura murale fatta sull'intonaco, ancora fresco, di una parete: il colore ne è chimicamente incorporato e conservato per un tempo illimitato.

lezione
lezione
Affresco
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Pittura

Si compone di tre elementi: supporto, intonaco e colore.

  • Il supporto, di pietra o di mattoni, deve essere secco e senza dislivelli. Prima della stesura dell'intonaco, viene preparato con l'arriccio, una malta composta da calce spenta o grassello, sabbia grossolana di fiume o, in qualche caso, pozzolana e, se necessario, acqua, steso in uno spessore di un centimetro circa, al fine di rendere il muro più uniforme possibile.
  • L'intonaco (chiamato anche "tonachino" o "intonachino") è l'elemento portante dell'intero affresco. È composto di un impasto fatto con sabbia fine, polvere di marmo, o pozzolana setacciata, calce ed acqua.
  • Il colore, che è obbligatoriamente steso sull'intonaco ancora umido (da qui il nome "a fresco"), è di natura minerale, poiché deve resistere all'alcalinità della calce.

La principale difficoltà di questa tecnica è il fatto che non permette ripensamenti: una volta lasciato un segno di colore, questo verrà immediatamente assorbito dall'intonaco, i tempi stretti di realizzazione complicano il lavoro dell'affrescatore, la carbonatazione avviene entro tre ore dalla stesura dell'intonaco. Per ovviare a questo problema, l'artista realizzerà piccole porzioni dell'affresco (giornate). Eventuali correzioni sono comunque possibili a secco, ovvero mediante tempere applicate sull'intonaco asciutto: sono però più facilmente degradabili.

Un'altra difficoltà consiste nel capire quale sarà la tonalità effettiva del colore: l'intonaco bagnato, infatti, rende le tinte più scure, mentre la calce tende a sbiancare i colori. Per ovviare al problema, è possibile eseguire delle prove su una pietra pomice o su un foglio di carta fatto asciugare con aria calda.