L'accento permette di mettere in risalto una sillaba. Nel passaggio dal latino all'italiano è mutato il modo di percepirlo.

lezione
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Accenti e durata
Tipo di risorsa Tipo: lezione
Materia di appartenenza Materia: Metrica classica

In italiano l'accento è dove c'è lo sforzo (emissione d'aria) , per questo è definito dinamico/intensivo

In latino (dal III secolo a. C fino al III d.C) la sillaba accentata si differenziava per tonalità/altezza (che era più elevata rispetto alle altre) Tale tipo di accento è definito melodico/musicale/cromatico. In italiano lo percepiamo non sulla sillaba, ma sull'intonazione. Esempio:

  • venite? interrogaione
  • venite! esclamazione.

La terminologia in lingua latina era ripresa dalla musica, ma soprattutto dal greco

  • in greco prosodia προσῳδία in cui προσ ha il valore di ad in latino e ῳδία con valore di canto
  • da qui accento (ad+Cantus)

Accenti latini

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In lingua latina ci sono tre accenti:

  • accento acuto (acutus) in cui la sillaba si eleva rispetto alle altre.
  • accento grave (gravis) in cui la sillaba si abbassa rispetto alla sillaba atona.
  • accento circonflesso (flexus o circumflexus) che è caratterizzata da sillaba con vocale lunga e permette di abbassare o di elevare il tono all'interno della medesima sillaba.

La durata è un fatto oggettivo: qualunque fonema ha una durata

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